Scritto da Mirco Bertolini
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lunedì 09 gennaio 2006 |
Forse non tutti lo sanno ma il fumetto che ha venduto più copie in assoluto nel nostro paese da quando esiste questo tipo di pubblicazione è Hokuto no Ken, meglio conosciuto in Italia come Ken il Guerriero. In un ipotetico mondo futuro, devastato dalle guerre nucleari e ridotto a un’infinita distesa desertica, in cui la legge e la civiltà sono solo un ricordo, si muove una figura solitaria e malinconica. Si tratta di Kenshiro, ultimo successore in ordine di tempo della divina scuola di Hokuto: una micidiale arte marziale originaria dell’oriente che viene tramandata in segreto da secoli. Il fumetto di Tetsuo Hara, giunto in Italia all’inizio degli anni ’90 e ristampato varie volte, trovò terreno fertile tra i giovani che già da anni seguivano la serie a cartoni animati del maestro di Hokuto guardandola sulle varie tv locali. Quest’uomo taciturno dal corpo scolpito e lo sguardo di ghiaccio si è conquistato un posto d’onore nel cuore di tutti gli appassionati e non di manga e cartoni giapponesi. Kenshiro è un uomo che ha perso tutto: l’amore, l’amicizia e quanto c’è di importante. Costretto a battersi all’ultimo sangue fin dalla più tenera età per poter essere il successore della scuola marziale si troverà ad affrontare nemici di ogni sorta, esperti in altre tecniche micidiali e i suoi stessi fratelli, con cui si scontrerà suo malgrado in battaglie sanguinose. In un mondo in cui l’unica legge è quella del più forte vedremo il ragazzo diventare uomo, mettendo la sua forza straordinaria al servizio della giustizia, proteggendo i deboli inermi e massacrando i crudeli tiranni che ne abusano. Ken il Guerriero è un capolavoro senza tempo che ha saputo emozionare generazioni di ragazzi entusiasmandoli con combattimenti feroci e spettacolari, avventure commoventi e gloriose.
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