Giuliana Sgrena: "Il velo? Le donne islamiche sono vittime" |
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Interviste
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Scritto da Laura Corallo
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giovedì 18 marzo 2010 |
Aveva detto che in Iraq non sarebbe più tornata. Invece, a
cinque anni dal suo rapimento, Giuliana Sgrena, la giornalista del Manifesto,
è tornata a Baghdad. Dal viaggio è nato un reportage che la Sgrena ha
pubblicato in un libro dal titolo “Il ritorno – Viaggio nel nuovo Iraq”
(Feltrinelli) e che racconta come è cambiata la vita in Iraq dopo la
guerra americana, descrivendo la vita quotidiana nella terra del Tigri e
dell’Eufrate. Il nome di Giuliana Sgrena è legato soprattutto
all’episodio del suo sequestro avvenuto a Baghdad il 4 febbraio 2004
dall’Organizzazione della Jihad islamica. La liberazione, avvenuta un
mese dopo, ha però avuto un esito drammatico. Infatti mentre l’auto
sulla quale Giuliana Sgrena e e l’agente del Sismi Nicola Calipari,
percorreva la strada verso l’aeroporto, fu colpito a fuoco a un
chek-point da un blindato americano. La Sgrena rimane ferita, Calipari
viene ucciso. La giornalista del Manifesto ha seguito nel corso
della sua carriera numerosi conflitti: Somalia, Palestina, Afghanistan,
Algeria, cercando di descrivere la difficile quotidianità di uomini,
donne e bambini che vivono in terre martoriate dalla guerra. Abbiamo
incontrato Giuliana Sgrena... |
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Niente pagelle per 17' |
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Dieci in pagella...
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Scritto da Stefano Fogliani
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mercoledì 17 marzo 2010 |
CESENA-SASSUOLO 0-1 - Donazzan come Zidane, e si perdonerà la
rima, ma quello che il Sassuolo ha vissuto a Cesena vale comunque il
paragone. Giusto per dare la dimensione di quello che, a conti fatti,
sono riusciti a combinare i neroverdi nello spazio di poco più di venti
minuti, andandosi a riprendere, al Manuzzi, quello che la neve aveva
tolto loro lo scorso 5 marzo, ovvero tre punti che ritinteggiano la
classifica e potrebbero anche pesare sul futuro del Sassuolo. E perché
rimettono, a livello di classifica, le cose a posto, e perché danno
morale ad un gruppo che ne aveva un gran bisogno, e perché certificano
che, in caso di necessità, qualcuno che risponde presente, anche se
magari fin qua ha fatto poco e/o male, c’è sempre. Si tratti di
Piccioni, che nei pochi minuti di Cesena rischia di veder chiusa la
stagione, di Consolini o degli altri (Fusani, Masucci) che Pioli ha
scelto per interpretare “rischiando, per essere premiato” il canovaccio
romagnolo. O si tratti di Donazzan... |
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Francesco Taddeucci, il pubblicitario più "disbanded" che c'è |
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TOPS - Gli spot visti da dietro
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Scritto da Diego Fontana
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lunedì 15 marzo 2010 |
Intervista a Francesco Taddeucci, direttore creativo DDB Ciao Francesco. Sei tra i creativi italiani più premiati in assoluto.
Alcuni dei tuoi annunci sono nella storia della pubblicità e vengono
studiati nelle scuole di comunicazione. Che effetto fa? A volte ti
soffermi a pensarci? Non ci penso mai, ma quando mi capita di
leggere, ad esempio, che hanno fatto una tesi su una mia campagna mi fa
una certa impressione e ovviamente mi fa piacere. Ma capita di rado. C’è
un tuo annuncio a cui sei particolarmente legato? Annunci no,
ingialliscono subito. Magari di più qualche spot: le campagne Enel di
Giannini e dei 3 buchini ad esempio, perché erano difficili da fare. Il
cliente era (ed è ancora, da quanto so) molto esigente...  Un frame dell'ultimo spot Audi by Taddeucci |
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La legge del quattro |
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Dieci in pagella...
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Scritto da Stefano Fogliani
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domenica 14 marzo 2010 |
SASSUOLO-ASCOLI 0-1 - A chi giudica noioso e troppo lungo l’ultimo film di Scorsese, quello Shutter Island
che, dicono in molti “annoia, e non fa nemmeno paura” sconsigliamo
vivamente la visione di Sassuolo-Ascoli. Noiosa uguale, inutilmente
lunga (i 5’ di recupero sono serviti solo a Bianco a farsi espellere e
a Masucci per calciare sul fondo la palla del possibile pareggio),
Sassuolo-Ascoli fa però almeno più paura dell’ultima fatica del tandem
Scorsese - Di Caprio. Peccato che la paura l’abbiano presa, in attesa
di recarsi nelle sale cinematografiche, i soliti 1500 che si sono
accostati al Braglia contando che la crisi fosse finita, salvo poi
scoprire che, come quella economica che sembra tagliare le gambe al
distretto e non solo, la crisi c’è, e morde. Morde i garretti
dell’armata neroverde, invincibile fino a un mese e mezzo fa e adesso
inesorabilmente appesa a risultati che non arrivano, equivoci tattico
fisici e, perché no, anche ai soliti episodi che girano male e se
possibile anche peggio.
“Il momento è questo”, hanno
detto Pioli e i giocatori neroverdi sfilando in sala stampa in un
dopogara tetro - quello davvero sì - tanto e forse anche di più del set
dell’Isola di Scorsese... |
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La protesta del Fassbinder e le reazioni della politica |
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Video
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Scritto da Marcello Micheloni
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sabato 13 marzo 2010 |
VIDEO - Sabato 6 Marzo, il Collettivo Fassbinder ha manifestato in centro a Sassuolo contro alcune politiche della giunta di centro-destra.
Ne abbiamo approfittato per approfondire le motivazioni della protesta, per ascoltare le motivazioni della maggioranza e dell'opposizione sassolesi e per ragionare sul concetto di "autogestione".
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