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TV bene

Sopra e sotto Media

di Marcello Micheloni e Diego Fontana

Marcello Micheloni,  è giornalista nonché fondatore della rivista il Sassolino. È anche direttore della testata online il Sassolino.net. Si è laureato in Discipline dello Spettacolo con una tesi sul regista Carlo Mazzacurati. Ha collaborato per anni con Il Resto del Carlino – La Nazione – Il Giorno oltre che con le testata Il Brescia del gruppo editoriale EPolis. Svariate le collaborazioni anche al di fuori dei quotidiani: di alcuni anni quella con la rivista Superbasket. E’ stato inviato per la rivista Dream Team – Basketball and LifeStyle a Toronto per seguire il basket NBA. Stessa collaborazione è stata fatta per Radio 24 – Il Sole 24 ore. Ama il basket e la storia.

Diego Fontana, classe ’79. Dopo otto anni trascorsi a Milano, dove ha lavorato per Lowe Pirella e Saatchi & Saatchi, due tra le più grandi multinazionali della pubblicità italiane, da Gennaio 2009 è tornato a Sassuolo, il suo paese d’origine. Ha pubblicato “Sfumature e altri racconti” su Tèchne, rivista di bizzarrie letterarie di Paolo Albani, e la raccolta di storie brevi “Sedici vite” per Il Filo Edizioni. Nel 2008 ha realizzato “Il gelataio dei ricordi”, storia illustrata da Maurizio Santucci, per Schiaffo Edizioni.  Nello stesso anno ha vinto il Premio Letterario Città di Sassuolo, con il pezzo “Un martedì come tanti”. Attualmente lavora come copywriter per Exprimo Comunicazione, e collabora con il mensile di attualità e cultura “Il Sassolino”. “Lefty”, pubblicato da Cabila Edizioni nel 2007, è un fumetto sperimentale, interamente scritto e disegnato dall’autore con la sua mano sbagliata, la sinistra.

 



Nuove e sconvolgenti scoperte... Stampa E-mail
Scritto da Chiara Fiorentini   
lunedì 17 maggio 2010

...GRAZIE ALLA TV!

I protagonisti della serie...Qualche giorno fa guardavo la televisione, o meglio facevo un po’ di sano zapping nell’attesa che iniziasse south park su MTV. Non c’era nulla che non mi sarei vergognata di guardare per più di dieci secondi. Una tristezza incredibile insomma. A un certo punto, nel mio continuo teletrasportarmi da uno studio televisivo all’altro, ecco che appare qualcosa. Niente di bello intendiamoci, ma sconvolgente. Una serie televisiva americana, una delle peggiori credo, intitolata La vita segreta di una teenager americana. Un gruppo di ragazzi del liceo discutevano tra loro. Un ragazzetto doveva partire per l’estate e andare a lavorare in Italia da uno zio, più precisamente a Bologna. Vivendoci mi sono sentita tirata in causa e mi sono fermata a vedere come andava a finire la storia. Solitamente sono altre le città italiane citate nei telefilm americani: Roma, Firenze, Milano, Venezia e di tanto in tanto Napoli, ma mai Bologna. Mi sentivo fiera per la città che mi ha adottata, essere citati in una serie vuole dire essere...
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Dexter, cancella quelle prove! Stampa E-mail
Scritto da Marcello Micheloni   
giovedì 08 aprile 2010
Alcuni personaggi di Dexter, in Italia in onda su FXStiano tranquilli i seguaci della serie: qui non si svelerà nulla a livello di trama. Chi scrive è solo un appassionato di Dexter che ce l’ha con gli dei che vegliano su quel telefilm.
Accidenti a voi, oh sceneggiatori che avete in mano le redini di tutto, ma è possibile che non rispettiate il codice? Il “buon” Dexter fa i salti mortali per attenersi a quello che gli ha insegnato papà e poter, quindi, proseguire la sua carriera di serial killer sui generis, e voi invece, pigri sceneggiatori, lasciate in giro prove a suo carico?

Il successo del serial Dexter sta, ovviamente, nel saper giocare (bene) con la parte oscura che sta dentro ciascuno di noi, anche in chi per hobby, magari, non fa il serial killer.
A tal fine si è lavorato con classe nella costruzione dei personaggi: belli, pieni, studiati. Si incastrano, sono credibili e divertenti. Spaventosi (quasi sempre) quando devono spaventare. E quando si angosciano, angosciano chi guarda. Mica poco. In più, tutti attori bravi. Quanto è disegnato bene Batista?...
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Barbareschi Flop Stampa E-mail
Scritto da Diego Fontana   
domenica 24 gennaio 2010
(www.lucabarbareschi.it)Venerdì sera l’ho passato in casa, che dovevo lavoricchiare a un progettino. Avevo la televisione accesa su La7, e così ho finito per guardare, quasi senza accorgermene, la prima puntata di Barbareschi Sciock. Lo ammetto, non sapevo niente di questa nuova trasmissione, non ne avevo sentito parlare e non mi ricordavo neanche tanto dell’esistenza di Barbareschi, a essere sincero. Fatto sta che la trasmissione inizia e decido che in fondo ho voglia di distrarmi. E poi – mi dico – Barbareschi non era uno di quelli fuori dalle righe? Politicamente scorretto, esagitato, strafottente, antitelevisivo, antipatico, antitutto e antitutti, insomma?
Con un cavallo matto così, penso, vuoi vedere che ci salta fuori una trasmissione non dico bella, ma per lo meno imprevedibile rispetto al solito palinsesto degli odiosi format copia & incolla?...
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"Caro Batman, per te è facile..." Stampa E-mail
Scritto da Marcello Micheloni   
venerdì 01 agosto 2008

Troppo facile, caro Batman.
Oh, non arrabbiarti: ti conosco da una vita e la mia stima nei tuoi confronti è immutata. Ma proprio qui sta il punto: la mia stima nei tuoi confronti. La posso misurare perché qualcuno mi ha raccontato la tua storia. Ma tu come puoi misurare il mio valore?Image
So che combatti contro mille nemici, che difendi una città corrotta. Ma le tue peripezie non cadono mai nel vuoto! E’ difficile combattere contro Joker, pinguini e compagnia, come negarlo. Però la gente lo sa: scrivono di te sui fumetti, fanno film e serie tv. Diciamocelo: ti fai un mazzo della Madonna, però hai la soddisfazione che se ne parli. Se non lo facessero, ti comporteresti alla stessa maniera?

Mmm…
Ha un senso essere eroi solo se qualcuno narra le tue gesta.

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