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CINQUE PEZZI FACILI, di Bob Rafelson

Scritto da Marcello Micheloni

domenica 11 gennaio 2009

Cinque pezzi facili (Five easy pieces), di Bob Rafelson

Usa 1970

Con Jack Nicholson, Karen Black, Susan Anspach

Non prendiamoci in giro. Dritti al sodo. Si va dritti come ne parlerebbe Robert Eroica Dupea, il protagonista di questa che più che una pellicola è Disillusione. Pellicola che, come ha detto qualcuno (Morandini), è “un’analisi di un’inquietudine. Non di un dubbio”.

Ma perché, gente, secondo voi tutto ha un senso? Fermi: altroché tutto… Qualcosa, qui nei paraggi, ha un senso? No. Niente. Non prendiamoci in giro. Al massimo si può provare a costruire un motivo per andare avanti. Questo sì. Lo si sa che è solo uno strumentucolo e allora va bene anche un motivo. L’importante è che ‘sto motivo sia forte da far dimenticare per un attimo che niente ha senso. E allora vada per una donna, uno strike, per una session di pianoforte su di un camion in autostrada. Boom. Una botta e via. Via, ma via davvero. Perché poi tutto marcisce. Finito il motivo ne serve un altro. In mezzo, tra una botta e l’altra, si cazzeggia. Non parlate di sentimenti, per favore. Cacciate via cose come famiglia, futuro. Amore. Ma per Dio. Zitti. Datemi solo un motivo che sia valido per brillare ancora un po’.

Datelo anche a Jack Nicholson, forse mai più così grande come in questo film. Film… Scusate: in questa Disillusione. La più grande Disillusione della storia.

Da vedere assolutamente, se avete bisogno di un motivo.

“Lo sai che se non aprissi bocca il nostro rapporto sarebbe perfetto?” , Robert Eroica Dupea (Jack Nicholson)

(Clicca qui per vedere il trailer del film)