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Gennaio 2008

Scritto da Francesco Martignoni

mercoledì 09 gennaio 2008

La nuova strategia politica italiana è cambiare nome. Come se rivoluzionare un insieme di sillabe potesse dare un impulso innovativo a questo buio evo politico. PCI-PDS-DS-PD; MSI-AN-Allenaza per l’Italia-La Destra; PCI-PRC-PdCI-La Sinistra Arcobaleno; FI-Partito del popolo per la libertà del popolo libero e liberale. Questi sono solo alcuni esempi. Lasciamo perdere i vari asinelli, querce, margherite, fiori e vegetali vari che si sono dati il cambio negli ultimi anni. Preferei sorvolare sui vari partitini socialisti e rose nel pugno, radicali e repubblicani che cambiano più spesso bandiera che mutande. Sorvolo volentieri anche sulla ex DC che, senza perdere una sola molecola, si è sparsa e mimetizzata in tutto il campo di battaglia politico. Partiti o movimenti che nascono da due, tre persone. Non ho idea di che rappresentino, e sono pronto a scommettere che, al di là dei discorsoni politichesi, non ne hanno idea nemmeno loro. Ehi Paolo! Che fai stasera? Non so… pensavo di andare al Temple Bar con Luca per fondare il PFTATM. Mille nomi nuovi. Mille sigle. E le facce? Da decenni sempre le stesse. Sempre. In parlamento c’è ancora della gente che ha votato la costituzione nel ’47. Si parla di ottuagenari. E ne parlo con tutto il rispetto che si deve agli anziani, alla loro esperienza di vita e alla lora saggezza. Ma vorrei ricevere anche io un po’ di rispetto: che gruppi di parlamentari settantenni si mettano insieme e mi si presentino come novità solo perché si sono dati un nomignolo nuovo è un attentato alla mia intelligenza. Gente che sta in parlamento da 30 anni alla corte di tre o quattro partiti differenti: ecco l’ennesima ventata di novità. Se non stiamo attenti tutte queste briose e spumeggianti ventate rischiano di farci ammalare. Sarebbe molto più utile, cari vecchi e logori politici, che usciste da quegli uffici per lasciare il posto a chi qualcosa di nuovo potrebbe portarlo davvero. E fateci un piacere: mentre uscite, chiudete la porta, che fa corrente.