FANTASTIC MR. FOX, di Wes Anderson
Scritto da Chiara Fiorentini   
lunedì 26 aprile 2010
 FANTASTIC MR. FOX, di Wes AndersonFantastic Mr.Fox, di Wes Anderson

USA 2010

Con le voci di George Clooney, Maryl Streep, Bill Murray, Williem Dafoe, Owen Wilson

 

Voto:

8

Sceneggiatura di Wes Anderson

SINOSSI: Una coppia di giovani volpi si trova in una gabbia, catturata nel tentativo di rubare delle galline. Li in quella gabbia lei confessa al suo “uomo” di essere in attesa di un figlio. Gli farà promettere che se si salveranno quello sarà il loro ultimo colpo, Mr. Fox non dovrà rubare mai più né una gallina, né un tacchino, né un oca. Ma l’istinto sarà più forte di lui, e lo spingerà a rubare ai tre più malvagi fattori della zona: Boggis, Bunce e Bean, che cercheranno vendetta per l’umiliazione subita.

Sette anni volpe or sono (ovvero due anni di vita umana fa) un abile ladro di pollame aveva fatto una promessa alla moglie: per il bene del loro piccolo volpino non avrebbe più rubato nulla. E per sette anni volpe il caro Mr. Fox, invece di esercitare la pratica che più gli si addice, ha fatto il giornalista tenendo una rubrica per un giornale locale. Il bambino (Ash) è nato, sta diventando grande, va a scuola, ma è un po’ strano. È più piccolo di statura degli altri bambini e si veste in modo bizzarro (con i pantaloni dentro i calzini e un mantello legato al collo). La moglie è felice di ciò che ha, fa la madre, la moglie e dipinge paesaggi attraversati da fulmini. C’è poi pure il nipote Kristofferson, che è stato affidato ai coniugi Fox. È un ragazzo atletico, bello e intelligente e è apprezzato da tutti, cosa che scatena le gelosie del piccolo Ash.
Bisognoso di dimostrare di non essere un animale che vive in una misera tana sotto terra (come sarebbe nella natura delle volpi) Mr. Fox decide di comprare una casa dentro a un albero. Albero che sta su una collina posta davanti alle fabbriche dei tre Malvagi imprenditori Boggis, Bunce e Bean. Tre individui talmente terrificanti che i bambini del paese cantano una filastrocca su di loro (Boggis, Bunce and Bean. One fat, one short and one lean. These horrible crooks, so different in looks. Were none the less equally mean). La visione di quelle fabbriche, così piene di pollame da rubare risveglieranno gli istinti di Mr. Fox e lo porteranno a desiderare un ultimo colpo, che poi in realtà sono tre colpi, uno per ogni fabbrica: polli, tacchini e sidro. Aiutato dalla talpa Kyle e da dei mirtilli ripieni di sonnifero (perché i beagle adorano i mirtilli e non riescono a non  mangiarli quando ne vedono uno) Mr. Fox riuscirà a portarli  a compimento ma scatenerà le ire dei tre imprenditori che (umiliati dal fatto di essere stati rapinati) vorranno vendetta e  uccidere Mr. Fox e tutta la sua famiglia. Cercheranno di stanarli in tutti i modi possibili e immaginabili e inizierà una guerra tra gli animali veri e gli animali uomini disposti a distruggere qualunque cosa pur di avere la loro rivincita sulla natura.
 
Questa incantevole pellicola, girata in stop motion (ovvero animando dei pupazzi) con 12 fotogrammi al secondo invece dei classici 24 (l’animazione ne risulta meno fluida e quindi la tecnica si fa vedere e si palesa fin dalle prime immagini) è  un’esaltazione della natura delle cose. È una pellicola che vuole ricordare che in natura ci sono delle regole, ci sono degli elementi che non possono essere cancellati, e una di queste è l’istinto. Come ricorda Mr. Fox tutti hanno un nome (latino nel caso degli animali protagonisti del film) che dovrebbe esaltare e rendere evidenti le caratteristiche di ogni specie e individuo: la volpe è un cacciatore e ladro di pollame, le lepri sanno saltare molto lontano e sono velocissime, i tassi sanno vedere al buio e così via. Non si deve andare contro la propria natura ma si deve imparare a esaltare le caratteristiche che ci definiscono e rendono unici e speciali. È questo il messaggio più esplicitamente evidente della pellicola di Anderson (tratta da un libro di Roald Dahl, scrittore pure del più noto Charlie and the choccolate factory). Altri temi sono evidentemente la lotta contro i prepotenti, gli imprenditori capitalisti che detengono il potere. In diversi articoli  apparsi sui quotidiani emerge infatti come Anderson abbia riproposto lo spirito anarchico di Dahl. E è evidente come questo spirito sia parte integrante del film pure dalla tecnica che è stata scelta per realizzare il film: i pupazzi non sono infatti costruiti con la plastilina o con personaggi finemente modellati come ci ha abituato la stop motion di Tim Burton.  I pupazzi di questo film sono dei abbastanza rigidi e con movimenti limitati. E questo va in senso totalmente opposto rispetto alla recente animazione digitale e in 3D. La scelta poi di dimezzare il numero di fotogrammi al secondo è ancora più estrema e anarchica.
Fantastic Mr. Fox è un film bello e piacevole, divertente a tratti comico, con una gran bella storia. Un film da vedere certamente. Per passare due ore (due settimane e mezzo volpe) deliziose in sala.

 



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