GELO, di Thomas Bernhard
Scritto da Davide Scaringi   
mercoledì 07 gennaio 2009
 GELO, di Thomas BernhardGelo, di Thomas Bernhard (ristampa)

(Einaudi, 2008)

358 pagine, € 20,00 

Qualche mese fa mi sono avvicinato a Thomas Bernhard leggendo Il soccombente e Cemento, e durante la preparazione di una rivista letteraria, in una pausa, una mia amica scrittrice mi ha detto che anche lei poco prima aveva letto Cemento, trovandolo ironico, per via del fatto che il protagonista vive un tremendo conflitto con la sorella che lo blocca in ogni sua scelta, ma alla quale, alla fine del libro, rivolge un sentito ringraziamento. Mi ha poi consigliato di leggere anche gli altri libri di Bernhard e di partire col suo primo libro, del 1963.

In Gelo si trova una ricerca ossessiva della verità, soggettiva e individuale quanto universale, dagli esiti mai scontati e spesso illuminanti. Un giovane studente di medicina viene mandato dall’assistente Strauch da Vienna a Weng, piccolo paese di montagna pieno di neve e vicino alla Carinzia “patria di tutti i depravati”, ad osservare la malattia del fratello pittore, ormai isolato dal mondo e fuggito dalla città, che disprezza l’arte, anche la sua, e la vita stessa. Il giovane medico, sotto le mentite spoglie di studente di legge, osserva e parla per lunghi periodi della giornata con il pittore pazzo, che soffre di una malattia che, a suo dire, dal cervello arriva al piede. La malattia del pittore è tutta somatica, mentre in realtà la sua vera malattia è ormai ben radicata nell’animo, una malattia mortale che verrà via via illustrata nel corso delle pagine, tra affermazioni agghiaccianti e brutali e momenti di lucidità spaventosa e ineluttabile, una vera e propria poesia del pensiero, anche se a volte risibile per le sue intemperanze titaniche e finali.

Già in questo preludio si può cogliere la finzione dell’intero libro, corredata dall’umanità che vive a Weng, dalla moglie dell’oste incarcerato al suo amante lo scuoiatore che fa anche il becchino, dall’ingegnere della centrale elettrica in costruzione agli avventori della locanda gelida e fuori mano.

Fulcro di tutta la scena è la stessa locanda che la moglie dell’oste conduce con l’aiuto dell’amante in attesa che il marito ubriacone sconti la sua pena. Vi è un mondo vivo e vivido che ruota intorno a questo piccolo paese di montagna, e le chiacchierate tra il giovane studente e il pittore Strauch, tra un illuminante Pascal e un descrittivo Henry James, si addentrano sempre più negli abissi dei significati, in un mondo senza fondamenta dipinto dal sempre più isolato e perduto pittore, in eterno conflitto con tutto il circostante e sempre più consapevole della propria miseria e rovina.

Il giovane studente, partito per osservare la malattia del pittore per sole due settimane, ne rimane travolto e affascinato, anche se da esso svuotato e avvinto, e decide di prolungare il suo soggiorno. I suoi resoconti arrivano fino al ventisettesimo giorno, quando il finale improvviso rispecchia tutti i brividi che percorrono il corpo nel leggere queste pagine sontuose, come del resto il titolo ricorda. Gelo.

Aforismi:

“Qui lei può fare un mucchio di osservazioni che si trasformano tutte in gelo, in antipatia verso se stessi.”  

“«L’aria è l’unica vera coscienza, capisce?» Io risposi: «No, non La capisco». «L’aria, dico io, è l’unico vero sapere!» ripetè lui. Continuavo a non capire, ma annuii. Lui disse: «I gesti dell’aria, capisce, i grandi gesti dell’aria. Il gran sudore dei sogni angosciosi, ecco che cos’è l’aria».”

“Non so, è tutto assurdo! Assurdo ciò che ora sto scrivendo, poiché io scrivo nel cuore della notte, nella «sconfinata ignoranza delle tenebre».”


Commenti
Nuovo Cerca
Ermes  - Un libro fantastico!   |2009-12-16 17:54:49
Sì Gelo è meraviglioso, forse solo "Amras" e "Perturbamento" lo
raggiungono a mio avviso...il secondo è un capolavoro della letteratura del
'900...

Chissa' quale libro di Henry James legge il
"dottorino"?

bella recensione

Ermes
Commenta
Nome:
Email:
 
Website:
Titolo:
UBBCode:
[b] [i] [u] [url] [quote] [code] [img] 
 
 
:angry::0:confused::cheer:B):evil::silly::dry::lol::kiss::D:pinch:
:(:shock::X:side::):P:unsure::woohoo::huh::whistle:;):s
:!::?::idea::arrow:
 
Please input the anti-spam code that you can read in the image.

3.22 Copyright (C) 2007 Alain Georgette / Copyright (C) 2006 Frantisek Hliva. All rights reserved."