La fionda di Davide
Scritto da Stefano Fogliani   
giovedì 03 giugno 2010

Gara Uno è finita 1 a 1...GARA 1 PLAYOFF - TORINO-SASSUOLO 1-1 - Parafrasando Colantuono, sulle cui dichiarazioni del dopogara glissiamo per carità di patria: "Volevate i playoff? Ecco i playoff". Eccole qui, le gare dove vale tutto, e dove tutto e il contrario di tutto succede e può succedere, dove quasi si azzerano i valori tattico tecnici e contano cuore, determinazione, voglia, cattiveria e fortuna. Dove blasone, piazza, tradizione e pubblico pesano su match e arbitraggi, dove ogni episodio vale la svolta e non c'è margine per rimediare agli errori. Non li frequentavamo da tre anni, gli spareggi, ma C1, C2 o B sono sempre quelli: brutti sporchi e cattivi.

Cambia il palcoscenico, insomma, ma non il canovaccio, né cambia la sostanza di sfide a loro modo epiche. Non poteva fare eccezione quella che ha visto protagonista il Sassuolo all'Olimpico, davanti a diciannovemila paganti (praticamente mezza Sassuolo, giusto per dare un'idea delle proporzioni delle quali stiamo parlando) ai limiti dell'isterico, ben decisi a far valere i loro quarti di nobiltà decaduta nei confronti dei parvenues targati Mapei. Il coro “Uccideteli” con il quale la Maratona ha accolto i neroverdi l'ha detta lunghissima, restituendo ai ventidue in campo l'estatta dimensione di una sfida giocata non solo in campo, ma anche fuori dal rettangolo di gioco.

Davide contro Golia, insomma, e peccato solo che Davide sia rimasto senza fionda proprio sul più bello, chiudendo in nove sulle barricate: peccato perché undici contro undici il Sassuolo allestito da Lord Brummel ha dato l'idea di non valere meno del Torino, gestendo senza affanni gli assalti granata, passando in vantaggio in modo tutt'altro che casuale con la Vipera Martinetti, e legittimando una posizione di classifica che premia comunque gli uomini di Pioli, e peccato due volte perché la conta dei feriti dopo la battaglia dell'Olimpico è un autentico bollettino di guerra. Davanti ai trecento tifosi neroverdi saliti in Piemonte – e non meno commoventi dei loro beniamini in campo – sono infatti caduti prima Bianco e Polenghi, poi Rea e Noselli, legittimando le recriminazioni neroverdi del dopogara ben oltre il nettissimo rigore negato a Polenghi da Bergonzi che ha confermato, se ce ne fosse bisogno, che il blasone pesa eccome, soprattutto quando per raggiungere il traguardo bisogna passare da una porta strettissima. Nella quale il Sassuolo, bello e propositivo della prima ora di gioco, si era quasi infilato: salvo rimanerci a metà quando Bianchi ha inchiodato la gara sul pareggio e la panchina sassolese aveva esaurito i cambi con scelte che, con il senno di poi, non si sono rivelate quelle giuste.

Il resto sono state schermaglie, batticuore, tanti calci e tanto calcio, proteste, infortuni ed eroismi assortiti ben sintetizzati, a fine gara, da Pioli (che adesso è sotto inchiesta per una sospetta bestemmia: Bergonzi e De Marco, evidentemente, non hanno assidue frequentazioni né con Lord Brummel né con i suoi modi ai limiti dell'algido) che si avvicina a Rea e gli dà una pacca sulla spalla. Domenica al Ricci il difensore non ci sarà, il mister chissà, ma partiamo da qui per arrivare alla gara del Braglia, che obbliga il Torino a vincere, il Sassuolo a tenere, e sarà roba da cuori forti. Nessuno, in uno stadio che i granata in stagione hanno violato due volte su due, si aspetti una partita che non sia da vivere minuto dopo minuto, con almeno metà stadio contro: i playoff sono questi. ù

Brutti, sporchi e cattivi, appunto: ovvio che sarebbe stato meglio evitarli, altrettanto ovvio che averli centrati, e chi ha visto Torino Sassuolo non può non essersene accorto, è un traguardo che, immaginiamo, avrà restituito entusiasmo anche al Signor Mapei, che del suo Sassuolo può andare altrettanto fiero di quanto lo siamo noi che lo seguiamo.

Voti e soprannomi

TORINO – SASSUOLO 1-1


(29' Martinetti, 73' Bianchi)


ALBERTO fort apache POMINI

7

TIZIANO canasta POLENGHI

6,5

(24’ s.t. ANGELO firewall REA)

(6)

JONATHAN rezzonico ROSSINI

7

MAURO last man standing MINELLI

6,5

GIANLUIGI rive gauche BIANCO

6

(22’ s.t. MARCO il marine GORZEGNO)

(6)

MASSIMILIANO the hunter FUSANI

6,5

FRANCESCO il fabbricante di chiavi MAGNANELLI

7

GIGI il bullo RICCIO

6,5

DANIELE the fly QUADRINI

6,5

DANIELE la vipera MARTINETTI

6,5

(23’ s.t. RICCARDO libro sacro ZAMPAGNA)

(6)

ALESSANDRO treno ad alta velocità NOSELLI

6



Commenti
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vez  - grande!!!!!!!!!   |2010-06-03 17:16:08
bellissimo articolo, ci vediamo domenica!!!!!!!!!!!!
m.m.  - che dire...   |2010-06-03 23:34:39
complimenti anche da parte mia, articolo che si legge tutto d'un fiato...

Sarà
in apnea anche la partita di domenica...

Quindi anche Noselli è perso di sicuro
fino al 2010-11? Che sfiga, ragaz... Cominciamo a essere in pochi pochi...
E
Noselli non ha sostituti veri.

Forza Sasol.
iribar  - son gia in trance   |2010-06-04 08:13:59
...mamma mia...
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