L’entusiasmo che scivola via |
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Scritto da Francesco Martignoni
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martedì 04 settembre 2007 |
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una notevole proliferazione di comitati civici. Associazioni e comitati nascono perché ci si rende conto che a Sassuolo manca qualcosa e che, se non si è attivi in prima persona, dall’alto nessuno rimedierà. Le persone si riuniscono e investono tempo e risorse senza alcun ritorno economico, inondando la città di servizi e opere, alcune delle quali davvero degne di nota. Controcorrente rispetto all’individualismo dominante, alcuni cittadini si impegnano in prima persona per migliorare le condizioni del territorio in cui vivono: questo è un patrimonio inestimabile. Ma l’amministrazione se ne rende davvero conto? Comprende quanta vitalità è messa in campo grazie a loro e in cosa si tramuterebbe Sassuolo senza questo impegno costante? Guardandosi intorno, e soprattutto ascoltando, sembra che la gran parte del lavoro volontario sia dato per scontato da chi invece dovrebbe incentivarlo e sostenerlo. Lo scoramento che si avverte è preoccupante perché sintomo di un imminente getto della spugna da parte di chi per anni ha dato tantissimo con risorse ridicole e nemmeno un grazie. E se tutte queste persone, stanche e deluse, dovessero davvero abbandonare per tornare ad occuparsi esclusivamente dei propri affari? Sassuolo sprofonderebbe nel suo grigiore. Non sarà facile infatti trovare un ricambio generazionale in questo campo: a queste condizioni quanti giovani e giovanissimi si troveranno disposti a investire nell’associazionismo? Ci si troverà costretti ad abbandonare tutte quelle manifestazioni, attività, mostre, feste, riunioni ed eventi che ora -zoppicando tra mille difficoltà- tentano di costellare Sassuolo provando a darle un po’ di vitalità. Oppure l’amministrazione si troverà costretta a pagare con i soldi di tutti quello che prima veniva fatto con l’entusiasmo (gratuito) di pochi.
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