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Question Time, dopo il 2-2 con la Lazio Stampa E-mail
Scritto da Stefano Panini   
lunedì 30 settembre 2013
SASSUOLO-LAZIO 2-2

Question Time
Question Time sui Neroverdi
 


1) Sassuolo, dove sei stato fino ad ora?

Clamorosa scoperta in medicina: le sette sberle dell’Inter funzionano meglio di una dose abbondante di Tachipirina e analgesici. Il Sassuolo malaticcio delle prime giornate è un lontano ricordo. Dopo essersi battuti come leoni a Napoli, la squadra di mister Di Francesco sfata anche il tabù Reggio Emilia creando non pochi grattacapi alla Lazio. 2 a 2 al fischio finale e un altro punticino in cassaforte.

Grande prova di carattere da parte di tutti, finalmente il Sassuolo sembra aver trovato la sua ossatura. Vedere una squadra come la Lazio “farsela sotto” per buona parte del secondo tempo vale davvero il prezzo del biglietto e dimostra quanto il Sassuolo sia cresciuto di partita in partita. E se Zaza non avesse preso la traversa? E se Floro Flores avesse fatto il 3 a 2? E se avessimo giocato così anche le prime 3 partite? E se… E se… E se… Il calcio non è fatto da SE ma da GOAL.

La certezza è che non siamo più la squadra dell’oratorio del Sabato pomeriggio, e per ora va bene così.

 

2) Ma le regole sono uguali per tutti?

Non è mai bello parlare di arbitri a fine partita ma per dirlo alla laziale: “quando ce vò ce vò”. 

A fine partita i tifosi nero-verdi abbandonano il verde e restano neri, incavolati neri. Rigore sacrosanto (non fischiato) nel duello Ciani-Berardi e arbitraggio discutibile per tutto il resto della partita. I pezzi grossi laziali Ciani e Dias picchiano, ma gli ammoniti sono i nostri. Forse il signor Banti di Livorno era ancora un po’ frastornato dopo il “ti uccido” di Balotelli di una settimana fa.  

Magari regole del gioco del calcio sono diverse per le squadre di città con meno di 50mila abitanti”: abbiamo pensato un po’ tutti. Sbagliare è concesso, ma probabilmente il tifoso nero-verde si è incavolato così tanto non per la partita in sé, ma per paura, paura dell’ennesimo complotto contro le cosiddette piccole della serie A. Nessuno vuole che un fischietto rovini uno degli sport più belli del mondo.

   

3) Col Parma la prova del 9?

Archiviata la pratica Lazio è ora del Parma. Il Sassuolo ha ritrovato gioco e soprattutto morale, ora serve una vittoria con la V maiuscola. I 2 punticini racimolati in 5 partite sono pochi per stare sereni, specialmente guardando là in alto Verona e Livorno (due dirette concorrenti per la salvezza) che lottano per l’Europa League. Messo da parte lo scetticismo iniziale, ora il Sassuolo ha bisogno del sostegno di tutto l’ambiente, a partire dai propri tifosi. Sarebbe bellissimo, per una volta, vedere la curva sassolese piena anche in trasferta. Dopotutto Parma dista da Reggio mezz’oretta di macchina e un derby è sempre un derby. Serve una grande partita per battere Cassano & Co.

Basta con le cassanate, ora si fa sul serio.

 

 

"Question time" è una rubrica settimanale de "il Sassolino" tenuta da Stefano Panini. Ogni settimana, tre domande.
Che si vinca o che si perda.



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