SASSUOLO-JUVE STABIA 2-1- Vabbè che ci sono i meriti del gruppo, c’è la fortuna che serve, c’è Fulv Metal Pea e ci sono il lavoro quotidiano dei più, ma dopo Sassuolo-Juve Stabia ci piace pensare che il calendario neroverde abbia un santo in più da mettere nei 366 giorni dell’anno – bisesto, per chi non lo sapesse – appena iniziato. Non chi scrive, ci mancherebbe, non il Bello della diretta Luca Sgarbi (al quale dobbiamo l’analisi più lucida di fine andata, quella sui gol subiti che sarebbero più di un’ipoteca su sorti magnifiche – e progressive – dei neroverdi) e nemmeno il talismano, ormai rapito alla causa neroverde dalla sua nuova attività di accompagnatore di una squadra francese di pallavolo femminile (champagne e ginocchiere, chiamalo scemo) ma proprio lui, San Sone, l’attaccante di Bella, provincia di Potenza, la cui doppietta toglie dalla schiena di un Sassuolo non brillantissimo - colpa della pausa, dicono i più - il possibile primo passo falso del 2012. Ovvio che il loro ce lo mettono anche l’uomo da tre milioni di euro arrivato da Reggio Calabria con l’assist, Bruno che si avvita sul pallone fino a farsi asfaltare dal ruvido Molinari, ma i piedi da cui arrivano i punti dei neroverdi, nelle ultime tre gare, sono sempre quelli del numero 12, mai come in questa fase della stagione l’uomo in più. L’unico santo a cui votarsi e puntare ad occhi chiusi a prescindere, l’unico terminale offensivo che non si formalizza di moduli e schemi – terzo del tridente nel 4-3-3, secondo nel tandem nel 3-5-2 – ma spacca match con regolarità imbarazzante. Sul terzo posto del Sassuolo non ci sono, non solo, i colpi da fenomeno di Boakye, non c’è, non solo, la costanza di Marchi e nemmeno, o in soltanto, e si parla di attacco ovvio, le mattane di Masucci: è sempre, ed è sempreb stato fin qua, di San Sone il lampo della conversione sulla via di un possibile campionato di vertice, perchè come contro il Livorno, più che contro la Reggina, anche con la Juve Stabia è lui che fa quel che serve, siano differenza o punti. Un gol su punizione e uno su rigore per tre punti che mandano in soffitta quegli “ma io non mi diverto” ascoltati al Braglia fino al 90’ di Sassuolo-Juve Stabia e sdoganano il Sassuolo da sorpresa a big, complici quei 40 punti che nell’ultimo quinquennio - scongiuri autorizzati, ma è la statistica - hanno sempre valso la promozione. Controllino le classifiche scettici e statistici, noi aggiungiamo il santo al calendario: quelli bravi raccontano che il fantasista lucano sia arrivato in neroverde bypassando la Premier (Sansuan) ed il campionato francese (Sansòn) proprio per i problemi di pronuncia legati al suo cognome potrebbe anche partire, e che Genoa e Lazio lo abbiano già prenotato per il 2012. Noi ne approfittiamo, ma noi finchè è qui, lo mettiamo nel calendario, santo supplementare di un 2012 che chissà che sorprese riserva ai fanti di Fulv Metal Pea. Contando che consoli anche il mesto Dieci per l’addio della Vipera-Martinetti. Che nel frattempo si è riaffacciato a tiro playoff. PS. La pausa è stata lunga e ce la siamo anche goduta (più il talismano che Fogliani) ma siamo tornati. L’augurio di un bel 2012 è tardivo ma dovuto, e voluto.  San Sone
|