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Il "sogno" di Gualtieri: trasformarlo e riutilizzarlo

Scritto da Marcello Micheloni

venerdì 09 maggio 2008

Renderlo innocuo attraverso un processo di cristallizzazione e addirittura riutilizzarlo. Dove? Anche nel Gres Porcellanato, ovvero in una delle colonne portanti della nostra industria ceramica. Ma anche in plastiche e fibre di vetro. “L’amianto portato ad alta temperatura si trasforma - spiega il professor Alessandro Gualtieri - e non è più pericoloso. Anzi, diventa riciclabile”. Un progetto (KRY•AS) a cui Gualtieri lavora da anni: “L’amianto portato ad almeno 800-900 °C si trasforma in fasi minerali identiche a quelle che troviamo nelle rocce dell’arco alpino.” Un fenomeno che avviene in natura e che è possibile riprodurre in laboratorio: l’amianto entrerebbe sigillato in forni particolari, e ne uscirebbe come materia prima secondaria assolutamente riciclabile. E’ chiaro che si tratta di un processo delicato: da qui il lavoro di anni di Gualtieri e soci: “Ma si risolverebbe anche il problema delle discariche. Quelle che esistono in Italia sono tutte in deroga. Fino a poco tempo fa, ne portavamo grandi quantità in Austria e Svizzera ma ora hanno chiuso le frontiere. Il grosso si esporta in Germania ma siamo sicuri che presto anche loro non blocchino questa importazione di rifiuti pericolosi?”
Al momento, in molti si sono mostrati scettici al progetto di Gualtieri: “Gli ambientalisti si ribellano, la sola parola amianto spaventa.” In diversi comuni dove è stato presentato il progetto gli è stato detto: “Bello, ma perché non lo fate a casa vostra? Io ho sempre cercato di spiegargli che essendo un geologo che lavora nel Dipartimento di Scienze della Terra sono il primo a preoccuparsi per l’ambiente.”
Vedremo.