Question Time, punticino?
Scritto da Stefano Panini   
lunedì 02 novembre 2015

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Punticino o pareggione?

 

In molti la definivano la settimana della verità, altri delle conferme, altri ancora della paura (e halloween non c’entrava niente). Milan, Juventus e Udinese dovevano darci risposte, o meglio, era il Sassuolo a dover delle risposte a tutti quei “dove possiamo arrivare?” piovuti dopo la vittoria sulla Lazio. Quindi? Banalmente il Milan ha detto che con l’uomo in meno si perde spesso e volentieri, la Juve che con l’uomo in più si vince e l’Udinese? Come inquadrare il primo zero a zero della stagione? Poco lucidi e ancor meno incisivi. Così si articola in poche parole la trasferta di Udine. Ad un’analisi più approfondita, invece, il Sassolino dirà che è un pareggio che vale qualcosa di più di un punticino. Per tre motivi, principalmente.

1)      L’undici iniziale: fuori metà della difesa titolare (Cannavaro e Peluso) oltre a Sanone (un po’ più SAN dopo la punizione Vs Buffon) non era facile strappare più di un punto ad una squadra, l’Udinese, che aveva una gran voglia di riprendersi dopo gli schiaffi dell’Olimpico.

2)      Cambi: fattore decisamente legato al punto 1 e alla sfi…. Quest’ultima legata alle sostituzioni di Floro Flores e Terranova, usciti anzitempo per un fastidio muscolare, a cui si somma il cambio Longhi-Gazzola dettato da una condizione fisica non ottimale del terzino neopapà. In breve: 3 cambi forzati che hanno costretto il Difra a non poter intervenire sulla squadra come avrebbe voluto. Falcinelli, Floccari e Laribi avrebbero probabilmente giovato ad un attacco oggi sterile. Ed ecco il ponte al numero 3.

3)      Missiroli: Per il Sassolino è il migliore in campo per distacco ma allo stesso tempo è la chiave della grigia partita dei neroverdi. Cambiare posizione a Missiroli – davanti alla difesa al posto di un esausto Magnanelli, a riposo – ha garantito sì copertura (soprattutto sulle palle alte) e piedi buoni in fase di impostazione ma ha fatto mancare il collante tra centrocampo e attacco che aveva contraddistinto il Sassuolo nelle ultime partite. Fondamentale in fase di impostazione, ancora di più per inserimenti e bravura nell’ultimo passaggio, il Missiroli libero di muoversi tra le due aree del campo ieri è mancato tanto. Il risultato? Un attacco senza idee, quasi mai pericoloso (legno di Floro Flores a parte).

 

Morale? Un punticino contro l’Udinese (in trasferta, non dimentichiamolo) che per molti è un passo indietro ma, a ben vedere, è tanto per il Sassuolo. Raggiunta la maturazione contro la Juve (18 punti ma anche 18 candeline) era importante non frenare bruscamente e continuare a fare punti. Così, oggi, ecco a voi un Sassuolo diciannovenne che ha raccolto quattro punti giocando tre partite delicate nel giro di una settimana domando i bianconeri. Tiriamo le somme? Settimana positiva. Avanti col Carpi, primo derby di serie A da non sbagliare.

 

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Question Time” è una rubrica settimanale de “il Sassolino” tenuta da Stefano Panini. Che si vinca o che si perda. Un ringraziamento particolare a Francesca Morini per  la realizzazione de “la vignetta della settimana”.



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