Pecoraro (PD): "Vinceremo anche senza ballottaggio" |
Scritto da Marcello Micheloni | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
venerdì 14 novembre 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il nostro giro di interviste elettorali continua con Ciro Alessio Pecoraro, segretario del PD: “Siamo ancora favoriti, sempre che chi sta in giunta non faccia errori importanti…”. Poi ci parla di alleanze, sicurezza, Temple Bar, murales. E di imprenditori: “Se un Marazzi o un Panzani accettasse la candidatura in lista, ne saremmo ben lieti…” Egregio Pecoraro, abbiamo la percezione che il centrodestra sia favorito per le prossime comunali. Sarebbe una piccola rivoluzione. Cosa ne pensa? Occorre una precisazione: è sì vero che il centrosinistra governa Sassuolo da molto, ma è anche vero che la spinta culturale sassolese è più di centrodestra. Ed inoltre in momenti di difficoltà sociale come questo si tende a “conservare” e a rifugiarsi a destra. Però… Però? Le amministrative si giocano molto sulla credibilità dei candidati. Io vedo ancora favorito il centrosinistra. Mi sbilancio: anche senza bisogno di ballottaggio. Sempre che chi sta in giunta non sbagli mosse importanti… Del tipo? La sicurezza è una priorità e lo stabile di via Circonvallazione rappresenta un problema. Mi auguro chiusura e abbattimento. E poi c’è l’approvazione del Poc, ovvero lo strumento che renderebbe operativo l’atteso Psc. Quante possibilità ci sono che il PD ricandidi Pattuzzi? Dovessi scegliere io, 100 su 100. Per me ha lavorato bene. Il gruppo dirigente non si schiererà contro Graziano, ma non posso escludere che qualcuno degli altri iscritti voglia correre attraverso le primarie. Adesso spetta a Pattuzzi sciogliere la riserva. (riserva sciolta dopo poco, ndr) Coalizioni: il centrodestra sembra più compatto. E pur non proponendo facce nuove, appare anche più “fresco”. Si paga lo scotto del governare: chi sta al potere sembra sempre più “vecchio”. E come unità, a livello locale loro si presentano divisi, perché Menani ha confermato anche a voi che non intende ritirare la candidatura. Di veramente unito c’è il Pdl. Però uno che votasse Menani al primo turno, in caso di ballottaggio sosterrebbe al 100% l’altro candidato di destra. Nella vostra coalizione, invece, ci sono più mal di pancia… Quando metti in campo un’operazione di rinnovamento come abbiamo fatto nel PD, è naturale che ci sia qualche mal di pancia. Ma il “nemico” da sconfiggere è l’altra coalizione, non qualcuno della nostra. Quindi non ci sarà qualche testa illustre della sinistra che cadrà e che non verrà presentata? Stiamo stabilendo un insieme di regole precise, che terranno conto anche del merito, del talento, e del rinnovamento che non è solo anagrafico, ma di idee. Ben venga, quindi, anche l’esperienza di chi ha già governato. Proporremo forum tematici e conferenze di programma per coinvolgere i cittadini, che tra l’altro avranno diritto di conoscere l’eventuale squadra comunale prima del voto. Tra i partiti, ci sarà un discorso sicuro con l’Italia dei Valori e con la parte più governativa della Sinistra Radicale. Inoltre è in atto un dialogo serrato con l’Udc (quelli non confluiti nel Pdl, ndr): sarà difficile averli al primo turno, ma all’eventuale ballottaggio vedremo. Tutte le elezioni si vincono col voto degli indecisi. Moschea: un maligno direbbe che la Giunta se ne sta occupando adesso perché si va verso le elezioni. Lo stesso maligno direbbe che oltre ad accontentare i cittadini sassolesi, allo stesso tempo non si vogliano scontentare i circa 1000 musulmani che avranno diritto di voto. E’ solo un caso che i tempi siano pre-elettorali: era scaduta la deroga urbanistica dello stabile. Poi è chiaro che il diritto di culto va garantito a chiunque. Abbiamo ritenuto che però fosse il caso di trovare una soluzione