Numero 48, Autunno 2009 - UN NUMERO SPECIALE: con questa uscita
si chiude la prima parte della vita del "Sassolino" inteso come mensile,
mentre prosegue a pieno ritmo il portale "il Sassolino.net" (e comunque
non finirà qui!). A corredo di una mostra organizzata dalla Redazione,
ecco un numero speciale con tanti aneddoti, un racconto di Emilio
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Question Time, questa conta davvero |
Scritto da Stefano Panini | |||||||
lunedì 25 novembre 2013 | |||||||
SASSUOLO-ATALANTA 2-0
1) Puma, Re della savana? Ma quale Maxi Moralez? E’ un MAXI Magnanelli. In una partita in cui il levriero (Schelotto) non brilla, ci pensa il Puma a fare la voce grossa. Il ruggito del capitano in mezzo al campo lo sentono fin sul nostro appennino dove pare abbia causato qualche slavina. Che nessuno si preoccupi però, i feriti sono tutti bergamaschi. Contro l’Atalanta capitan Magnanelli è l’arma vincente: intercetta palloni divorando le caviglie agli avversari, imposta la manovra e si propone spesso in fase offensiva con un paio di tiri dalla lunga distanza. Su di un terreno che in certe zone ricordava una savana (colpa dell’acqua caduta in settimana), è il Puma il vero Re. Pensare che la dea Atalanta, nella mitologia greca, riversa tutte le sue fatiche nella caccia… ma questo puma non è certo la preda ideale. 2) Di Francesco, e chi ti caccia più? 3 punte, 3 punti. Ecco la sintesi della partita. Scelta coraggiosa del Difra che decide di riproporre l’attacco a tre tanto criticato nelle prime uscite stagionali ma che ha regalato ai neroverdi parecchie soddisfazioni sui campi della B. «Oggi ho messo tre punte ed è stato il marchio di fabbrica della giornata» così dirà Di Francesco nel post-gara e come dargli torto? Con i ragazzini terribili Zaza e Berardi, accompagnati dall’esperienza di papà Floro, il Sassuolo è riuscito ad annullare il gioco nerazzurro. La miglior difesa è l’attacco, questo si sa, e l’Atalanta si chiude come da copione mentre il Sassuolo riesce ad imporre il proprio gioco. Ottima chiave di lettura della partita da parte del mister, bravo anche a togliere chi non va (Schelotto sostituito nell’intervallo) e a motivare chi sembra, e attenzione al sembra, non essere entrato in partita (bomber Berardi). E così, come nelle più belle favole della Disney, Di Francesco si trasforma da mostro cattivo a principe azzurro, spazzando via le critiche. Per il lieto fine ci sarà da aspettare… portate pazienza. 3) Scoperta la pozione magica? Sassuolo, da squadra stregata a squadra fatata. Dov’è il trucco? Qualcuno deve aver trovato la pozione magica. Lasciamo i maghetti ad Hogwarts e mettiamo da parte la magia, il miracolo Sassuolo ha ben altre sfaccettature. In primis, uno sguardo al centrocampo, dove il tandem Magnanelli-Marrone ha dato una quadratura solida alla squadra. In attacco siamo Berardi-dipendenti, velocità e imprevedibilità sono le nostre armi e Floro Flores è la punta giusta in grado di dettare i tempi alle azioni offensive. L’esperienza di Bianco, la fisicità di Acerbi e l’esplosività di Antei garantiscono grande copertura lì dietro e, se non dovesse bastare, c’è Spider-Peg, il portierone con i super poteri. Che sia magia? Che sia stregoneria? Poco importa, il sogno continua…
"Question time" è una rubrica settimanale de "il Sassolino" tenuta da Stefano Panini. Ogni settimana, tre domande.
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