Orrido, scriverà probabilmente Iribar entro la serata di domani, e da queste colonne, dalle quali la stagione neroverde comincia a venire anche un po’ a noia, diventa anche difficile non trovarsi d’accordo, costretti come si è a scrivere sempre le stesse cose.
Avevano ragione i tanti che hanno detto in settimana che il derby era una partita come tutte le altre. Lo è stata una partita come le altre, e pure più brutta di altre: passano le giornate, cambiano gli avversari, ma per confezionare il blog basterebbe un copia e incolla sulle settimane precedenti: la squadra è e resta questa, al netto delle garanzie del libanese su un futuro meno fosco del presente (“Da questa situazione se ne esce, e - ha garantito il tecnico del Sassuolo - ve lo metto per iscritto”) e al netto del secondo punto nelle quattro gare che il Sassuolo ha affrontato nel corso della sua gestione.
Partite contro avversari non di primissimo piano (Pescara e Cittadella, prima del Modena) dalle quali i neroverdi hanno lucrato mezzo punto a partita, ribadendo limiti di gioco e caratteriali che restituiscono nuova luce (luce?) ad operazioni estive che hanno allestito una squadra che, è ancora il libanese a dirlo, nel dopoderby, “sta faticando anche se doveva fare tutt’altro campionato. Come la Reggina dell’anno scorso. E la Reggina- ha aggiunto Gregucci – è stata lì in fondo, a lottare e faticare, fino alla fine”. Alla fine, tuttavia, si è salvata: siamo sicuri che questo Sassuolo, continuando così, possa fare altrettanto? Noi, sarà che siamo scossi dal derby e che questo è un blog tifoso, no. A meno che Gregucci non trovi, d’acchito, tutto quello che serve e che non ha ancora trovato in queste settimane, o che da gennaio non si dia corso ad una rifondazione, volta a ricominciare un progetto che tolga a questa squadra quell’aria polverosa, cupa e triste da fine ciclo che sembra schiacciare l’undici di Gregucci, lontanissimo non solo dalla squadra sognata questa estate, ma anche soprattutto da quel Sassuolo al quale abbiamo imparato a volere bene.
E mica perché vinceva, ma perché giocava, sempre e comunque: questo sembra invece abbia l’innata capacità di fare andare tutto all’arrovescia. La fotografia più veritiera del momento neroverde e del derby è infatti quella di Masucci ammonito per un fallo su Perna, non di Perna ammonito per un fallo di Masucci: tutto all’arrovescio, appunto, tranne purtroppo la classifica.
Pagelle a cura di Daniele Dieci
MODENA-SASSUOLO 1-1
al 19' Bellucci (M), al 92' Troiano (S)
WALTER Idrostop Mastic BRESSAN
6,5
Mamma mia che periodo, ogni primo tiro in porta é gol. Esce come puo’ sull’indisturbato Bellucci, l’impressione é che non copra benissimo lo specchio della porta, e il sinistro di Bellucci lo trafigge a mezz’altezza, centralmente. Ovvio peró che l’errore non stia lí, ma nell’inspiegata libertà concessa al “lupo” Bellucci. Nella ripresa, poi, splendida parata al 7’su tiro di prima intenzione di Stanco, con annesso volo sul primo pallo. Al 33’, chiude la partita con un’altra bella parata su tiro insidioso di Signori. Usciamo da questo periodo, vi prego.
NICOLA Pattini d’argento DONAZZAN
6
Allora. Entra in campo timoroso, come spesso capita. Anche grazie ad alcune giocate un poco più difficili che gli girano bene, e inizia a macinare. Bravo anche in fase di copertura, Gilioli praticamente non lo salta mai. Nel secondo tempo Gregucci alza i terzini a livello della difesa modenese, per cercare di chiudere la suadara, di abbassarla e non farla ripartire. Svolge bene il compito.
ANGELO Firewall REA
6,5
Sicuro ef affidabile, sia come centrale che come terzino (10 minuti all’inizio del secondo tempo). Senza dubbio la nota migliore del match, e ce ne vuole!
MAURO Last man standing MINELLI
6
Stavolta sembra che il fratello scarso sia rimasto sul divano di casa. Gioca alla Minelli, con eleganza e precisione. Piace in alcune occasioni pericolose e nella scelta dell’ammonizione porvvidenziale al 21’ della ripresa su una ripartenza micidiale diretta a tutta birra in porta. A sto punto speriamo continui cosí, la strada per il recupero sembra comunque tracciata.
TIZIANO Canasta POLENGHI
5,5
É il solito discorso, da terzino non h mai convinto appieno e non convincerà mai. Anche Gregucci se ne rende conto, e lo mette centrale per una decina di minuti, scambiandolo con Rea, per poi tirarlo giù e inserire un terzino (stavolta sí) puro. Discreto in difesa, sciupone in possesso palla. Potrei copiare e incollare almeno altri 20 commenti, tanto il punto é sempre quello.