condivisa, come è stato fatto. Il progetto del centrodestra “mandiamoli tutti fuori” è molto facile e di impatto, ma è inattuabile: non dobbiamo inseguirli a chi urla di più. Chi vi guarda da sinistra, dice di non vedere tanta differenza tra voi e il centrodestra. La fase post-ideologica sta rimettendo in discussione tutto. Il ceto meno abbiente non sta più solo a sinistra. In una politica che cambia, a chi ci guarda da sinistra porgo una critica: si è dormito in questi anni sul discorso della sicurezza. Noi cerchiamo il giusto mix tra sicurezza e integrazione. L’anno scorso si vociferò della candidatura di Marazzi addirittura a sindaco. In tempi di antipolitica, non sarebbe stata una valida novità? Governare una città come Sassuolo è difficile. Uno non si può improvvisare sindaco. Al tempo stesso, però, penso che la novità vera possa stare nella squadra, più tecnica, che gli si mette intorno: se un imprenditore come un Marazzi, un Vantaggi, un Panzani o chi per loro volesse accettare la difficile sfida della candidatura in lista, noi ne saremmo ben lieti. L’importante è costruire una squadra compatta anche per evitare i colpi di testa come ci sono stati nell’attuale maggioranza. E per inseguire le nostre priorità. Quali? Braida e il rilancio sociale economico del distretto. E i giovani, che sono sfiduciati da una politica che li ignora. Voglio che diventino protagonisti. Purtroppo per ora non è stato così, purtroppo i giovani su cui si era puntato hanno fatto poco, tra cui un consigliere eletto coi DS che non ha inciso. Se non fosse stato per alcuni ragazzi sassolesi, adesso al posto del Temple Bar ci sarebbe un ristorante… Lo so bene. Ma penso che quel gruppo di giovani abbia agito in maniera compatta anche per il buonissimo lavoro dell’Assessore alle Politiche giovanili Marco Fiori… Assessorato che però non esiste più. E dentro alla stessa Giunta c’era chi insisteva a brutto muso per il ristorante. Le divergenze ci possono stare. Quando Fiori ha lasciato per motivi personali l’assessorato, quel posto non è stato rimpiazzato. Può essere stato un errore, ma io vedo le politiche giovanili come qualcosa di trasversale tra i vari assessorati. Comunque l’importante è smetterla di far gestire cose che riguardano i giovani a chi ha un gap generazionale, se no ti ritroverai sempre nei discorsi dove “il ristorante è meglio di un punto di ritrovo giovanile”. Quindi il ristorante sarebbe stato un errore. Sì. A meno che non si fosse fatto un centro giovani da un’altra parte. Sui murales del palazzone di Braida, dalla maggioranza sono uscite voci a sostegno e altre più critiche… Come Sinistra siamo bravi a governare ma non a comunicare. E’ il nostro tallone d’Achille. I murales? Sono stati sbagliati i tempi. Sarebbero andati bene nel contesto di un evento organizzato a ridosso del superamento della struttura. Ma così no: non puoi dire il giorno prima che il palazzone verrà superato e poi il giorno dopo fare i murales. Capisco che ne esca un messaggio ambiguo. Il Comune non ha pagato quei murales, e non stiamo parlando di una cifra clamorosa (alcune centinaia di euro di vernici, ndr). Non ha pagato per paura delle solite critiche sui soldi sprecati in “cultura inutile”? Credo che sia giusto che le vernici non siano state pagate coi soldi pubblici in quanto come dicevo il palazzo prima o poi verrà abbattuto. Per concludere? Ci vorrà coraggio: ad esempio, sarà dura convincere chi è stato protagonista degli ultimi trent’anni della scena politica a fare un passo indietro. Ma l’operazione più grossa è innovare con un giusto mix. Il mio vice, Maria Cristina Vandelli, è una quarantenne: mi piacevano più le sue idee che la sua carta d’identità. E faccio un altro nome: Paolo Fantoni, che ha 65 anni ma ha ancora un piglio molto interessante.
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