Question Time, Toc-Toc?
Scritto da Stefano Panini   
lunedì 12 maggio 2014

 

1) Toc-Toc, è permesso?

Chi se lo ricorda il 25 agosto? Torino – Sassuolo, 2 a 0. In punta di piedi entravamo nell’Olimpo dei grandi dalla porta di servizio con tanto di targhetta “Welcome SassUolesi”, forse non pienamente consapevoli - adesso possiamo dirlo - che sarebbe stata così dura. Soprattutto perché al posto della torta di benvenuto ci rifilarono tre sconfitte, più 7 pugnalate interiste che suonarono come un: “qui non siete i benvenuti”. Eppure quella porta, tre mesi fa, il Missile l’aveva spalancata con una fucilata all’ultimo minuto… tanto vale provarci. Davanti a noi una marea di scalini, una salita difficilissima (per non dire impossibile) ma la capacità di rialzare la testa ad ogni porta sbattuta in faccia. E così, punti su punti, quattrotretre su quattrotretre hanno imparato a conoscerci, ammirarci e rispettarci. Merito della squadra, che ha trovato la propria identità da serie A appena in tempo per leggere la targhetta scritta come deve essere scritta. “Welcome Sassolesi” e benvenuti in serie A.

 

2) Due gioie in un anno, la più bella?

Salvi, ora finalmente possiamo dirlo. Via la calcolatrice (i calcoli li lasciamo a chi li sa fare) e in mano il calendario, pronti a riempire la casella 11 maggio con una “A” in bella calligrafia. Esattamente 358 giorni dopo la conquista della serie A, l’album dei ricordi si colora ancora di neroverde. Due in un anno, forse troppe per il piccolo GRANDE cuore sassolese che, nonostante tutto, batte ancora, simbolo di una squadra viva. La domanda è molto semplice, e particolarmente dolce, 18 maggio o 11 maggio? Quasi impossibile andare al ballottaggio e mettere sullo stesso piano le due imprese  a caccia di un responso. Ognuno di noi, tifosi e giocatori, conosce la sua risposta anche se, per sofferenza e pathos, il maggio sassolese di ieri e di oggi non fa altro che alimentare la convinzione di quelli che: “la vittoria più bella deve ancora arrivare”. Si volta pagina.

 

3) Sei partite per sognare?

Vuoi un po’ l’euforia post-impresa, vuoi un po’ la media punti da Europa nelle ultime sei partite, ma se a Sassuolo il sogno continua, i sogni (al plurale) sono appena cominciati. Sogni da grandi, forse iniziati troppo presto e trasformati in incubi ancor prima ma, come si dice, il gioco vale la candela, e l’estate neroverde avrà un sapore speciale. Sogni sotto l’ombrellone per i sassolesi in giro per le spiagge di mezzo mondo, fieri della propria maglia neroverde scelta come t-shirt ufficiale del tragitto hotel-lungomare. Come dargli torto? È un Sassuolo spettacolare quello capace di 13 punti in sei partite, una squadra che si diverte e fa divertire, merito dell’impronta offensiva voluta da mister Difra. Si pensa già alla prossima stagione e in città c’è chi ha già stilato la lista degli acquisti da allungare alla dirigenza in settimana. Anche perché il palmares dice scudetto alla Juve, Coppa Italia al Napoli, trofeo Tim al Sassuolo, tutti gli altri Zeru Tituli. Forse è presto per parlare di triplete, per sognare certo che no.   

 

 

 

"Question time" è una rubrica settimanale de "il Sassolino" tenuta da Stefano Panini. Ogni settimana, tre domande.
Che si vinca o che si perda.

 



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