Numero 48, Autunno 2009 - UN NUMERO SPECIALE: con questa uscita
si chiude la prima parte della vita del "Sassolino" inteso come mensile,
mentre prosegue a pieno ritmo il portale "il Sassolino.net" (e comunque
non finirà qui!). A corredo di una mostra organizzata dalla Redazione,
ecco un numero speciale con tanti aneddoti, un racconto di Emilio
Rentocchini, il lavoro di Leo Turrini e tanto altro...
Clicca sulla copertina per scaricare il Sassolino SPECIALE dell'autunno 2009 in .pdf
Un formicaio di vetture Ogni 100 sassolesi che incontriamo, compresi anche quelli che non possono o non sanno guidare, ci sono 69 automobili. In questa ricerca non sono assolutamente compresi altri mezzi che non siano autovetture. I tir e gli autocarri non sono conteggiati, anche se chiunque viva nel distretto ceramico da almeno cinque minuti, conosce il numero e l’impatto dei camion su questo territorio. Che la nostra città avesse un rapporto uomo-macchina spaventosamente alto può anche non stupire eccessivamente: l’autovettura diventa necessità e simbolo nella società ricca. Ma che, per trovare un'altra città con un indice simile a quello sassolese, bisognasse andare fino nel Lazio è sicuramente una questione rilevante. Sassuolo e Fiorano Modenese sono tra i comuni con il più alto numero di automobili di tutta l’Italia. Se escludiamo la Valle d’Aosta che fa storia a sé, dalle ricerche emergono dati così elevati solo a Latina (dove sfrecciano circa 72 automobili ogni 100 abitanti) e in pochissime altre città del centr’Italia. In zona, città con le quali fare paragoni non ce ne sono: anche Carpi è nettamente sotto i livelli sassolesi e si attesta su un indice di 61 su 100.
La provincia di Modena – così come tutta l’Emilia Romagna – alza comunque la nostra media nazionale (l’Italia ha 59 auto ogni 100 abitanti), con la quale non possono competere nemmeno i paesi più avanzati d’Europa. La Germania ha in media 54 autovetture ogni 100 abitanti, la Francia, addirittura, ne ha soltanto 46. Se Sassuolo è quindi nelle parti altissime della classifica italiana, i suoi valori spiccano ancora di più quando vengono paragonati a quelli dell’Unione Europea, che esprime nel suo complesso un indice medio di 50 su 100: vale a dire una macchina ogni due abitanti. Vicinissimi alle 7 auto su 10 abitanti e pompati anche da un servizio di trasporto pubblico paragonabile a quello di qualsiasi paesino dell’Appennino, gli indici di Sassuolo dimostrano che, almeno in questo campo, vantiamo un primato europeo.
Sassuolo come Cortina In molti ricordano un articolo di qualche anno fa su Quattroruote quando Sassuolo venne affiancata a Cortina per via del numero di macchine di lusso. Beh, crisi o non crisi della ceramica e nonostante in generale anche qui, dal 2002, il mercato automobilistico registri un andamento più lento di immatricolazioni, il paragone Sassuolo-Cortina regge ancora. Basti pensare che i Suv e le Jeep registrati qui in città sono ben 1500: di media, una famiglia su dieci ne possiede un esemplare. Qualche esempio? A fine 2006 a Sassuolo circolavano ben 178 Range Rover, 91 Pajero, più di 160 Toyota Rav4 e una ventina di Porsche Cayenne. Dati in sicuro aumento, vista la tendenza nazionale dei cosiddetti Sport Utility Vehicle (con un range prezzi generale che va dai 30 ai 200mila euro). Fa specie notare anche come a Sassuolo risultino oltre 1000 Mercedes e quasi 850 Bmw, soprattutto se si considera che il totale delle più accessibili Fiat supera di poco i 7mila: divari molto più ristretti rispetto alla media nazionale. La Classe A della Mercedes a fine 2006 qui aveva già superato le 220 unità; il Bmw Serie 3 sfiora le 400 immatricolazioni e per poco non entra nella Top ten delle più vendute sul nostro comune. A proposito di Top ten: non stupisce che sia la Fiat Punto l’auto più diffusa, ma il fatto che la Golf (vettura cui molti modelli superano di gran lunga i 20mila euro di costo) occupi il secondo gradino del podio è ennesima conferma della passione per i motori che regna in città.
E il superlusso? I numeri del grafico qui a fianco parlano da soli: non ci facciamo mancare nemmeno Jaguar e Maserati. E naturalmente non mancano le “rosse”, tra l’altro distribuite in maniera uniforme tra i vari modelli, come se i proprietari sassolesi di Ferrari abbiano cercato di non copiarsi a vicenda.