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Le mie 150 donne Stampa E-mail
Scritto da Marcello Micheloni   
domenica 26 aprile 2009
Amore e sesso ai tempi della chat, a SassuoloHa dialogato via internet con oltre 1000 donne e già così la storia fa una certa impressione. Ma il fatto è che con 300 di queste ha avuto quantomeno un appuntamento. E con più di 150 almeno un rapporto sessuale. Range d’età? Dai 19 ai 40. Il tutto in poco più di dieci anni di attività tra mouse e tastiera. Queste le cifre di un sassolese 29nne, di cui ovviamente non sveliamo il nome (né tantomeno il nickname, giusto per restare in tema…).
Ci era arrivata la voce delle peripezie del nostro internauta qualche mese fa e, sinceramente, di primo acchito non ci avevamo creduto. Poi abbiamo deciso di contattarlo comunque e dopo le verifiche del caso, stupefatti, gli abbiamo chiesto se fosse disponibile a raccontarci la sua storia che (non sappiamo a voi) a noi un certo effetto lo fa. Ed è molto meno superficiale di quello che potrebbe apparire.
Egregio… “Chat Man”, innanzitutto grazie per la disponibilità.
Prego. Tendo sempre a nascondere il mio utilizzo della chat, nel senso che mi faccio gli affari miei.
Con noi hai deciso di aprirti, però.
Fondamentalmente perché me l’avete chiesto…
Potevi anche dirci di no.
Be’, forse mi andava anche di fare due chiacchiere, in relax. E scambiare alcune impressioni su quello che faccio.
Come hai iniziato?
C’era un pub, a Modena, che permetteva di usare telefoni da tavolo a tavolo e parlare con le ragazze. Mi aiutava a vincere la timidezza, anche se alla fine conoscevo più tipe per gli altri che per me… Be’, in quel contesto conobbi una ragazza che mi parlò di queste chat che allora, oltre 10 anni fa, erano ancora oggetto misterioso.
E sei partito in quarta.
Non subito. Ai tempi avevo visto solo le cosiddette “stanze”, chat di gruppo dove ti potevi trovare con altre persone e chiacchierare a tema, magari con gente che abitava lontanissimo e che non avresti mai incontrato realmente. Lo trovavo assurdo. Be’, quella ragazza invece me ne indicò alcune dove era possibile scegliere la città di origine dei tuoi interlocutori e avere dialoghi privati. Scoprire che potevi selezionare la zona d’origine della persona con cui parlare, fu il campanello che mi trillò in testa.
La svolta.
La svolta, sì. Da lì ho utilizzato per alcuni anni una chat di nome mIRC. All’inizio non c’era tanta gente come adesso. Poi, ancora su suggerimento di amici, sono passato ad un’altra chat, C6, molto più frequentata.
La prima uscita con una ragazza conosciuta in chat?
Fu una cosa incredibile, un’emozione enorme. E non solo la prima uscita: per i primi due anni l’emozione era così grande che ogni volta mi dicevo sarebbe stata l’ultima. Sono molto emotivo già di mio, anche per cose che non riguardano le ragazze. Con queste si aggiungevano i patemi pre-incontro sul fatto di piacergli o meno. Poi crescendo e maturando è tutto migliorato e riesco a mantenere meglio il controllo.
In chat c’è chi manda foto di se stesso per farsi anche “vedere”. Tu come ti comporti? E alle ragazze chiedi sempre di poter vedere una loro immagine prima di un incontro?
La strategia vincente per fare conquiste in chat è la stessa del mondo “reale”: far passare l’idea che tu sia diverso dagli altri, che tu sia interessante. Considera che il 90% dei maschi che frequenta le chat, a mio giudizio, ha seri problemi nel relazionarsi: ci sono quelli davvero volgari, quasi maniaci, esibizionisti; e poi ci sono quelli molto superficiali, che come prima cosa chiedono “le misure” della donna, che parlano solo dell’aspetto fisico. Se anche tu parti così, 9 volte su 10 fai flop.
Tu come fai?
