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Scappamento un tubo Stampa E-mail
Scritto da Marcello Micheloni   
lunedì 21 aprile 2008
Noi non ce l’abbiamo certo con gli ambientalisti.
E per “noi” intendo io e la mia macchina.

Però vorremmo capire il perché di “quella sensazione un po’ così” che ci rimane addosso.
Giustamente si lotta contro l’inquinamento del pianeta. Giustamente buona parte di questa lotta passa attraverso le emissioni degli autoveicoli. In quel grande ingorgo stradale chiamato Sassuolo, più che mai.
Però perché a pagare dobbiamo essere solo noi, e qui per “noi” intendo io, la mia macchina e tutti quelli nella stessa situazione?
E’ da poco terminato nel distretto il periodo di limitazioni al traffico per le vetture più inquinanti. La mia macchina, vecchiotta e più pre Muro di Berlino che pre-Euro, ne fa parte. E sono sicuro che dalla sua marmitta esca roba che all’aria non fa bene.
Ok. Pronti a collaborare.
Ma prima dovete dimostrarmi che dalle auto di nuova generazione con mandrie di cavalli esca meno schifezza che dalla mia a due somari. L’abbiamo chiesto a tecnici e addetti del settore e diciamo che ci hanno convinto. Sì, del contrario.
E dovete anche convincermi che la colpa dell’inquinamento sassolese sia più nostra che non dell’impossibilità di muoversi sulle nostre strade con qualcosa che non sia un auto (sì, perché se lavori a Fiorano come ci vai? Con l’autobus? A Casalgrande come ci vai? Da San Michele all’Ancora come ci vai, ciclisti provetti esclusi?).
Già è difficile resistere al bombardamento pubblicitario che ti fa sentire un pirla se non hai una carrozzeria linda. Già è difficile non accorgersi (anzi, è proprio impossibile) che per far girare il mercato le case automobilistiche (e di qualsiasi altro prodotto) tendano a lanciare una miglioria alla volta per garantirsi un ricambio costante.
Ma questa non vuole essere la sede per discutere troppo di ambientalisti, di politiche urbanistiche, del mondo consumistico di cui anche noi (io e la mia macchina) facciamo parte.
Chiediamo solo di non essere presi per il naso.

Basta così, ora devo andare in tipografia a stampare il giornale.
In auto, naturalmente.



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