Il Cinema Ritrovato 2012
Scritto da Chiara Fiorentini ed Enrico Vannucci   
domenica 08 luglio 2012
ImageSi è chiusa da un paio di giorni l’edizione 2012 de Il Cinema Ritrovato di Bologna. Come tutti gli anni è stato un festival ricco di grandi ri-scoperte cinematografiche. Partendo dalla proiezione tanto attesa della copia restaurata e allungata di  C’era una volta in America, tenutasi nella magnifica cornice di Piazza Maggiore, al rosselliniano  Viaggio in Italia  fino al Capolavoro di Jean Renoir, La grande illusione

Si è chiusa da un paio di giorni l’edizione 2012 de Il Cinema Ritrovato di Bologna. Come tutti gli anni è stato un festival ricco di grandi ri-scoperte cinematografiche. Partendo dalla proiezione tanto attesa della copia restaurata e allungata di C’era una volta in America, tenutasi nella magnifica cornice di Piazza Maggiore, al rosselliniano Viaggio in Italia fino al Capolavoro di Jean Renoir, La grande illusione.

La retrospettiva su Raul Walsh tenutasi presso il cinema Arlecchino durante tutte le mattine del festival è stata poi assolutamente illuminante per rivedere le sue opere più famose, ma anche e soprattutto per riuscire a vedere le pellicole più difficili da recuperare. Abbiamo quindi avuto modo di vedere un giovane John Waine nel film del 1930, Il grande sentiero, ma anche le opere mute di Walsh come, The mistery of the hindu image e Pillars of society (rispettivamente del 1914 e del 1916) entrambi proiettati in copie di buona qualità.

La sezione 1912. Novantasei film di cento anni fa, ci ha permesso di vedere cortometraggi di Lois Weber, Segundo De Chomón, Jean Durand, Louis Feuillade, René Leprince, Ferdinand Zecca e Max Linder. Mentre Il Giappone Parla! I primi sonori del Sol Levante, ci ha fatto rientrare in contatto con autori come Teinosuke Kinugasa, Shozo Makino, Kenji Mizoguchi, Heinosuke Gosho, Yasujiro Shimazu, Eizo Tanaka, e ovviamente Yasujiro Ozu.

Assolutamente interessanti pure le altre sezioni del festival: Cinema documentario invisibile, Dopo la caduta, il cinema e la crisi del 1929, Alla ricerca del colore dei film, Muti musicali, Il cielo è vostro. Il cinema di Jean Grémillon, Ivan Pyr’ev, l’enigma della Mosfil’m, Lois Weber, una maga!, Alma Reville, meglio nota come Mrs Hitchcock e Passaggio in India. Breve omaggio di cinefili a cinefili.

Oltre alle proiezioni poi il Festival ha offerto dei momenti di discussione approfondimento, come La cinefilia ritrovata (su cui a breve potrete leggere un articolo) e le Lezioni di Cinema con tra gli altri Jhon Boorman e Agnès Varda.

Il bello ma anche il brutto de Il Cinema Ritrovato è che l’offerta è talmente tanto ampia, il festival si tiene in quattro sale in contemporanea, che obbliga il suo spettatore a prendere delle decisioni e decidere quali dei vari percorsi di approfondimento propositi dal festival seguire, e pertanto a non poter consumare voracemente, come invece ogni buon cinefilo desidera, tutte le pellicole a disposizione.

Fatta eccezione quindi per un piccolo/enorme problema di condizionamento presso il cinema Jolly la cui temperatura e umidità interna ricordava quella di una piscina al chiuso, posso affermare che anche questa Ventiseiesima Edizione de Il Cinema ritrovato è stata un successo, arrivando ad avere circa 70000 spettatori. Un numero e un successo impressionante, che auguriamo alla Cineteca del Comune di Bologna di ripetere pure il prossimo anno.



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