Numero 48, Autunno 2009 - UN NUMERO SPECIALE: con questa uscita
si chiude la prima parte della vita del "Sassolino" inteso come mensile,
mentre prosegue a pieno ritmo il portale "il Sassolino.net" (e comunque
non finirà qui!). A corredo di una mostra organizzata dalla Redazione,
ecco un numero speciale con tanti aneddoti, un racconto di Emilio
Rentocchini, il lavoro di Leo Turrini e tanto altro...
Clicca sulla copertina per scaricare il Sassolino SPECIALE dell'autunno 2009 in .pdf
Memorie di un carnefice scritte da lui stesso, di Mastro Titta - il Boia di Roma
(Incontri Editrice, 2010)
€ 12
Tornano in libreria le Memorie del Boia Pubblicato da Incontri Editrice il volume che narra la straordinaria storia del leggendario Mastro Titta: è il secondo titolo della collana Kufferle
Sono uscite per Incontri Editrice le “Memorie di un carnefice scritte da lui stesso”: narrano la vita di «Mastro Titta», il boia dello Stato Pontificio attivo tra il 1796 e il 1864, autore di oltre cinquecento esecuzioni capitali nella Roma papalina. Il volume è il secondo titolo della collana Kufferle (Incontri Editrice di Sassuolo), dedicata alla riscoperta di autori e testi “fuori dall’ordinario”. E certamente straordinaria fu la vicenda di Giovanni Battista Bugatti, il boia dello Stato Vaticano, detto «Mastro Titta», le cui memorie, fortemente romanzate, furono stampate a Roma nel 1891, ottenendo un grande successo di pubblico: il libro narra in prima persona, con la prosa scarna ed efficace della cronaca nera, decine di episodi tra rapine, omicidi, adulteri, che videro protagonisti il boia e le sue vittime - contadini, faccendieri, opportunisti, criminali più o meno sanguinari. Un testo «forte» che è anche un grande racconto corale sull’Italia del diciannovesimo secolo: un romanzo popolare la cui protagonista assoluta è un’umanità passionale e violenta.
Iniziano così: «Esordii nella mia carriera di giustiziere di Sua Santità, impiccando e squartando a Foligno Nicola Gentilucci, un giovinotto che, tratto dalla gelosia, aveva ucciso prima un prete e il suo cocchiere, poi, costretto a buttarsi alla macchia, grassato due frati. Giunto a Foligno incominciai a conoscere le prime difficoltà del mestiere: non trovai alcuno che volesse vendermi il legname necessario per rizzare la forca e dovetti andar la notte a sfondare la porta d’un magazzino per provvedermelo. Ma non per questo mi scoraggiai e in quattr’ore di lavoro assiduo ebbi preparata la brava forca e le quattro scale che mi servivano».
Per informazioni: Incontri Editrice www.incontrieditrice.com Collana Kufferke - A cura di Guglielmo Leoni & Nicola Caleffi
Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo