Un saluto a Carlo Polmonari. E un grazie |
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Scritto da Fabio Panciroli
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mercoledì 01 marzo 2006 |
E’ triste dover ricordare, a pochi mesi di distanza, nelle righe di questa rubrica un altro “pioniere della ceramica” che lascia il suo distretto; che ci lascia anzitempo. Tanti, troppi protagonisti di quell’evoluzione della nostra terra, di quella trasformazione che l’ha portata da paesino contadino a capitale della ceramica, se ne sono andati: il professor Carlo Polmonari era uno di loro. Un infarto se l’è preso mentre tornava da un viaggio, l’ennesimo viaggio di lavoro. Sul finire dello scorso anno la “Società Ceramica” gli aveva conferito il premio Villa, lui aveva ricordato gli inizi di quella Società, lui che poteva ricordare gli inizi della ceramica. Era strabiliante sentirgli raccontare dei primi passi di Cersaie, che oggi è la più importante fiera ceramica nel mondo, che una volta, quando gli chiesero di partecipare col suo Centro Ceramico per “fare numero” si chiamava Saie e aveva tante belle speranze, ma solo quelle. Un pioniere, dicevamo, un pioniere atipico. Pochi lo ricordano alla produzione, tanti lo ricorderanno per quei trattati, editi dai Centro Ceramico di Bologna, che, scritti a quattro mani con l’amico Timellini, ci ricordano cosa eravamo e ci danno un’idea di cosa diverremo. Non tutti lo sanno, quando contano i risultati più delle ricerche si tende spesso a non mantenere impresso nella memoria chi ha fatto cosa, ma se oggi a Sassuolo si respira un’aria pulita lo si deve anche a lui. Lui che per primo, assieme ad alcuni politici, assieme ad alcuni industriali, ha creduto nell’Emas di distretto: quel progetto che ha portato le nostre aziende ad essere leader nel mondo della produzione eco - compatibile, che ha portato a ripulire l’aria, a riutilizzare gli scarti, a depurare fanghi. Un lutto per Sassuolo, anche se Polmonari non era sassolese: viveva a Bologna, dove ha la sede principale il suo Centro Ceramico, ma a Sassuolo ha passato la sua vita; una Sassuolo che anche a lui deve l’attuale tenore di vita.
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