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Lo sciamano della nebbia

Scritto da Daniele Dieci

domenica 09 marzo 2008

“Stasera c’è il Sassuolo in prima serata.” Vado a mangiare da un amico, accendiamo la tivù, guardiamo un pò di Mondo Gol con quei pazzi scatenati di De Grandis e Caressa, poi, poco prima delle nove meno un quarto, Raisport sat, e forza Sassuolo. Intravedo il mister Max Allegri in tribuna, accompagnato da uno strano individuo, sorretto da un lungo bastone, le spalle coperte da un grosso mantello grigio. Lì per lì non ci faccio caso. “Voglio proprio vedere se Bracaletti stasera inventa qualcosa… Con il Cittadella non ha fatto granchè, eppure tutti dicono che sia fortissimo..”

Ultras neroverdi al Ricci (foto Martignoni)

Pronti via e subito il nuovo gioiellino sassolese improvvisa un dribbling straordinario in piena area e libera un tiro insidioso, accompagnato in angolo dal titubante portiere ospite. Cominciamo bene, penso. Poi, come quasi sempre, alla prima azione gli ospiti passano; come quasi sempre passano per una clamorosa cappella difensiva. Va bene, tanto siamo forti, e non giochiamo neppure male dai. Da quel momento più niente. Credo di aver passato i venti minuti più noiosi delle mie vite (e pensare che in quella precedente ero Marzullo, che di noia se ne intende). Finisce il primo tempo, o almeno così sembra di intravedere tra la nebbia che, a poco a poco, sta conquistando il rettangolo di gioco. Senti i giocatori della Cavese chiedersi “ e che c’azzecca sto fumm..” Come dargli torto?
Poi inizio a capire. Vuoi vedere che l’eccentrico personaggio di fianco ad Allegri c’entra qualcosa con tutto questo? Lo vedi fare strani movimenti con le braccia, le pupille bianche, lo sguardo al cielo. E recita frasi incomprensibili. Lo sciamano della nebbia.
La partita è felicemente sospesa. Tutto da rifare, ammonizioni a parte.