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Question Time, galattici? Stampa E-mail
Scritto da Stefano Panini   
lunedì 27 ottobre 2014

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Los Galacticos?

 

Il “Clasico” dell’Emilia porta in trionfo l’equipo neroverde. Stesso orario e stesso risultato del “clasico” di Spagna ma per essere davvero galattico, il Sassuolo, deve ancora dimostrare tanto. Sì, perché il Messi di Bari vecchia – solo contro tutti – non ha impensierito più di tanto la retroguardia neroverde. Ridimensioniamoci quindi, perché il Parma è parso un mix di tensione e confusione tale da non poter (e questo dispiace) apprezzare a pieno l’ottima prestazione del Sassuolo. Di GALACTICO resta la prestazione ed il gol di Taider (più galattico di Neymar e Benzema). Meno prosciutto e più kebab, per una sera, a Parma, città da cui ora il Sassuolo riparte lasciandosi alle spalle il peso dei tre punti finalmente conquistati. Presto, forse, per innalzare la camiseta neroverde al pari di CR7 ma per salire sul missile di Taider e sorvolare con l’immaginazione orizzonti di un futuro galattico, beh quello no. Via libera ai sogni.

 

Se son rose…?

 

…si salveranno.  Tocchiamoci pure. La sensazione però è che dai primi 3 punti conquistati dal Sassuolo sia fiorita una certezza che fa ben sperare: la rosa. A Parma – come forse mai prima d’ora – la vittoria è arrivata grazie soprattutto ai cosiddetti “gregari”, capaci di arricchire il giardino neroverde con un’ottima prestazione. Floccari, Terranova, Acerbi, Missiroli. Validi ricambi, alcuni arrampicatori di gerarchie di spogliatoio, che all’occorrenza si sono fatti trovare pronti sui giardini di serie A. Tutto cervello e pochi muscoli il Sassuolo, perché se è vero che questi ultimi tradiscono la squadra (Cannavaro e Zaza su tutti) il Difra si ingegna nel costruire la miglior composizione con i petali a disposizione. Brighi e Biondini sono ora riserve di lusso, Pavoletti scalpita in panchina e la difesa Ace-Terra pare offrire valide garanzie al pollice neroverde del mister tanto da lasciare in panchina il giovane Antei. Chi semina raccoglie Sassuolo, le zolle ibride del Mapei Stadium aspettano la prima vittoria, se son rose…

 

Parola d’ordine?

 

Continuità. Ora più che mai. Empoli, Chievo ed Atalanta in 10 giorni per centrare il tris di vittorie che catapulterebbe realmente fuori il Sassuolo da paure da serie B pre e post Halloween. Non impossibile battere l’Empoli, merito di una difesa – quella toscana – che sabato ha sofferto lo stile di gioco di Zemanlandia non così lontano dai colori neroverdi. Più semplice fare uno sgarro al Chievo, squadra nettamente in difficoltà ma che si affiderà al fattore casa per rilanciarsi. Poi l’Atalanta, forse la più brutta sorpresa stagionale assieme al Parma, peggior attacco del campionato a quota 3 che ha abbandonato da tempo i sogni europei tanto vicini la scorsa stagione. Guardando in casa nostra l’assenza di Zaza alla lunga potrebbe pesare (anche se il tridente pare essere in forma) così come potrebbe pesare la sbornia dopo aver fermato la Juve e aver infilato i primi 3 punti. Testa all’Empoli, scontro salvezza.

 

 

 Saphir, sono 3

 

 

“Question Time” è una rubrica settimanale de “il Sassolino” tenuta da Stefano Panini. Ogni settimana, tre domande. Che si vinca o che si perda. Un ringraziamento particolare a Francesca Morini per “la vignetta della settimana”.

 


 




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