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Barbara Zetti: "Uomini, che vanitosi" Stampa E-mail
Scritto da Laura Corallo   
mercoledì 23 aprile 2008
Chiacchierata con Barbara Zetti, sassolese, pioniera nel campo dell’estetica per soli uomini: “Vent’anni fa sarebbe stato impensabile…”

Chi l’ha detto che gli uomini non sono attenti al proprio aspetto e alla propria bellezza? Creme, massaggi, solarium da alcuni anni non sono più campo esclusivo delle donne. Sempre più uomini cercano di migliorare il loro fisico, il loro viso, stanno attenti al loro aspetto, vogliono essere belli, perché vanitosi od orgogliosi del loro corpo. A Sassuolo esiste uno dei pochissimi centri estetici, in Italia, dedicati esclusivamente all’uomo: Pianeta Uomo. La titolare è una donna, Barbara Zetti, sassolese, estetista ed imprenditrice, pioniera nel campo dell’estetica per soli uomini. Sposata con due figli di 3 e 7 anni, vive a Formigine dividendosi tra due negozi: un centro estetico ed un negozio di tatuaggi “Sottosopralapelle Tattoo Shop” aperto da pochi mesi sempre a Sassuolo.

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Barbara Zetti nel suo studio
Lei è una delle poche imprenditrici, in Italia, ad aver avviato un centro estetico dedicato esclusivamente agli uomini, alla fine degli anni ‘90. Quali sono stati i suoi inizi?
Dopo aver conseguito il diploma di estetista, presso una scuola privata professionale di Modena, ho iniziato a lavorare in un centro estetico a Reggio Emilia. Poiché il mio diploma non era riconosciuto, mi sono abilitata alla professione grazie ad un concorso regionale promosso da Lapam. Le mie giornate erano piene: il mattino andavo a scuola e il pomeriggio lavoravo al centro estetico. Dopo aver superato l’esame, l’anno successivo ero anche docente nella stessa scuola, grazie all’esperienza acquisita a scuola e sul luogo di lavoro.
Com’è nata l’idea di aprire un centro solo per uomini?
Il centro estetico in cui lavoravo era aperto a uomini e donne. Con il tempo, tuttavia, ho scoperto di lavorare meglio con una clientela maschile piuttosto che femminile. La differenza era sostanziale: maggiore disponibilità ad ascoltare i consigli ed una migliore capacità economica.  Vent’anni fa non esistevano saloni dedicati esclusivamente agli uomini, era impensabile anche solo ipotizzarlo. Così ho iniziato a pensarci e mi sono detta: perché no?  Così, stanca del pendolarismo che mi costringeva a ritmi stressanti tra Reggio e Sassuolo, ho deciso di tornare a Sassuolo. Mi sono rimessa in gioco ed ho aperto il locale:  sauna, bagno turco, massaggi, trattamenti antirughe, depilazione, solarium ecc..
Come sono stati gli inizi?
I primi tempi sono stati durissimi, ho avviato il negozio praticamente senza soldi con i debiti in banca. Inoltre la clientela non era certamente florida, gli uomini non avevano una mentalità aperta e indirizzata alla cura di sé e del proprio corpo. Insomma, i tempi non erano ancora maturi . La clientela proveniva principalmente dal settore gay oppure in tanti telefonavano per chiedere altri tipi di servizi… Ho fatto di tutto per cambiare clientela, selezionarla, creare  un ambiente pulito. Sono stati necessari cinque anni di lavoro. 
Perché gli uomini erano così riluttanti ad avvicinarsi al suo centro?
Ho faticato molto per inculcare loro la consapevolezza di una maggiore attenzione di sé e della  cura del proprio corpo senza vergognarsi. I primi clienti erano pudici e reticenti ad ammettere con gli altri di andare in un centro estetico. Ricordo che quando ricevevano una telefonata dicevano di essere dal barbiere e non dall’estetista. In più avevo molta più difficoltà di altri a farmi conoscere perché non c’era il passaparola. Poi con gli anni e l’aiuto dei mass media, ho costruito una buona clientela, raggiungendo i primi risultati. 
Chi è il suo cliente tipo e da dove arrivano?
La clientela arriva da tutta Italia perché ci sono pochissimi saloni sono per uomini: arrivano da Milano, Torino, Ferrara. L’età media è di 35 – 40 anni e il servizio più richiesto è il massaggio rilassante.
Lei è titolare di due negozi: un centro estetico, un negozio di tatuaggi e si avvale dell’aiuto di quattro collaboratori. Come riesce a conciliare gli impegni lavorativi e quelli familiari?
Ho dedicato i primi anni esclusivamente all’avviamento della mia attività, trascurando i miei due figli e la casa. Lavoravo tutto il giorno, fino a sera tarda, e vedevo i miei figli solo al mattino, al momento di portarli a scuola. Poi, improvvisamente, li ho visti cresciuti senza che io me ne fossi accorta. Da quel momento ho imparato ad avvalermi di validi collaboratori e a delegare il lavoro. Così è potuto nascere anche il secondo negozio di tatuaggi, riuscendo così a dedicare molto più tempo alla mia famiglia.



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