SMALL CHANGE, di Tom Waits
Scritto da Lucio Vallisneri   
lunedì 22 dicembre 2008

Small change, di Tom Waits

(Asylum, 1976)

Storie di amori, cuori infranti, tradimenti e delusioni affogati nell'alcool, amicizie, passioni che segnano una vita... Tom Traubert's Blues è la struggente traccia di apertura di Small Change, uno dei primi album dell'immensa discografia del nostro eroe di Pomona (California), nato sul sedile posteriore di un taxi tra un toast masticato a metà ed una birra.
Tom Waits, personaggio tra leggenda e realtà, è di sicuro una delle stelle più luminose del panorama musicale americano ed è con questo disco che chi vi scrive ha iniziato ad amarlo. La visionaria e sgangherata Pasties and G-String è poesia costruita sul controtempo di batteria e la splendida The piano has been drinking è un’altra canzone che scava negli angoli più remoti dell'animo e lo raschia bene fino in fondo.
In I wish i was in New Orleans ci si tuffa nelle atmosfere da piano bar e lo spettro di Louis Amstrong è sempre più presente.
Small Change
è un album fatto con il cuore e... il whiskey che ingrossa la voce maledettamente rauca, profonda e calda del signor Waits.

(clicca qui per ascoltare "The piano has been drinking")



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