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Cerverizzo: "Il PD? Con Caselli temo abbia la Sindrome di Stoccolma..." Stampa E-mail
Scritto da Chiara Dini   
venerdì 26 febbraio 2010
NEW ENTRY - Tra i nuovi volti del Consiglio comunale, Franca Cerverizzo racconta del suo primo impatto nella politica e non le manda certo a dire né ai suoi colleghi di minoranza e tanto meno a quelli di maggioranza. Il PD? “Non ci entrerò, non sarò mai una yes man”. Perché il principale partito di opposizione non è tanto attivo? “Temo abbia la sindrome di Stoccolma”. Il difetto della Giunta? “Teorizzare il Bronx qui a Sassuolo”. Caselli? “Gli darò il merito quando metterà la museruola agli esagitati della sua curva”

Franca Cerverizzo della Lista Civica per Pattuzzi
Franca Cerverizzo è alla prima esperienza in Consiglio comunale
Sig.ra Cerverizzo com’è avvenuto il suo avvicinamento alla politica cittadina e l’adesione alla lista “Sassuolo per Pattuzzi”?
Ho iniziato l’interessamento alle questioni sociali nel sindacato, poi, in occasione delle elezioni amministrative di giugno, Pattuzzi mi ha contattata per sottopormi l’idea di una aggregazione di uomini liberi, al di fuori della militanza politica, propositiva e snella a livello organizzativo. Eletta, ho seguito ed ho intenzione di seguire, per tutta la durata del mandato, la filosofia costitutiva della lista civica, sempre a contatto con la realtà, sempre sui problemi reali della città e con una particolare attenzione ai problemi dei più deboli.
Com’è stato il primo impatto con questa nuova esperienza di consigliere comunale?
È stato traumatico, ma mi sono subito ripresa, facendo leva sulla volontà presente nel DNA di una donna. Mi ero fatta un’idea diversa della massima espressione rappresentativa della città, qual è appunto il Consiglio comunale, ma purtroppo mi sono trovata in un contenitore privo di poteri reali, svuotato da una legge sbagliata. Troppi poteri all’esecutivo, come se fossimo tornati ai Podestà, molti all’apparato; del resto la stessa cosa è avvenuta a livello di Parlamento Centrale e delle assemblee regionali, ma la cosa sta bene ai due grossi blocchi politici.
Cosa può fare un consigliere di minoranza?
Se è attivo, può dare sul piano dialettico un qualcosa in più rispetto a un consigliere di maggioranza costretto solo ad alzare la “manina”. Certo, purtroppo ciò non accade solo in maggioranza.
Molti si aspettavano una sua adesione al PD o alla linea politica del partito a cui appartiene il proprietario del nome della sua lista. Invece lei è spesso controcorrente…
Sono una battitrice libera, coerentemente con lo spirito della lista. Mi opporrò con forza andando anche controcorrente a certi riti stantii di una politica fuori dai tempi e che è presente anche a Sassuolo, logica conseguenza di un “bipartitismo distruttivo”. Certi riti ovviamente hanno una logica, perché sono funzionali a “non farsi del male”, politicamente parlando, compresi accordi sottobanco per poi fare finta di niente e mostrare la faccia feroce sia in consiglio comunale che sulla stampa. Se qualcuno pensa ad una mia scelta politica a favore del PD (o in qualche altro partito) ha fatto male i conti, anche perché, la mia origine di sinistra riformista mi consente percorsi concordati con pari dignità, ma non sarò mai una “yes man” e non sopporto chi vuole ancora praticare l’egemonia culturale.
Vista la sua posizione cambierà il nome della lista civica che rappresenta?
Non ne ho nessuna intenzione, sono grata a Graziano Pattuzzi per l’opportunità che mi ha dato. A meno che l’iniziativa non venga dal suo fondatore, che in quel caso sono sicura motiverà la scelta con la correttezza che distingue l’uomo.
Come vede la neo-segretaria Sonia Pistoni alla guida del PD?
Una donna responsabile di un partito è un fatto estremamente positivo e la ragazza ha tutti i numeri per riuscire a guidare l’alternativa al governo della città.
Come mai questa opposizione si fa sentire meno rispetto alla precedente, almeno per il momento?
La debolezza propositiva del maggior partito di opposizione non capisco a cosa sia dovuta,  spero e mi auguro che sia per una ricerca di assetti interni, anche se ad onor del vero temo la “Sindrome di Stoccolma” nei confronti di Caselli.
Qual è secondo lei l’errore più grande che la Giunta ha fatto fino ad ora?
