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Rigorosamente... Braglia Stampa E-mail
Scritto da Stefano Fogliani & Daniele Dieci   
lunedì 30 agosto 2010

Last Man Standing Minelli (sassuolocalcio.it)
Last Man Standing Minelli (sassuolocalcio.it)
SASSUOLO-GROSSETO 1-1 - Gli scetticismi post-Livorno erano ampiamente giustificati, anche se era evidente come quello che era successo al Picchi fosse troppo bello per essere vero. Normale invece aspettarsi che dal picnic di tanti ex canarini (da Catellani a Bruno, da Fusani a Troiano, fino a Narciso e Apolloni) sul prato di casa (loro) potesse uscirne qualcosa di buono per il Sassuolo. Anche perché il Braglia si è confermato una ghiacciaia, troppo grande e distante per i 2400 che hanno trovato agevolmente posto sugli spalti, e anche perché, oltre a quella di steccare in casa, il Sassuolo di Arrigoni sembra aver mantenuto un'altra caratteristica di quello di Pioli, ovvero al difficoltà nel procurarsi -o farsi concedere, e non è un dettaglio - i rigori, che cozza invece con la disinvoltura con la quale gliene vengono concessi contro. A lamentarsi si passa da piagnoni e provinciali, quindi la apriamo e la chiudiamo qua, dicendo solo che se c'era - e c'era - il rigore con il quale pattini d'argento Donazzan (più pattini che argento, a dispetto della stagione estiva) ha costretto i neroverdi alla prima rincorsa stagionale, identica sanzione c'era per la trattenuta di Martinetti, e lasciamo ai dietrologi le spiegazioni del caso.

 

Qui, in coda ad un pari che tiene il Sassuolo e in media inglese e – almeno fino al posticipo – in testa alla classifica, facciamo i complimenti al Grosseto (che darà fastidio a molti, almeno in questi mesi) e registriamo un pari che sa di vecchio, inteso come segnali forniti da una prova le cui analogie con la stagione scorsa spaventano, e che sono attesi alla controprova già nelle prossime settimane,  quando il Sassuolo giocherà in casa due delle prossime tre partite. Poi salviamo lo spirito, che ha tenuto in piedi i neroverdi bravi comunque a non disunirsi una volta sotto, e il solito Billy the kid che toglie le castagne dal fuoco ad Arrigo Arrigoni (ma anche Masucci mica male....), diciamo che una partita del genere il Sassuolo dell'anno scorso l'avrebbe persa (e non solo perché Catellani giocava altrove) e proviamo anche a salvare una prova di squadra che conferma che il Sassuolo c'è. Ma ci sono anche precedenti che non esaltano, e che ci auguriamo restino episodi isolati. Diversamente la corsa alla A, già complicata, diventa ad handicap, e molto meno piacevole da affrontare.

Stefano Fogliani


Sassuolo-Grosseto 1-1

Al 45' Caridi (G), al 59' Catellani (S)

Pagelle a cura di Daniele Dieci

ALBERTO fort apache POMINI

6

Il ragazzone non ha moltissimo da fare. Passa in realtà un primo tempo di apprensione é vero, con la pressione del Grosseto che si fa sentire, ma non si deve sporcare troppo le mani. Poi, nel secondo tempo, a qualche minuto dalla fine, si vede arrivare addosso la palla matta di Allegretti, il miglior specialista di punizioni tra i cadetti. « Fort Apache » non si scompone ve respinge, per una parata decisamente più difficile di quanto non sia sembrato dalla tribuna. In sostanza, un solo commento : sta riuscendo alla grande a non far rimpiangere Bressan. Mica poco !

NICOLO’ cavallo tascabile CONSOLINI

6,5

Inizia in sordina il terzino ritrovato, senza grossi « svarioni » ma neanche troppo propositivo. Poi si trasforma, come tutta la squadra, nella ripresa. In realtà già allo scadere della prima frazione aveva messo una gran palla per « la vipera » che peró si fa ostacolare con Masucci spedendo alto di testa. Il secondo tempo inizia con un gran tunnel e una sgaloppata, salendo di intensità minuto dopo minuto. La ciliegina sulla torta è il cross al volo e di prima intenzione che tratteggia al 29’ della ripresa, da lacrime. Senza dubbio sembra molto motivato e sicuro di sé, bene cosí.