Se gli dimostri di essere diverso allora è un’altra cosa. Certo, anche a me è capitato di mandare la foto e di chiederne, ma non è la regola. Ho conosciuto ragazze senza avere avuto scambio di immagini.
Quindi ti senti diverso da quelli che si relazionano in maniera “insana” in queste chat?
Ma certo. L’importante è avere un approccio giusto con il mondo della chat. Di per sé è pericolosa, me ne rendo conto. Se uno è timido e la usa male, tenderà a isolarsi e a farsi dei viaggi mentali, e magari non trasformerà mai una conoscenza virtuale in una reale. E c’è anche il grosso rischio di far credere di essere una persona diversa da quello che si è. Io invece ho sempre interpretato la chat come un’occasione in più, ben consapevole che sia solo un mezzo come un altro per conoscere donne.
Nel frattempo continui ad approcciare ragazze anche fuori da internet?
Sì, certo. Anche se molte meno rispetto alla chat. Tant’è che ogni tanto mi sono posto la domanda se fossi ancora in grado o meno di conquistare donne fuori da C6… Per fortuna ogni tanto capita! Ma il discorso è che se anche volessi solo provare a conoscere, in giro per locali, tutte le ragazze che approccio in internet, dovrei essere fuori tutte le sere e sbattermi come un matto. E poi in chat c’è una condizione di fondo: le ragazze, se sono lì, è perché sono in cerca di qualcosa. Magari anche solo di un’amicizia, ma comunque di qualcosa. Nei locali, nelle feste non è sempre così. Anzi: sono tantissime quelle che vanno in discoteca con le amiche solo per ballare. In chat non ci vai per ballare: ci vai per conoscere.
Sembri avere una certa consapevolezza.
Credo di essere più consapevole della media delle persone anche al di fuori della chat. In esse lo sono a maggior ragione, visto quello che ti dicevo su chi le frequenta e sul come io sia diverso. In chat tutto è più veloce, tutto avviene prima. Conosci, ci si può piacere o meno, si conclude o ci si saluta. Come nella vita normale, ma più in fretta.
Uomini e donne hanno approcci differenti?
I maschi sono la stragrande maggioranza degli utenti. E le donne che ci sono di solito sono molto più sane. Anche tra il gentil sesso, comunque, si trovano approcci “particolari”, come vere e proprie prostitute che vogliono vendersi o studentesse che si offrono di spogliarsi via webcam in cambio di soldi.
Ti è capitato di avere storie lunghe nate da conoscenze via chat?
Certamente. Non tante in proporzione al totale delle conoscenze avute (e ti credo!!!, ndr), però sì, soprattutto negli ultimi tempi. Crescendo si matura, e difatti sento di più l’esigenza di approfondire le conoscenze.
Ti sei mai innamorato?
Sì. Anche se col senno di oggi la chiamerei più infatuazione. Era una ragazza molto intrigante, con la quale avevo insistito per un incontro già 6-7 mesi in chat, cosa eccezionale per me visto che di solito vado al sodo molto prima chiedendo di uscire non dopo la quarta chiacchierata. Ma quella volta fu diverso…
Solo quella volta?
No, ho avuto una relazione da “morosi” anche con un’altra ragazza, sempre per alcuni mesi. Durante i quali avevo dimenticato completamente la chat.
Bacio tra ragazziAh, questo è interessante: le volte che ti è capitato di avere relazioni impegnate, hai accantonato la chat.
Sì, assolutamente. E non mi mancava per niente! Anzi, a causa di tutto il tempo che ci investivo, lasciare la chat era una sorta di “liberazione”. La stessa sensazione di liberazione di quello che va in discoteca per conoscere ragazze, e quando trova quella giusta smette di andarci così di frequente perché tanto ha già lei.
Le ragazze con cui hai avuto storie lunghe cosa ne pensavano del fatto che ne avevi frequentate così tante?
Be’, magari all’inizio sollevavano qualche dubbio sulla mia serietà, poi però conoscendomi meglio… Scusa, mi squilla il telefono… (Risponde, parla un po’ e dopo avere riattaccato ride). Era una ragazza conosciuta in chat.
