• Media e video
  • Interviste
  • Piastrellino
  • Inchieste
  • Arretrati
Le memorie del Boia di Roma Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
mercoledì 05 maggio 2010
 LE MEMORIE DI UN BOIA, di Mastro Titta il Boia di RomaMemorie di un carnefice scritte da lui stesso, di Mastro Titta - il Boia di Roma

(Incontri Editrice, 2010)

€ 12


 

Tornano in libreria le Memorie del Boia
Pubblicato da Incontri Editrice il volume che narra la straordinaria storia del leggendario Mastro Titta: è il secondo titolo della collana Kufferle
 
Sono uscite per Incontri Editrice le “Memorie di un carnefice scritte da lui stesso”: narrano la vita di «Mastro Titta», il boia dello Stato Pontificio attivo tra il 1796 e il 1864, autore di oltre cinquecento esecuzioni capitali nella Roma papalina. Il volume è il secondo titolo della collana Kufferle (Incontri Editrice di Sassuolo), dedicata alla riscoperta di autori e testi “fuori dall’ordinario”. E certamente straordinaria fu la vicenda di Giovanni Battista Bugatti, il boia dello Stato Vaticano, detto «Mastro Titta», le cui memorie, fortemente romanzate, furono stampate a Roma nel 1891, ottenendo un grande successo di pubblico: il libro narra in prima persona, con la prosa scarna ed efficace della cronaca nera, decine di episodi tra rapine, omicidi, adulteri, che videro protagonisti il boia e le sue vittime - contadini, faccendieri, opportunisti, criminali più o meno sanguinari. Un testo «forte» che è anche un grande racconto
 corale sull’Italia del diciannovesimo secolo: un romanzo popolare la cui protagonista assoluta è un’umanità passionale e violenta.
 
Iniziano così:
«Esordii nella mia carriera di giustiziere di Sua Santità, impiccando e squartando a Foligno Nicola Gentilucci, un giovinotto che, tratto dalla gelosia, aveva ucciso prima un prete e il suo cocchiere, poi, costretto a buttarsi alla macchia, grassato due frati. Giunto a Foligno incominciai a conoscere le prime difficoltà del mestiere: non trovai alcuno che volesse vendermi il legname necessario per rizzare la forca e dovetti andar la notte a sfondare la porta d’un magazzino per provvedermelo. Ma non per questo mi scoraggiai e in quattr’ore di lavoro assiduo ebbi preparata la brava forca e le quattro scale che mi servivano».
 
Per informazioni:
Incontri Editrice www.incontrieditrice.com
Collana Kufferke - A cura di Guglielmo Leoni & Nicola Caleffi
Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo



Commenti
Nuovo Cerca
Commenta
Nome:
Email:
 
Website:
Titolo:
UBBCode:
[b] [i] [u] [url] [quote] [code] [img] 
 
 
:angry::0:confused::cheer:B):evil::silly::dry::lol::kiss::D:pinch:
:(:shock::X:side::):P:unsure::woohoo::huh::whistle:;):s
:!::?::idea::arrow:
 
Please input the anti-spam code that you can read in the image.

3.22 Copyright (C) 2007 Alain Georgette / Copyright (C) 2006 Frantisek Hliva. All rights reserved."

 
< Prec.   Pros. >