Numero 48, Autunno 2009 - UN NUMERO SPECIALE: con questa uscita
si chiude la prima parte della vita del "Sassolino" inteso come mensile,
mentre prosegue a pieno ritmo il portale "il Sassolino.net" (e comunque
non finirà qui!). A corredo di una mostra organizzata dalla Redazione,
ecco un numero speciale con tanti aneddoti, un racconto di Emilio
Rentocchini, il lavoro di Leo Turrini e tanto altro...Clicca sulla copertina per scaricare |
Jovanotti: "Il sapere è come miele per orsi..." |
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Scritto da Marcello Micheloni e Catia Bartoli | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
domenica 09 settembre 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Per la serie, quanto è bello discutere liberamente di talento, esperienza e vita con Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti... Sta registrando il nuovo disco. ![]() Jovanotti incravattato... (da Soleluna.com) Per un artista quanto è importante il “sapere”, ovvero la tecnica rispetto al talento? Io non ho idea di quanto conti per un artista in generale, posso dire come la vivo io la questione, e la mia posizione non è per niente netta. Io tendo ad agire all’interno di una “nuvola” composta da una sostanza molto mista fatta da ignoranza, curiosità, conoscenza, tecnica, studio, istintualità, riflessione, ripetitività, voglia di sorprendersi, ricerca di sicurezze, gioco e non solo. Non saprei distinguere i confini tra questi elementi e nemmeno saprei rinunciare a nessuno di loro. Nel mio caso c’è una spinta che viene da una certa curiosità, che considero una forma di talento, ma nessun sapere tecnico che mi permetterebbe di insegnare a un altro a scrivere una canzone delle mie (in fondo il sapere tecnico è questo, giusto? Una conoscenza che può essere trasferita). Come ti spieghi fenomeni di massa come le migliaia di persone che seguono, come al Festival, lezioni di filosofia? Ma anche migliaia di persone negli stadi, o ai tuoi concerti? Credi che sia la necessità di avere punti di riferimento o... guru? Credo che dipenda dalla voglia di sentirsi parte del mondo dei vivi con una connessione col mondo dei morti e di quelli che devono ancora nascere, semplicemente. Gli orsi vanno a cercare il miele e le persone vanno a cercare le cose che gli danno l’impressione di vivere un’esperienza che li arricchisca, o che addolcisca i loro giorni, o che li sfami, che dia piacere e senso. E’ una questione di attrazioni. I giovani hanno ancora voglia di imparare e di approfondire o si accontentano di inserire la parola chiave in Google per soddisfare le loro curiosità? Quanto la musica può contribuire alla diffusione del Sapere in generale? I giovani in quanto categoria non esistono più o forse non sono mai esistiti se non come target commerciale. Esiste un livello di omologazione drammatico ma dentro questa omologazione ci sono così tante strade singole che non si può dare una risposta che abbracci una generazione. In fondo quelli che hanno inventato Google sono giovani, due geniali “nerds” americani che evidentemente non erano così omologati. Viviamo in un pianeta e in un’epoca in cui probabilmente l’approfondimento ha meno possibilità di essere vissuto (proprio perché le cose da approfondire sono così tante e a portata di mano) ma anche questa nuova possibilità di “surfare” sulla superfice del mare non è detto che sia un fatto totalmente negativo, ha dentro qualche tipo di energia che si scoprirà solo tra un po’. Da quello che dici e canti sembri uno che “sa di non sapere” e che quindi cerca di scoprire... Ci sbagliamo? Non lo so. ![]() Lorenzo Cherubini nel blu (foto da Soleluna.com)
(per leggere le altre interviste del "Sassolino", clicca qui )
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