Dov’è la vittoria?
Fratelli neroverdi,
l’Italia s’è desta,
l’Europa, invece, ci tocca salutarla.
Dov’è la vittoria? Chiedetelo al tifoso neroverde che aveva risparmiato sui regali di Natale perché «l’anno prossimo la squadra va seguita in trasferta in giro per il mondo». Ahinoi, però, assieme alla magia del Natale, è sparita anche la magia del gioco del Sassuolo cui tocca fare i conti con un 2016 da cestinare e ripristinare (Ctrl+Alt+Canc).
Dal cin-cin di capodanno alla pareggite (5 pareggi nelle ultime 9 partite), dall’attacco stellare ad una manovra offensiva che fatica ad incidere, dall’Europa al “prima la salvezza”. E che due pa…nnocchie questa salvezza, tuonerebbe – pare – il tifo neroverde che ha visto nel gennaio neroverde lo specchio di una squadra che li ha sedotti e abbandonati proprio sul più bello. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di non farci prendere dal panico.
Attualmente i neroverdi, nonostante l’ultima vittoria sia quella contro l’Inter a San Siro di un mese fa, sono settimi in classifica, a 10 punti dalla Roma in quinta posizione che significa qualificazione di Europa League. Un po’ tanti, quei 10 punti. Soprattutto ora che lì davanti sembrano aver ingranato un buon passo. E allora chiediamoci dove abbiamo perso il treno e soprattutto il perché…
Perdere contro il Napoli era lecito (pur avendo giocato una signora partita), la sconfitta casalinga contro la Roma può starci (la cura Spalletti-El Shaarawy sembra funzionare) e pure quella contro il Bologna (un derby è sempre un derby) ma la pareggite contro le piccole, no. Sono stati i pareggi contro Atalanta, Frosinone, Verona e Palermo – frutto di prestazioni da Sassuolino più che Sassuolissimo – ad aver mescolato le carte di una stagione che poteva (e per alcuni doveva) dire qualcosa in più rispetto a quelle passate. Siamo troppo pretenziosi? Può darsi, è giusto ricordare che si tratti della terza stagione in serie A per il Sassuolo ma, d’altra parte, il cartellino di eterna rivelazione comincia a stare in po’ stretto dalle parti di piazza Risorgimento.
Le vittorie arriveranno (si spera) ma il gioco tornerà spumeggiante come quello del girone di andata? Sono in moltissimi, e ilSassolino è uno di questi, ad attribuire le cause della rottura del meccanismo difranceschiano all’assenza di Missiroli – senza di lui 3 sconfitte e 2 pareggi che non possono essere un caso – tornato, e lo si è visto, solo contro il Palermo pur avendo una sola ora nelle gambe. Altri accusano Berardi, reo di non essersi ancora caricato sulle spalle la squadra come le stagioni passati, altri ancora vedono nel mercato di gennaio le cause del calo mentale della squadra meno concentrata sul prato verde. A proposito, dal mercato buone notizie? A guardare il futuro pare di sì: è il mercato delle 3 P: pazienza, programmazione e progetto. Tanti giovani in entrata (Trotta, Sensi e Mazzitelli) pronti a colorare il futuro neroVERDE per le prossime stagioni.
Questa stagione? Occorre ripartire da ciò che di buono è stato fatto contro il Palermo (l’attacco è parso più pimpante e il Missiroli a tutto campo è proprio quello che serve per tornare a vincere).
Ci rialzeremo. Parola del Sassolino.
“Question Time” è una rubrica settimanale de “il Sassolino” tenuta da Stefano Panini. Che si vinca o che si perda. Un ringraziamento particolare a Francesca Morini per la realizzazione de “la vignetta della settimana”.
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