Numero 48, Autunno 2009 - UN NUMERO SPECIALE: con questa uscita
si chiude la prima parte della vita del "Sassolino" inteso come mensile,
mentre prosegue a pieno ritmo il portale "il Sassolino.net" (e comunque
non finirà qui!). A corredo di una mostra organizzata dalla Redazione,
ecco un numero speciale con tanti aneddoti, un racconto di Emilio
Rentocchini, il lavoro di Leo Turrini e tanto altro...
Clicca sulla copertina per scaricare il Sassolino SPECIALE dell'autunno 2009 in .pdf
Recensioni Musica LE MANI IN FACCIA, di Luca Martini
LE MANI IN FACCIA, di Luca Martini
Scritto da Patrizia Bartoli
martedì 22 giugno 2010
Le mani in faccia, di Luca Martini
(Voras, 2010)
€ 13
Mi chiamo Claudio Pedretti e posso dirlo con certezza: io non ho mai capito cos’è l’amore.
Questo è l’incipit de Le mani in faccia, il romanzo di Luca Martini, un giovane scrittore che ho il piacere di conoscere. Claudio Pedretti è figlio di un comunista, operaio specializzato alla Fiat, e di una sarta per le signore bene della città di Bologna. La sua infanzia, come ci dice fin dalle prime righe, è stata strana con genitori che si sono mollati e presi due volte, pochi amici che mi hanno girato le spalle e una sorella - molto più grande e lontana da casa - che non mi ha mai chiesto se ero felice.
Claudio cresce ricercando l’amore del padre che negli anni diventa un estraneo e vergognandosi del lavoro di sarta di sua madre che non capisce. Quando, nei lunghi pomeriggi invernali che trascorre da solo o con qualche compagno nel modesto locale vicino alla piccola sartoria, la vede prona, inginocchiata di fronte alla cliente, pensa che sua madre sia una serva senza alcuna dignità.
Gli fa rabbia il suo chiedere un acconto, il suo telefonare per sollecitare un pagamento. Pensa: possibile che tra tutti i lavori che ci sono al mondo abbia scelto proprio un mestiere come questo?
In alcuni momenti giunge a detestarla e quando il padre li abbandona per seguire il suo sogno cubano dietro le gonne di una giovane ragazza, Claudio pensa che non poteva che finire così. Che attrattiva poteva offrire una donna come mia madre?
Da ragazzo e da giovane fa esperienza della vita, cerca di dominarla, sbanda paurosamente, sembra riprenderne il controllo. Ma è sempre in equilibrio precario tra i desideri che cova nel profondo del suo cuore e l’incapacità di realizzarli. Gli amici, Fede fra tutti, non sembrano poterlo aiutare e quando finalmente incontra l’amore, non sa accettarlo. Cristina è bella, ha un lavoro interessante – organizza eventi per una galleria d’arte della città - che spesso la costringe a rientrare tardi la sera, ad assentarsi per qualche giorno. Claudio è solo un conducente dell’A.T.C. e di pittura non capisce granché. Sono marito e moglie e Cristina lo ama, non c’è alcun motivo perché lui ne dubiti, ma repentinamente il tarlo della gelosia lo travolge fino a soffocarlo. Neppure la nascita di Alfredo migliora le cose. Quel figlio che Claudio non ha veramente voluto è un peso che si trascina per anni.
Indubbiamente Claudio Pedretti è un personaggio scomodo, verso il quale il lettore prova sentimenti contrastanti. L’iniziale simpatia per un bambino travolto dagli eventi di una famiglia che si disgrega, lascia il posto a un’avversione e poi, a un’antipatia per il giovane e per l’uomo che non vuole cogliere ciò che di bello la vita, nonostante tutto, gli ha dato in sorte. Ma il suo dolore e la sua solitudine sono autentici e così, a poco a poco, il nostro rifiuto si stempera e si volge in un abbraccio dolce e consapevole che la distanza tra noi è molto più breve di quanto possa sembrare.
Il libro viene presentato, alla presenza dell'autore, SABATO 26 GIUGNO alle ore 18.30 presso la Libreria Incontri di Piazzale Libertà, a Sassuolo. Il tutto all'interno della rassegna Cocktail di parole.