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Luglio 2008 (2) Stampa E-mail
Scritto da Francesco Martignoni   
domenica 06 luglio 2008
Si è sentito in questi giorni qualcuno – più d’uno a onor del vero – mugugnare per la scarsa partecipazione alla festa del PD sassolese. Poca gente, vecchia guardia quasi completamente assente e sciopero delle resdore. Tortelli? No, solo gnocco e tigelle. Anche a Sassuolo la sinistra non c’è più. E non è colpa dei mancati tortelloni della signora Rita. In Italia si è ritenuto saggio e decisivo fondare un partito che tagliasse ogni legame con tutti i suoi stadi precedenti. Così ci hanno detto, anche se l’unico a togliersi dalla scena è stato l’ex Presidente del Consiglio. Ponti tagliati dunque, niente più rosso ma verde, nessun riferimento al socialismo o a qualsivoglia punto focale della profondissima tradizone della sinistra democratica italiana. Dialogo con Berlusconi e “politica della responsabilità”. Abbandonata l’idea del movimento come cardine del cambiamento politico e sociale – e lo sa Iddio quanto oggi avremmo bisogno di una rivoluzione delle coscienze. Anche il nome è cambiato, ed è poi andato a trasfigurare anche la storica Festa dell’Unità. Partito Democratico; rubato senza vergogna alcuna alla fazione che oggi sostiene Obama negli States. Ma la loro politica americana non è la nostra, la loro tradizone culturale e intelluattale è radicalmente differente. Negli USA nemmeno esiste una chiara distinzione tra destra e sinistra, che invece è il sale di centinaia d’anni di conquiste politiche europee. Democratici e Repubblicani non si scontrano su grandi temi sociali, ma su sfumature che non potranno mai intaccare alla base i mali  che stanno erodendo la sociatà contemporanea. E ai nostri politici questa visione deve essere piaciuta molto, soprattutto dopo aver intravisto la possibilità della famosa alternanza al governo. Quindi nel baule non ci è finita solo la bandiera rossa, ma anche gli ultimi residui di una cultura politica all’europea. Non c’è da stupirsi che alla vigorosa e definitiva sterzata della diriginza politica veltroniana non sia seguita un’americanizzazione della cultura politica dei cittadini. Il vino è stato annacquato, a tal punto che vino non è più. Ma l’Emilia Romagna non è ancora il Nebraska e i tortelli della signora Rita piacciono ancora a molti, vecchia guardia oppure no.


Commenti
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compagno sassolese   |2008-09-03 02:50:03
chissà, magari così facendo si perderà qualcuno della vecchia guardia ma si
guadagnerà la fiducia di tanti giovani che si considerano di sinistra ma che col
comunismo non vogliono avere niente a che fare. Purtroppo il problema è di
cultura politica e finchè la classe dirigente rimarrà la stessa hai voglia a
cambiare nome e simbolo...
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