Limitazioni ai veicoli pre-euro: danni per imprese e privati, tra comico e grottesco
Scritto da Fabio Panciroli   
mercoledì 07 dicembre 2005

Un assurdo che a tratti è stato anche comico ma che potrebbe diventare grottesco. Questa potrebbe essere la sintesi del percorso intrapreso da un progetto di legge che, se approvato, dovrebbe modificare alcuni articoli del codice della strada introducendo sanzioni e sospensioni della patente un po’ come il parroco impartisce benedizioni.
L’antefatto. La modifica della legge prevedeva sanzioni da 250 a mille euro per chi “..non ottemperi ai provvedimenti di sospensione o divieto della circolazione” con l’aggiunta
della sospensione della patente per un mese. In sostanza: avete presente quelle manovre anti smog limitate ai veicoli PRE EURO? Se uno non ha il denaro per cambiare un’auto datata 1990 ed è costretto ad utilizzarla per andare al lavoro, in seguito al nuovo provvedimento,
pagherebbe anche una multa salata.
L’assurdo. Privati cittadini a parte (e non è poco se si conta che il 12% circa del parco auto provinciale è pre Euro), le aziende in primis verrebbero penalizzate dal provvedimento; proprio in un periodo in cui “competitività delle imprese” è diventata una parola chiave per il Governo. I tir, le auto aziendali di numerose imprese, spesso, sono veri e propri cantieri mobili: rimangono fermi per buona parte della giornata lavorativa quindi si logorano lentamente. Un tir vecchio di 10 anni, in realtà, è ancora ottimamente funzionale. Con questa nuova norma si vorrebbe costringere le imprese a rinnovare l’intero parco auto con il rilancio dell’industria delle auto, certo, ma solo di quella.
In più (se non è assurdo questo): sapete quant’è la multa per un passaggio a semaforo rosso? Meno di 150 euro.
Passare col rosso è più pericoloso che sparare un colpo di pistola in mezzo ad una piazza. Sparando si ha una possibilità su mille di colpire qualcuno; passando col rosso si ha una possibilità su cento di centrare un’altra auto. Bene: paradossalmente, sempre se la legge fosse passata, rischierebbe di pagare il doppio chi fa 10 metri in ztl, rispetto a chi rischia di uccidere qualcuno.
Il comico. A scoprire la modifica normativa è stato un funzionario di Lapam Federimpresa che ha subito inviato una lettera di protesta ai parlamentari modenesi. Il primo a rispondere è stato un Senatore che si è detto esterrefatto, arrabbiato e pienamente in sintonia con quanto affermato dall’associazione. Ha giurato che, quando la legge fosse arrivata in Senato, lui l’avrebbe affossata.
Dov’è il comico?
Al Senato, la legge, era già stata approvata, mancava solamente l’ok della Camera.
Il grottesco. La legge non è passata per mancanza di numero legale alla Camera. Il Ministro ha detto che diversi punti verranno riproposti con Decreti legge ad hoc. Sarebbe grottesco che, tra i punti riproposti, ci fosse anche la norma incriminata: gli automobilisti e le imprese piangerebbero lacrime amare, il Senatore non potrebbe nemmeno gridare la sua contrarietà.



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