LA PIOGGIA PRIMA CHE CADA, di Jonathan Coe |
Scritto da Patrizia Bartoli | |||||||||
venerdì 23 aprile 2010 | |||||||||
Ho scorso brevemente le note di copertina e ho deciso di leggerlo. Beatrix, Thea e Imogen sono le donne di cui Rosamond ci racconta la storia. Imogen è la giovane ragazza a cui la settantatreenne Rosamond, poco prima di morire, lascia venti fotografie che ha scelto con cura per raccontarle le vicende drammatiche della vita di Beatrix, sua nonna, e di Thea, sua madre. Ma Imogen non è lì con lei - ancor piccola è stata adottata da una famiglia e se ne sono perse le tracce - e, anche se volesse, non potrebbe mai vedere quelle foto perché è cieca. Rosamond lo sa, ma non s’arrende e decide di incidere le descrizioni di quelle venti istantanee di vita nella speranza che un giorno la ragazza possa ricevere le une e le altre ricomponendo così le fila della sua esistenza smarrita. Foto dopo foto, prima Beatrix, poi Thea si rivelano. Le loro sono state esistenze difficili, battute dalle intemperie dell’indifferenza e della lontananza. Beatrix che non ha mai avuto l’amore di sua madre Ivy, non ha saputo amare la figlia Thea e questa, a sua volta, ha rifiutato Imogen. In un attimo di follia, quando la bimba aveva solo tre anni, l’ha battuta così violentemente da renderla cieca. Da allora, ha trascinato la sua vita tra il senso di colpa e la volontà di dimenticare per poter sopravvivere. Rosamond che, negli anni della seconda guerra mondilae e dopo, è stata la giovane amica di Beatrix, che l’ha vista precipitare nel baratro, che per un lungo tempo si è presa cura di Thea, per poi perderla come era stato con sua madre, non ha mai potuto avvicinarsi più di tanto a Imogen L’ha incontrata solo tre o quattro volte per poche ore strappando un riluttante consenso alla sua famiglia adottiva. Negli anni ha accettato questa lontananza. Ha capito che la scelta dei suoi nuovi genitori è stata la più giusta perché solo tagliando ogni ponte con il passato, la piccola poteva essere salvata, tuttavia per Rosamond è stato estremamente doloroso rinunciare a lei e ora che è vecchia sente la necessità di fare qualcosa. Quel qualcosa è racchiuso nelle venti fotografie accompagnate dalla sua voce ormai stanca che le descrive, lasciandosi andare ai ricordi che tracimano come le acque di un fiume in piena. La pioggia prima che cada è un romanzo triste e bello, una storia di donne che hanno sperimentato il dolore della vita, incapaci di ribellarsi a un destino che le ha condannate senza alcuna possibilità di fuga. Che cos’è la pioggia prima che cada se non un sogno, un’illusione impossibile da catturare?
Powered by !JoomlaComment 3.22
3.22 Copyright (C) 2007 Alain Georgette / Copyright (C) 2006 Frantisek Hliva. All rights reserved." |