Ha dato troppo spazio alla questione sicurezza che non si è dimostrata il problema principale della città. Certo, c’era da mettere in moto un meccanismo di controlli reali, una maggiore presenza dello stato, da sconfiggere la microcriminalità che in certi quartieri crea allarme sociale, ma da questo a teorizzare il Bronx ne passa e si è visto che era solo propaganda. È vero che abbiamo una quantità di cittadini di origine comunitaria ed extracomunitaria, gente che, si è dimostrato, lavora, va a scuola, si frequenta tra coetanei così come ci sono clandestini e persone disoneste (e spacciatori) ma in questo caso abbiamo le strutture dello stato che devono sorvegliare e reprimere; e poi non c’è la legge Bossi-Fini che dà poteri per estirpare i problemi? I problemi della città sono ben altri e bene ha fatto il signor Prefetto a chiarire le priorità e da quale parte possono venire i problemi. La vera emergenza e il vero pericolo sociale vengono dalla crisi economica e sinceramente la Giunta non ha brillato in iniziative e male ha fatto a discriminare i cittadini per l’accesso agli aiuti.
Qual è invece il merito?
Ha proposto e trovato soldi per il settore sociale. Devo anche dire che l’assessore al marketing territoriale Claudio Casolari sta facendo cose buone per la città.
Chi è il consigliere più indisciplinato?
Francesco Rubino, che in qualità di presidente del consiglio non applica bene il regolamento, per questo lo qualifico indisciplinato.
E se le chiedessi un pregio e un difetto del sindaco Caselli?
Ha messo a frutto i quindici anni di opposizione in consiglio comunale e i cinque in quello provinciale, ma purtroppo non è stato di parola quando non ha tenuto fede alla dichiarazione di voler essere “il sindaco di tutti”. Un sindaco di tutti si misura con tutti, non basta dire “la mia porta è sempre aperta”: sono le risposte che contano anche quando possono creare problemi politici alla maggioranza. Poi gli darò merito quando riuscirà a mettere la “museruola” agli esagitati della “sua” curva.
La scheda di Franca Cerverizzo
La scheda di Franca Cerverizzo
Quanto può essere importante il ruolo di internet nella vita politica della città?
Svolgerà un ruolo decisivo e importante nello svecchiamento della politica con i suoi riti assurdi e fuori luogo. Ho recentemente interrogato la Giunta sulla necessità di aprire i lavori del consiglio comunale alla città attraverso i moderni sussidi della tecnologia video. Il Sindaco si è impegnato a lavorare al riguardo e spero che i conservatori, presenti in entrambi gli schieramenti di maggioranza e opposizione, vengano messi in minoranza così come qualche tecnico.
E il sempre maggiore utilizzo dei social network come Facebook?
Questi invece non credo che alimentino la trasparenza e a volte sono una perdita di tempo. Ci sono poi alcuni colleghi politici che si iscrivono a certi gruppi…si potrebbe anche avanzare!
Qual è la sua posizione sulla questione moschea, Fassbinder e su come è stato affrontato il tema "emergenza Haiti" dal civico consesso?
Capisco che le prime due cose sono state oggetto di promesse elettorali, ravvisando in esse due dei mali di Sassuolo. La moschea o i centri culturali islamici come potenziali covi di terroristi; il Fassbinder, centro culturale autogestito, come potenziale centro di spaccio, drogati, bevitori, anarchici individualisti, casinisti. Due culture controcorrente e da isolare.  Non possiamo dire che eravamo all’oscuro delle intenzioni del centro-destra. Pattuzzi aveva individuato i problemi e cercava soluzioni civili, ma questa maggioranza male assortita, condizionata da “nani politici”, ha prodotto il disastro e purtroppo ora stanno pagando le minoranze culturali. In questi giorni sta avendo spazio enorme la questione “burqa - donne con la barba”, falso problema a mio avviso. Riguardo ad Haiti stendiamo un velo pietoso, credo di averne già parlato abbastanza. Aggiungo solo che da tutti i lati non si è voluto ragionare per fare un passo avanti culturalmente, uscire dagli schematismi e passare a cose più concrete che investono la comunità.
Nessuno o quasi dei consiglieri di opposizione ha partecipato all’inaugurazione della mostra e della via sulle Foibe. Impegni o scelta politica?
Non vivo di politica e la mia assenza era dovuta a problemi di salute… Riguardo ai colleghi… non lo so dovreste chiedere a loro.


Commenti
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Mario Duomo  - Turati il naso   |2010-02-26 12:40:59
Denoto con amarezza che anche la sindrome di Hammamet continua a mietere le sue
vittime.
Pollastri F.  - è una strategia   |2010-02-26 13:06:15
Buonasera, secondo me il silenzio del partito democratico in questo momento è di
attesa in quantio non hanno ancora sistemato tutti gli equilibri interni. di
sicuro c'è che la Pistoni non potrà essere il leader ma solo una buona gregaria.
saluti a tutti ed eprimo comunuqn la mia stima per la Cerverizzo che vorrei nel
Pd.
Alessandra.P   |2010-02-26 15:40:28
Brava Franca sei un mito,tu si che sei rimasta con i piedi per
terra...................Grandeeeee
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