SASSUOLO-ASCOLI 0-1 - Si scherzava con Iribar, fino a ieri, sfottendosi a suon di citazioni.  “Potrebbe andare peggio – scrivevamo evocando Mel Brooks – e potrebbe piovere”.  Ebbene, come in Frankestein Junior, è piovuto. L'ennesimo stop stagionale, incassato questa volta nei confronti di un Ascoli che resta l'unica squadra dietro i neroverdi, ma solo perché il giudice gli aveva tolto tre punti per irregolarità amministrativi. Poco male: i tre punti, i bianconeri di Castori, se li vengono a riprendere al Braglia: basta loro registrarsi su un 4-1-4-1 decentemente organizzato e aspettare, che tanto fa tutto, sempre e comunque, il Sassuolo. Anche perchè Guarna si esalta, Noselli sbaglia un altro gol, Minelli fa un altro errore là dietro e Lupoli trova – non senza fortuna – il golletto che serve.

ALBINOLEFFE-SASSUOLO 3-1 - Facciamo ammenda, e ammettiamo pure che non abbiamo capito nulla. Credevamo che il pareggio nel derby e la rimonta miracolo sul Siena avessero riacceso il motore neroverde. Credevamo (dopo sabato) di aver ritrovato una squadra alla quale affezionarci, e per la quale valesse anche la pena incazzarsi. Credevamo il peggio fosse dietro alle spalle, e invece ce lo siamo ritrovati davanti, con una maglia celeste numero undici e la scritta Foglio sopra ai due uno. E il problema è che correva tanto forte, il peggio, che nessuno è riuscito a limitarlo: non "cavallo tascabile" Consolini, che fin lì non era andato nemmeno male, e nemmeno gli altri paletti – "sciaboletta", "cuore di tenebra", lo stesso "canasta" – rimasti lì nemmeno invece che sul prato degll'Atleti Azzurri d'Italia Gregucci li avesse piantati sul Miramonti della 3Tre di Madonna di Campiglio.