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Praga Stampa E-mail
Scritto da Marcello Bandierini   
giovedì 08 febbraio 2007

Praga.
Le curvilinee soavi dei colli rotte da torri gotiche. Artigli protesi verso il sole plumbeo, estremità raccapriccianti di ben salda radice che sotterra cresce, pervade, contagia.
Praga più bella di Roma?

Forse.
Già non caput mundi e candidi marmi, ma esilio gradito e agognato, pietra grigia. “Città d’Oro” erroneamente definita da ricordi storici e splendore di monumenti cupi, d’oro decaduto, Rodolfo II deceduto. D’oro qui rimase solo qualche cupola maestosamente inutile e il riverbero del sole sui flutti al crepuscolo. Vltava, fiume che squarcia rive opposte come bordi slabbrati di ferita che tentano invano di rimarginare.
L’eterno dolore la rende viva.
ImageAcque apparentemente assopite accarezzano archi accatastati ad arte su piloni di ponti pesanti, stentati punti di sutura tra gioie e amarezze parallele. Gorgoglii scandiscono il tempo.
Panta rei?
Non qui.
Lo scorrere è ingannevole, pare volgersi sempre nella stessa direzione (a valle) eppure nell’attimo della distrazione scivola furtivo retro, percorre nuovamente lo stesso tratto e osserva: sei diverso. Egli invece - mimetico camaleonte - rifluisce nell’alveo dalla periferia di Vyšehrad, giù per Nové Město, Malá Strana, Staré Město, Josefov e via veloce, incuneandosi nei meandri di Libeň per poi lasciare la capitale boema. O così pare. E così facendo vide sfilare sulle sue sponde tribù, principi, re, imperatori, invasori, e ancora patrioti, ridestatori, soldat e rivoluzionari, sino ad oggi.
Turisti.
Ella non fu mai sola: la musica l’accompagnò in ogni epoca. Il nome Vltava fu indissolubilmente legato alle note che nei secoli musici e mendicanti, menestrelli e jazz band suonarono e suonano sopra i ponti, sotto i ponti, lungo gli argini, sui battelli.
Ovunque.
Come sorelle gemelle queste entità femminili dal profilo affusolato viaggiarono per mano nei secoli dei secoli. Le note - preziose più dell’oro, dell’oro più fino e dolci più del miele, del miele dei favi, di giorno clownesche e spensierate, di notte colte,  raffinate – scivolano liquide sulle acque livide, soavi curvilinee.
Praga.

 

BIOGRAFIA AUTORE 
Marcello Bandierini, “videomaker indipendente e grafico pubblicitario, ha collaborato in qualità di operatore e montatore a diversi progetti per Ferrari, Maserati, Panini e De' Longhi. Ha al suo attivo diversi Vj Set, presentati in vari spazi, dai club, alle discoteche, alle rassegne teatrali. Ha partecipato alla realizzazione di numerosi cortometraggi prodotti nella provincia di Modena, sia in veste di tecnico tuttofare che di attore. Sono note le sue incursioni nel genere trash italiano degli anni '70 e '80. Nel tempo libero si occupa anche di siti web, musica e fotografia. Nato nel 1982 a Sassuolo, vive da sempre a San Michele de' Mucchietti”.


 
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