Non avevamo dubbi…
Tanti giudicano la chat come un mondo superficiale, che porta a conoscenze false. Sbagliano, c’è molta ignoranza sul tema. E penso soprattutto a prima dell’esplosione di Facebook, che è un fenomeno di massa che ha sdoganato un po’ tutto il mondo del virtuale. Ma fino a 4-5 anni fa, sapere che due persone si erano conosciute in chat a molti faceva ancora un certo effetto. Ma mi chiedo: cosa c’è di male? In fondo parliamo di due persone che chiacchierano e che decidono di incontrarsi. Dov’è il problema? Ognuno in chat riflette la propria personalità “reale”. Adesso ci se ne rende conto di più. Diciamo che ho anticipato i tempi…
Tu usi anche la webcam, per poter chattare e vedere allo stesso tempo?
No, sarei imbarazzatissimo. Negli ultimi anni c’è stato un aumento di webcam, ma neanche più di tanto.
Qualche aneddoto?
Ho visto di tutto, perché la chat è come il mondo in piccolo. E’ un microcosmo. Be’, mi è capitato di chattare con una per la prima volta e di ritrovarmi a casa sua dopo un’ora. Poi non ci siamo più rivisti. Un’altra volta sono letteralmente scappato da casa di una ragazza perché un’amica l’ha avvertita che il suo moroso stava rincasando. Tra l’altro costui era il casellante dell’autostrada dove ero uscito io per andare dalla tipa: magari mi aveva pure visto. Non sapevo nemmeno fosse fidanzata. Ma queste sono cose che capitano anche con le conoscenze “da discoteca”, da “vita reale”. E sfido chiunque a dire il contrario.
Hai incontrato molte ragazze di Sassuolo e dintorni?
Non ne ho conosciute tante di Sassuolo, ma incontrate pochissime. Anche per una sorta di pudore perché qui sono noto e la gente mormora. Poi per questioni di libertà di movimento: tendo sempre più ad allargare il mio raggio.
Ti sei visto con così tante donne che per forza di cose ci sono stati anche tanti “addii” veloci… Non è imbarazzante?
Devo dire di avere incontrato sempre donne molto dignitose, nessuna mi ha mai fatto delle gran storie. Quando non era più il caso di vederci, lo si è fatto e basta, senza troppi problemi. E lo stesso ho fatto io quando ho preso i miei due di picche: dignità. Ma mi raccomando, scrivi una cosa.
Sentiamo.
Ho sempre affrontato questi incontri come se avessi conosciuto queste ragazze al di fuori dalla chat. Non mi sono mai camuffato, sono sempre stato me stesso.
Perché lo sottolinei?
Perché è così. Perché per fortuna è così! Non mi maschero, mentre tanti altri lo fanno. Ma ripeto: la gente si maschera anche al di fuori della chat.
Potresti scrivere un libro sul mondo degli incontri virtuali. Ti sentiresti di dare un consiglio a chi magari frequenta quegli spazi?
Sì, quello di uscire con la persona con cui si parla prima che si può, perché è la conferma che non ti stai nascondendo dietro ad un computer ma che sei ancora ben in contatto con la realtà.


Commenti
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pier  - sti capperi   |2009-04-27 10:04:12
Pensavo di essere un donnaiolo io! tanto di cappello!
Ma se elimini il
computer ti batto, caro chatman...
Anonimo   |2009-04-30 06:27:10
Ciao Pier,
mi spiace che la mia intervista sia stata fraintesa..
Vedi io sono
piuttosto restio a parlare dei miei sentimenti per quello che ho scelto il più
assoluto e garantito anonimato.
Le donne non sono una statistica, ne tanto meno
una gara, ma l'unico antidepressivo naturale che mi fanno sentire un pò meno
solo..per cui gareggia pure senza di me. ChatMan
ficarolo   |2009-05-01 18:03:39
onestamente provo grande ammirazione per chatman, grande esempio per tutti!!
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