Una Borgia a Sassuolo
Scritto da Catia Bartoli   
giovedì 09 novembre 2006
Tra leggenda e fonti ufficiali, la storia di Angela Borgia signora di Sassuolo...

Angela Borgia, cugina della più celebre Lucrezia, era una ragazza bellissima e spregiudicata.
Le cronache la ricordano per due episodi in particolare della sua vita: la tormentata e segreta storia d’amore con lo sfortunato don Giulio, fratellastro del duca Alfonso d’Este, ed il suo presunto assassinio, avvenuto, secondo fonti non confermate, per mano della suocera Eleonora Bentivoglio, celeberrima figura ricordata oltre che per la sua forza e caparbietà, la sua abilità politica, anche per aver istituito la tradizione delle Fiere d’Ottobre nella nostra città.

Lucrezia Borgia ritratta dal Veneziano
Lucrezia Borgia, cugina di Angela

A soli 18 anni Angela, a cui si dice gli innamorati non bastassero mai, partorì un bambino di cui la storia fece perdere le tracce, ma la cui paternità fu dalle fonti ufficiali attribuita a don Giulio. Ma non fu solo lo scandalo della gravidanza che la costrinse a venire in sposa al signore di Sassuolo Alessandro Pio. Don Giulio infatti pagò pesantemente il pegno di questo amore, cadendo vittima di un agguato al suo ritorno da una visita alla giovane da parte del fratello cardinal Ippolito, anche lui innamorato di Angela e furiosamente geloso della relazione. Don Giulio non morì ma, sfigurato ed in parte accecato (era famosa in tutto il ducato la bellezza dei suoi occhi) finì i suoi giorni nella torre del castello di Ferrara, accusato inoltre, assieme all’altro fratello Ferrante, di aver attentato alla vita del duca Alfonso. Per questo nemmeno Lucrezia si oppose all’allontanamento di Angela dalla corte ferrarese, onde evitare che la focosa ragazza creasse ulteriori imbarazzi.
Angela accettò di buon grado le nozze con il signore di Sassuolo, avanzando anzi pretese da gran dama: una veste di drappo d’oro, un palazzo affittato a Ferrara dove svernare, un corredo ricchissimo e una carrozza personale di raso e velluto. Le nozze tra i giovani furono “consumate” all’interno del palazzo ferrarese, qualche mese prima del matrimonio, dove Lucrezia ebbe premura di rinchiudere il giovane Alessandro in uno dei suoi camerini per più di due ore assieme all’impetuosa giovane. Le nozze ufficiali furono invece celebrate nel dicembre del 1505, in pompa magna, con un corteo magnifico onorato dagli stessi duchi, preceduto da una fanfara di trombe che sottolinearono il trionfale ingresso della nuova signora di Sassuolo. Ma a Sassuolo Angela non stava volentieri, sempre pronta com’era a scappare ai banchetti e ai ricevimenti ferraresi, e poco incline alle questioni politiche. E forse fu questa sua ingenuità che le costerà la vita, sedici anni dopo. La suocera Eleonora infatti, della famiglia bolognese dei Bentivoglio, avversa alla supremazia degli Este, e dal carattere completamente dissimile a quello della nuora, vide sempre in lei una minaccia, lei che probabilmente trovava naturale dare il suo appoggio alla famiglia da cui proveniva e che l’aveva sempre protetta ed accontentata. Nel 1517 Alessandro morì, seguito dalla moglie nel 1521. Si racconta sia stata avvelenata, si sussurra che la mano che versò il veleno sia stata proprio quella di Eleonora.

 



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