Numero 48, Autunno 2009 - UN NUMERO SPECIALE: con questa uscita
si chiude la prima parte della vita del "Sassolino" inteso come mensile,
mentre prosegue a pieno ritmo il portale "il Sassolino.net" (e comunque
non finirà qui!). A corredo di una mostra organizzata dalla Redazione,
ecco un numero speciale con tanti aneddoti, un racconto di Emilio
Rentocchini, il lavoro di Leo Turrini e tanto altro...Clicca sulla copertina per scaricare |
Io sto con Fulv Metal |
Scritto da di Stefano Fogliani (guest il Talismano Greco) | |
mercoledì 30 novembre 2011 | |
SASSUOLO-PADOVA 0-1 - Sarà che sono tifoso, poco obiettivo e sono più bravo a raccontarlo attraverso il Talismano Greco o quel Dieci intravisto gioire, nella bolgia del Braglia, per la doppietta della Vipera Martinetti, il pallone, che non a spiegarlo con numeri e tattiche, ma io in Sassuolo-Padova non ci ho visto l’inizio della fine che tanti hanno vaticinato, e sono usciti dallo stadio o si sono alzati dal divano con lo stesso stato d’animo del dopo Triestina-Sassuolo dell’anno scorso. Io ci ho visto solo un Sassuolo non perfetto dentro un pomeriggio imperfetto, contro una squadra più forte, ancorchè dimessa, contro un Padova che dalla panchina ha fatto alzare Cacia e Milanetto, non proprio due panchinari da B, per capirsi. Sto con Fulv Metal Pea, ma non nascondo insidie inattese dentro un impasse che minaccia di condizionare a lungo i neroverdi. E mi spiego: il Sassuolo visto con il Padova non era il Sassuolo di sempre, e ci sta, ma quello che adesso interessa è vedere come si passa dalla prima porta stretta della stagione. Nel senso che va bene che il Padova ha fatto una buona gara e i neroverdi hanno toppato la prima di diciassette, ma il dittico Brescia-Padova è la prima occasione in cui gli uomini di Pea, e Pea stesso, si trovano a fare i conti con i propri limiti, e con un momento che ne potrebbe anche incrinarne le sicurezze derivate da un avvio di stagione ben oltre le aspettative. Starà al gruppo dimostrare che il sabato del Braglia è stato solo un incidente di percorso: a controprova – o meglio, la prima controprova – è allo Scida di Crotone, trasferta alla quale ci prepariamo con un pizzico di apprensione in più, in attesa di sapere quanto male Cacia ha fatto Sansone. E non si parla del numero di punti con i quali i neroverdi rientreranno, sabato notte, dalla Calabria, ma soprattutto dal modo in cui li faranno o non li faranno. Che il Sassuolo che ha perso a Verona e con il Bari ha fatto gli stessi punti che ha fatto quello con il Padova, ma non era lo stesso Sassuolo. Ma quelli che ululavano, magari pensando che quindici partite fatte bene valgano la promozione in serie A, erano sempre quelli... Quanto al fattore campo, del quale queste due gare hanno fatto strame, non vale nemmeno la pena farci caso: il Sassuolo è l’unica squadra di B che gioca 21 gare in trasferta e 21 gare fuori casa, quindi… |
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