• Media e video
  • Interviste
  • Piastrellino
  • Inchieste
  • Arretrati
Nuove e sconvolgenti scoperte... Stampa E-mail
Scritto da Chiara Fiorentini   
lunedì 17 maggio 2010

...GRAZIE ALLA TV!

I protagonisti della serie...
I protagonisti della serie...
Qualche giorno fa guardavo la televisione, o meglio facevo un po’ di sano zapping nell’attesa che iniziasse south park su MTV. Non c’era nulla che non mi sarei vergognata di guardare per più di dieci secondi. Una tristezza incredibile insomma. A un certo punto, nel mio continuo teletrasportarmi da uno studio televisivo all’altro, ecco che appare qualcosa. Niente di bello intendiamoci, ma sconvolgente. Una serie televisiva americana, una delle peggiori credo, intitolata La vita segreta di una teenager americana. Un gruppo di ragazzi del liceo discutevano tra loro. Un ragazzetto doveva partire per l’estate e andare a lavorare in Italia da uno zio, più precisamente a Bologna. Vivendoci mi sono sentita tirata in causa e mi sono fermata a vedere come andava a finire la storia. Solitamente sono altre le città italiane citate nei telefilm americani: Roma, Firenze, Milano, Venezia e di tanto in tanto Napoli, ma mai Bologna. Mi sentivo fiera per la città che mi ha adottata, essere citati in una serie vuole dire essere riconosciuti e conosciuti a livello mondiale. In nessuna serie americana sentiremo mai dire: “Sono stato a Prato o a Campobasso” (niente da togliere alle due città ovviamente) perché la risposta dell’interlocutore risulterebbe essere un enorme punto interrogativo: “E dove sono?”.
Tuttavia il mio “entusiasmo” è svanito dopo poco, troppo poco. Il fatto è che la ragazza maliziosa e dedita a soddisfare gli uomini del liceo dopo un paio di battute dice: “Tanto lo sai per cosa è famosa Bologna no?” con uno sguardo malizioso. Dentro di me pensavo “AIUTO, e ora cosa diranno?” E continuava: “sono tre le cose per cui è conosciuta in tutto il mondo: l’università (ok questa la sapevo pure io) per la pasta (beh vorrei pure vedere siamo in Italia) e per il sesso facile (COSA????)” Ero basita, non riuscivo a crederci. Non volevo credere a cosa avevo appena sentito dire. E il brutto è che questa cosa veniva ripetuta altre quattro o cinque volte prima della fine della puntata. Tutti: ragazzi del liceo, genitori, amanti dei genitori ripetevano o alludevano a Bologna come città del sesso facile. “Se va a Bologna tornerà qua non più vergine puoi starne certo”. No, non volevo proprio crederci, era un allucinazione. Non poteva essere vero.
Passata l’indignazione iniziale ho iniziato a ragionare e a calmarmi. Quello che mi riesce difficile da comprendere è: perché proprio Bologna? Venezia è la città in cui ci si innamora e Bologna quella in cui si consuma secondo gli americani? Percepiscono la cara vecchia Dotta come luogo della perdizione o, semplicemente, gli sceneggiatori non sapevano cosa scrivere e per creare l’ennesimo dramma nella serie si sono inventati una storiella? E se è vera questa seconda affermazione: per caso qualche adolescente americano si è lasciato traviare e ora pensa che sia vero? Di quale orrendo delitto o misfatto si sarebbe sporcata Bologna per meritarsi un simile trattamento? Università vuole dire sesso facile (le serie ambientate nei college americani ci insegnano questo solitamente)? Ma soprattutto il ragazzetto che nella serie deve venire a Bologna tornerà avendo sperimentato l’“accoglienza” delle giovani bolognesi, oppure no? Forse no, perché la nube di cenere impedirà al suo volo di arrivare nel bel paese.


Commenti
Nuovo Cerca
Commenta
Nome:
Email:
 
Website:
Titolo:
UBBCode:
[b] [i] [u] [url] [quote] [code] [img] 
 
 
:angry::0:confused::cheer:B):evil::silly::dry::lol::kiss::D:pinch:
:(:shock::X:side::):P:unsure::woohoo::huh::whistle:;):s
:!::?::idea::arrow:
 
Please input the anti-spam code that you can read in the image.

3.22 Copyright (C) 2007 Alain Georgette / Copyright (C) 2006 Frantisek Hliva. All rights reserved."

 
Pros. >