Alle…rgia?
Povero Max. A lui si che il Mapei Stadium – barriere o non barriere – porta male. Se nemmeno Tevez e Buffon sono riusciti a procurarti il vaccino, caro Massimiliano, la tua è proprio un’allergia da piastrelle. E dire che nel distretto ceramico, piastrella dopo piastrella, avrebbero dovuto innalzare un Ara Pacis in tuo onore dopo la storica promozione in serie B del 2008... ma senza il permesso di Zaza e Berardi. Perdonali, caro Max, perché non sanno quello che fanno (e soprattutto, nel 2008, giocavano ancora a nascondino). Ieri hai perso l’imbattibilità stagionale contro l’ultima in classifica, un anno fa perdesti partita a carte (poker d’Assi per Berardi) e panchina. Ringraziando la puntura salva vita di Pogba che ha evitato l’ennesimo collasso nel Mapei Stadium, caro Max, noi ti ricorderemo sempre per quel tuo sorriso dalla bocca larga in un Sassuolo – Manfredonia che valse la serie B, ma tu prometti di leggere attentamente il foglietto illustrativo la prossima volta che vedrai neroverde?
Sassuolo, cambia la musica?
Colpo secco sul Jukebox e la musica cambia. E il paragone con Fonzie ci sta tutto, perché diciamolo: a fermare la striscia di 13 vittorie consecutive dell’invincibiljuve ci si sente un po’ spocchiosi. Giacchetta di pelle, pollice in alto ed ecco l’Happy Day tanto atteso. Non che un pareggio rivoluzioni di molto la classifica ma, considerato lo stop della striscia di “Days” tutt’altro che Happy, il Sassuolo sbottona in parte la camicia da Ricky Cunningham del campionato e torna a sorridere. Dal Jukebox si ode una lirica: in lontananza suonano ancora i violini del sergente Gargia accompagnati al pianoforte dal direttore d’orchestra Zaza e la sua aria classicheggiante. Aria di impresa, che dovrà essere la colonna sonora anche per le prossime partite. Per il disco di platino? Proseguire con questo spartito, nella speranza che la banda del Difra torni a suonare il Rock (nel senso di vittorie). Allora sì, cari Ricky Cunningham, che la giacchetta di pelle calzerebbe alla perfezione.
Ricominciamo?
A tal cred. Questo è il momento di ripeterlo a gran voce. Ora che gli incubi di un calendario velleitario sono stati spazzati via dal suono della sveglia nel giorno dell’esame più difficile. È un pareggio che proietta i neroverdi sulla rampa di lancio visto che dal punto di sabato sera il Sassuolo scopre la certezza di potersela giocare contro tutti. Si parla di morale, mentalità, non solo di tatticismi e quattrotretre (all’occorrenza trequattrotre). Fondamentale, adesso, sarà mantenere lo spirito da combattenti che ha permesso al Sassuolo di galleggiare a quattro punti tra la zona rossa e la salvezza pur affrontando squadre come Napoli, Fiorentina, Lazio e Juve. Ricominciamo da certezze quali il tridente d’attacco (Berardi sempre più fondamentale), Re Magno a centrocampo (grinta e carattere moltiplicati per 11) e gli ingranaggi di una difesa più rodata rispetto alla passata stagione. Parma, Empoli, Chievo e Atalanta in due settimane. Ricominciamo? A tal cred.
“Question Time” è una rubrica settimanale de “il Sassolino” tenuta da Stefano Panini. Ogni settimana, tre domande. Che si vinca o che si perda. Un ringraziamento particolare a Francesca Morini per “la vignetta della settimana”.
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