PAOLO silver surfer BIANCO

6

Eh sí, con quella testa lucida e quel tempismo ricorda davvero l’indredibile supereroe Marvel. Un’altra partita di sostanza e precisione, fatta eccezione per una piccola sbavatura nella ripresa, dove respinge corto un cross creando numerosi grattacapi in ordine ai compagni di reparto, al pubblico e a me. Nel primo tempo salva su incursione di Caridi respingendone la conclusione, che non sempbrava essere affatto male. L’abbiamo preso per la sua esperienza e il suo piglio decisivo, siamo stati ripagati.

MAURO last man standing MINELLI

6,5

Prova convincente, come se ci fosse ancora bisogno di convincere lo sparuto seguito di tifosi della sua eleganza e concretezza. Inizia alla grandissima, soffre come tutta la combriccola neroverde per tutta la seconda metà del primo tempo e poi sale in cattedra e sostanzialmente annichilisce tutto quello che gli passa almeno a 3 metri, concedendosi pure il lusso di vedersi respingere un tiro vincente sulla linea della porta grossetana, presa a pallate per tutto il secondo tempo. É l’affidabilità.

NICOLA pattini d’argento DONAZZAN

5

Dispiace, ma alla fine dei conti risulta il peggiore dei nostri. Dopo un precampionato convincente sembra essere ripiombato in quello stato di insicurezza che ne aveva caratterizzato le prime esperienze in B e che sembrava essersi scrollato di dosso con la parte finale dell’ultimo campionato (ricordate il capolavoro di Cesena ?). Con il Grosseto invece soffre in fase difensiva l’aggressività del giovane Alessandro e i movimenti di Vitiello, in possesso di palla e in appoggio dà sempre l’impressione (ma rimane un’impressione, sia chiaro) di essere in difficoltà e riesce a spingere solo negli ultimi minuti di match. Una prestazione che già sarebbe insufficiente, aggravata poi dalla mamma delle ingenuità sul rigore realizzato da Caridi. É parso spaesato, ma c’é tempo per ritrovare la strada di casa.

GIGI il bullo RICCIO

6

Primo tempo, come al solito verrebbe da aggiungere, di gran corsa, anche se tutta la fatica profusa non serve a farlo uscire dall’ anonimato. Cambia con il secondo tempo, quando agisce leggermente più avanzato e in supporto a Magnanelli n fase di costruzione di gioco. Piace come sempre il suo encomiabile impegno e la sua magnifica grinta, risulta indispensabile inoltre in almeno un paio di ripartenze maremmane. Facendo la media tra i due rendimenti quindi, la sufficienza esce tranquillamente, ma il secondo tempo é certamente un ottimo biglietto da visita per i prossimi match.

FRANCESCO il fabbricante di chiavi MAGNANELLI

7

Insomma, non bisogna poi girarci troppo attorno. É il miglior centrocampista difensivo della serie B, e non perde occasione per sbattercelo in faccia. A dirla tutta, il suo primo tempo é nella media (bassa) che ha contraddistinto gran parte della truppa arrigoniana, anche se il nostro capitano non si fa certo mancare degli ottimi recuperi e la solita preicisone geometrica. Nella ripresa sale, e con lui sale tutta la squadra. Decide di impossessarsi del centrocampo, e non ce n’é più per nessuno. Tra miriadi di palle recuperate e lanci di 40 metri che sfoggia come neanche il miglior Pirlo trasforma la squadra e la trascina all’arrembaggio, dando il via all’azeione del gol con una gran boccia per Catellani. Io di certezze ne ho davvero poche, ma quando vado allo stadio una la ritrovo sempre.

