Neldo Lodi, la tromba di Morricone
Scritto da Francesco Martignoni   
venerdì 14 novembre 2008

La sua tromba ha lavorato anche per Fellini e tanti altri. “Ma poi ho sentito il bisogno di riavvicinarmi a casa”.
Ed ecco che il Maestro Neldo Lodi dal 1980 è direttore del Corpo bandistico ‘La Beneficenza’ di Sassuolo: “Faccio ancora qualche pernacchia con la tromba per mostrare ai ragazzi come si tengono le labbra.”
E pensare che si voleva dare alla fisarmonica…



Il maestro Lodi nella sede de La Beneficenza di Sassuolo (foto Martignoni)
Neldo Lodi (foto Martignoni)
Egregio Maestro Lodi, un inizio classico: quando è nato il suo amore per la tromba?
Ho iniziato a suonarla a dieci anni, ma non si può parlare di amore. Anzi, a me la tromba non piaceva proprio per niente, io volevo suonare la fisarmonica!
E invece?
E invece mio zio, che all’epoca dirigeva la banda del mio paese, Novi, aveva bisogno di trombe, era senza. E allora io ho cominciato a soffiare dentro a questo tubo. Per tre mesi non ci ho capito niente, pensate che scrivevo le note in sillabe. Per esempio, Bandiera Rossa era “sol do re mi mi mi, re do re mi mi mi”. Poi, piano piano, ho iniziato ad appassionarmi fino a fare la mia prima uscita con la banda, il 25 aprile del ’46.
Lei è famoso anche e soprattutto per essere stato la tromba di Ennio Morricone nelle colonne sonore di diversi film del calibro di Per un pugno di dollari
Sì, la prima volta che ho suonato con Ennio è stato nel 1964 e di Per un pugno di dollari ho inciso la sincronizzazione originale del film. L’ultima volta che lavorai per il maestro Morricone fu per l’incisione della colonna sonora de Il deserto dei Tartari. Ero in un albergo di Pescara e a mezzanotte ho ricevuto una telefonata: “Pronto. Sono Ennio. Devi prendere il treno delle 2, perché domattina alle nove devi essere a Roma. Devi darmi una mano a finire l’incisione: mi avevano tanto consigliato due trombettisti americani… ma oggi, dopo un quarto d’ora erano già cotti!”. Cosa volete che gli abbia risposto? “Va mo’ là Ennio! Adesso vengo giù”. E alle 9 del mattino dopo stavo rifacendo le sovrapposizioni di cinque trombe.
Ha fatto anche altro per il mondo del cinema?
Nel corso degli anni ho suonato per molti altri autori e registi. Ho inciso la musica che accompagna film diretti da Fellini, tra cui Satyricon. In totale credo di aver lavorato sulle colonne sonore di circa 350 film: è stata una bellissima esperienza, ma non pensiate che siano state le mie più grandi soddisfazioni.
Le ha trovate altrove?
Certamente. Una delle mie più grandi soddisfazioni la ebbi quando suonai in quintetto al cospetto di Papa Giovanni XXIII. È stata una cosa molto importante a differenza della registrazione di un film. Al di fuori dell’ambiente cinematografico ho incontrato situazioni molto più stimolanti, dove si suonava musica molto più impegnativa. Un altro momento di grande commozione l’ho passato a Salisburgo, dove ero andato a fare un concerto con i Solisti Veneti: ricevemmo 20 minuti di applausi. Sono queste le cose che ricordo con emozione.
Uno dei capolavori di Leone, musicato da Morricone con la tromba di Neldo LodiIl tipo di musica che più l’ha affascinata durante la sua carriera?
Direi la musica barocca e rinascimentale che ho suonato per anni con gli Ottoni di Verona. Eravamo l’unico complesso del genere in Italia e con loro ho girato l’Europa in lungo e in largo.
Lei ha suonato e insegnato a Sassari, Catania, Roma, Pescara, Mantova, si è esibito in tutta Europa e poi è tornato in Emilia?
Ho sentito il bisogno di riavvicinarmi a casa. Quindi ho cominciato a insegnare a Mantova, dirigendo contemporaneamente la banda di Moglia. Fino a quando, nel 1980, non mi hanno chiesto di venire qui a Sassuolo. Partì come un incarico provvisorio, che io accettai di buon grado. E 28 anni dopo sono felice di essere ancora qui. Praticamente ho iniziato tutto dalla banda e, alla fine, sono tornato alla banda.
Suona ancora?
Faccio qualche pernacchia per mostrare ai ragazzi come si tengono le labbra. Non riesco più a suonare come prima: la tromba è tutta una questione di muscoli e fiato e io ho 73 anni! Ma ho suonato a lungo e sono moltissimi anni ormai che ho deciso di dedicarmi all’insegnamento e sono sereno e appagato.
Nella sua lunga vita da strumentista c’è qualcosa che non rifarebbe?
Rifarei tutto esattamente.
E c’è qualcosa che invece non ha fatto ma avrebbe voluto fare?
Suonare la fisarmonica! È ancora il mio pallino.
Progetti per il futuro?
Non ne ho. Sono molto felice di lavorare qui alla Beneficenza, dove ho trovato un ambiente che avrei voluto incontrare sempre durante la mia carriera.

Neldo Lodi è nato a Novi di Modena nel 1935. Da 28 anni è lo stimato Maestro Direttore del Corpo Bandistico La Beneficenza di Sassuolo (foto Martignoni)
Neldo Lodi è nato a Novi di Modena nel 1935. Da 28 anni è lo stimato Maestro Direttore del Corpo Bandistico La Beneficenza di Sassuolo (foto Martignoni)
 

 

(al Maestro Lodi abbiamo dedicato anche un video, clicca qui )



Commenti
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chiara   |2009-01-29 14:29:58
vorrei approfittare per fare i complimenti a questo grande personaggio.io e il
mio bimbo siamo appassionati de La Beneficenza: siamo stati al concerto di
Natale al Carani e lì abbiamo conosciuto il nome di questo grande maestro.
Complimenti!
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