LUIGI Il bullo RICCIO
6
Certamente meglio rispetto alle ultime uscite, ma lo standard annuale rimane decisamente più basso a confronto con quanto fatto a Piacenza e l’anno scorso in maglia neroverde. Nota negativa: continua a sbagliare gol, come al 5’ della ripresa, quando forse l’unica bella triangolazione tra Noselli e De Falco lo libera in mezzo all’area per colpire tranquillamente in porta. Non si capisce se arrivi tardi o se ci metta poca convinzione, fatto sta che il tiro si spegne tristemente a lato.
FRANCESCO Il fabbricante di chiavi MAGNANELLI
6
Oscilla tra una condizione psico-fisica neanche al 60 % e un piede e un’intelligenza tattica da professore. Lo si vede più lento nel giro di palla (anche se, a dirla tutta, non c’é un pallone che non tocchi) e particolarmente poco incisivo nei contrasti e nei recuperi, e sembra quasi di bestemmiare. Sfodera un fantastico repertorio di passaggi lunghi, in paertura sugli esterni alti. Forse, in queste condizioni, diventa la causa di una manovra poco brillante e lente. Non ce ne voglia! Particolarmente lento e poco incisivo in fase difensiva. Non bene. Preciso nei passaggi, soprattutto lunghi.
ANDREA Sciaboletta DE FALCO
5,5
Scompare e riappare come se avesse il mantello dell’invisibilità di Harry Potter. Colpisce una traversa fortunosamente su dribbling e tiro, poi più nulla per quanto riguarda il primo tempo. Nella ripresa Gregucci lo sposta più avanti, sulla trequarti, e il miglioramento si vede. Tocca più palloni e diventa un poco più incisivo, gestendo discretamente bene la fase di possesso palla. Meglio senza dubbio nel secondo tempo.
GAETANO Cuore di tenebra MASUCCI
5
Mah, che dire. 5 é tanto per la prestazione che ha offerto. Dispiace vederlo giocare in questo modo, in uno stato di forma imbarazzante. Gioca alto a destra, cercando di inserirsi dietro l’inutile Tamburini: questo movimento lo porta ad attaccare la difesa alta e abbastanza statica del Modena, si pensava ad inizio match, quando l’ottimismo era ancora alto, chesarebbe potuta essere la chiave dell’incontro. Il campo ci ha tristemente smentito, anche perché il povero Tano gioca veramente male, perde una caterva di palloni e non salta mai l’uomo. Costruisce counque un ottima palla gol a inizio secondo tempo, bel tiro al volo di sinistro con Alfonso che si supea letteralmente. Non avrei mai pensato di dirlo, ma cosí non puó davvero giocare.
SALVATORE L’orso BRUNO
5
Fischiatissimo, e non solo dai modenesi. Sempre fuori dalla manovra e dall’azione, senza feeling con Noseli e Masucci, leggero in diversi contrasti e sovrastato di testa da qualsisasi difensore. “Solo chi non capisce di calcio cambierebbe Zampagna con Bruno”, dice il buon Riccardo. Diamogli torto..
ALESSANDRO Tav NOSELLI
6
Impalpabile per tutto il primo tempo, eccezione fatta per l’assurda occasione da gol che decide bene di sparare a lato. “Il libanese” lo muove a destra, e si vede che la decisione gli giova. Tutta la riresa la passa a sbattersi come un dannato e a toccare milioni di palloni arretrando il suo raggio d’azione di 10 metri buoni. Abbiamo bisogno di lui, dei suoi gol e della sua tecnica.
NICCOLO' Cavallo tascabile CONSOLINI
6
Solita buona prestazione, non si capisce sinceramente perché non giochi, visto il Polenghi terzino delle recenti uscite.
ANDREA Billy the kid CATELLANI
6,5
É tornato, fantastico.
MICHELE Caterpillar TROIANO
7
Avrebbe anche potuto scazzare tutte le azioni, offendere i compagni e picchiare il guardalinee, ma almeno il 7 in pagella l’avrebbe avuto ugualmente. Il peso di un gol all’ultimo minuto in un derby davvero non ha pari. Oltretutto quel poco che si é visto prima dell’orgasmo non é neanche stato male. Magari dalla prossima é confermato titolare, a furor di popolo.
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Daniele Dieci si è diplomato presso il liceo scientifico A.F. Formiggini di Sassuolo e ha conseguito nel marzo del 2008 la laurea in Storia presso l'università di Bologna. Collabora con testate giornalistiche dai 17 anni: è stato il primo responsabile del distretto di Sassuolo per il quotidiano L'informazione di Modena. Ha vinto diversi premi letterari, anche indetti da siti di letteratura on-line. Attualmente frequente la laurea magistrale in scienze storiche. Da sempre appassionato di sport, scrive di calcio da quasi tre anni.
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la soluzione di tutto cio è questa...semplicissima:dimissionare
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