MICHELE caterpillar TROIANO

5,5

Il nostro energumeno di centrocampo dai piedi dolci appare un po’ imballato, soprattutto perde tempo energie e pazienza nella sua costante ricerca di una posizione in un centrocampo già collaudato. Al 5’lascia partire un tiro di sinistro che finisce davvero vicinissimo alla porta dell’ex compagno di squadra Narciso. Sembrerebbe il preludio ad un match da protagonista, e invece Michele scompare tra le pieghe del campo. Ci prova su punizione (sfortunata) al 10’ della ripresa e poi, appena prima di essere sostituito da Fusani, serve un buon pallone in contropiede all’orso Bruno che si fa recuperare pero’ dai centrali del grifo. Un’ultima constatazione : non vi ricorda un pó Pensalfini?

(25’ s.t. MASSIMILIANO the hunter FUSANI)

(6)


GAETANO cuore di tenebra MASUCCI

6,5

Giocatore ritrovato, senza dubbio. Speriamo che possa trascorrere un anno in salute, senza quel maledetto calvario dell’anno scorso che lo ha costretto lontano dai campi per troppo tempo. É sempre lui, elastico e duttile come il pongo, al servizio dei compagni anche in fase di ripiegamento e sempre presente là davanti, dove cerca di svariare ed accentrarsi, trovandosi anche tra i piedi palloni decisivi. Belle percussioni e serpentine, come al solito, da rivedere invece le conclusioni in porta. Certo è un piacere e un orgoglio vederlo giocare, compagno di tante vittorie e di tante gioie.

DANIELE la vipera MARTINETTI

6

Il solito lavoro sporco, fatto di sponde e di colpi di testa (incredibile davvero quanto salti questo ragazzo), anche se nel primo tempo non riesce a toccare moltissimi palloni. Nel secondo tempo concede delle buone giocate e delle triangolazioni interessanti. Come é uso fare si sacrifica in ogni fase di gioco, fino a spomparsi. Inutile nasconderci: Daniele è un grande, un attaccante che ci invidiano tutte le squadre quntomeno in serie B. Un unico dubbio peró: se lo si fa giocare cosí tanto avanti tocca ovviamente meno palloni e non riesce a sfruttare la sua straordinaria velocità, senza dimenticarsi del fatto che tenendo sempre bassa la difesa avversaria con questa sua posizione cosí avanzata addio contropiedi. Mister, ne parliamo?

(22’ s.t. SALVATORE l’orso BRUNO)

(6)

(Grande impegno, forma ancora da ritrovare. Spreca una grande occasione di testa, con la palla che rimbalza sul terreno e va a morire appena al di sopra della traversa).

ANDREA billy the kid CATELLANI

7

Che giocatore! Forse un pelo egoista, ma é uno spettacolo. Nel primo tempo si scorna e raccoglie una miriade di falli. Sparisce per qualche tempo ( si fa ammonire per una dubbia simulazione), poi riappare con un ottmio uno-due che libera Consolini al cross. Nei secondi quarantacinque minuti « Billy the kid » fa impazzire la retroguardia avversaria. Prima si inventa una serpentina assurda e infila un cross leggermente lungo, poi, al 15’, si fa trovare al posto giusto, al momento giusto e col piede caldissimo. Narciso infilato e palla la centro. Al 34’, stremato, viene sostituito. Lo accompagna uno scroscio di applausi da pelle d’oca, tutti strameritati. É vero, l’anno scorso quersta partita l’avremmo quasi certamente persa. Quest’anno, la qualità ci salverà.

(34’ s.t. DANIELE the fly QUADRINI)

(s.v.)



Commenti
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difesa  - qualcosina   |2010-08-30 23:22:54
ci serve qualcosina in difesa a livello di mercato. soprattutto sugli
esterni...
non è una novità, ma a mio giudizio il sogno passa da lì.

detto
questo, il cross al volo di Consolini sembrava una roba da Holli e Benji!!!
Quelli paralleli a terra che non calavano mai.
mitico.

ora non raccontiamocela:
bisogna andare a vincere a Udine.

mi è piaciuto il cuore della squadra nel
secondo tempo. saper reagire è roba da uomini.
Francesco 82   |2010-09-01 23:10:15
ciao! Darei un 6 a Masucci. Secondo voi non serve un difensore in più? Bianco vi
piace?
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