Numero 48, Autunno 2009 - UN NUMERO SPECIALE: con questa uscita
si chiude la prima parte della vita del "Sassolino" inteso come mensile,
mentre prosegue a pieno ritmo il portale "il Sassolino.net" (e comunque
non finirà qui!). A corredo di una mostra organizzata dalla Redazione,
ecco un numero speciale con tanti aneddoti, un racconto di Emilio
Rentocchini, il lavoro di Leo Turrini e tanto altro...
Clicca sulla copertina per scaricare il Sassolino SPECIALE dell'autunno 2009 in .pdf
Lo strano caso di R. W. Fassbinder (Centro Culturale)
Scritto da Enrico Vannucci
venerdì 15 gennaio 2010
Ieri mattina la vicenda del Circolo Culturale R. W. Fassbinder è giunta al capolinea. Vicenda di cui, fin dai lunghi anni trascorsi nei banchi all’opposizione in Consiglio Comunale, il Sindaco Luca Caselli aveva fatto un proprio cavallo di battaglia. Era dunque inevitabile che l’Amministrazione di centrodestra avrebbe, prima o poi, affrontato la questione del noto e unico centro sociale di Sassuolo. Se l’attività del Circolo fosse un unicum che meritava di essere salvaguardato come un animale in via d’estinzione oppure se il Fassbinder fosse diventato – o fosse sempre stato, come sostengono alcuni – una sorta di ordine iniziatico nel quale si praticavano attività ignote e pericolose per la quiete pubblica, attività che erano solite disturbare le notti di alcuni abitanti della zona, sono opinioni che ogni cittadino è libero o meno di condividere secondo la propria coscienza. A dire la verità, secondo il parere di chi scrive, queste opinioni non sarebbero poi neppur troppo degne di nota in una vicenda che, riflettendoci brevemente, risulta essere prevalentemente di natura regolamentare, un rapporto a due – in questo senso dunque “privatistico” – tra un’associazione del territorio e il Comune che ne dovrebbe (o avrebbe dovuto) patrocinare le attività. E, come noto, la burocrazia, manifestandosi ancora oggi come quanto di più noioso e meno interessante l’uomo abbia mai avuto l’ardire d’inventare, dovrebbe essere lasciata unicamente a coloro che per predisposizione d’animo nascono con la passione – ogni singolo essere umano sviluppa pur sempre le proprie secondo incidenze del tutto singolari – di amministrare; mentre di altri aspetti della vita ben più interessanti, come ad esempio la cultura, se ne dovrebbero occupare coloro i quali, d’altro canto, sono più aperti alle sollecitazioni che l’esistenza pone loro davanti. Tutto questo per dire che, forse, di tutta questa vicenda ci si è interessati – da entrambe le parti in causa ma anche, soprattutto, da parte dei giornalisti – affrontando solo i suoi aspetti meno stimolanti e si sono tralasciati quelli sui quali si poteva portare avanti un proficuo discorso su cosa significhi produrre cultura oggigiorno in una sbalorditivamente ricca terra di provincia del Nord Italia.
Ovviamente una faccenda burocratica non avrebbe potuto altrimenti concludersi se non con una lampante e, forse, prevedibile scelta di cattivo gusto. Come si accennava all’inizio – viene ora riportato, tra caporali e in corsivo, uno stralcio del comunicato fatto pervenire alle redazioni dei giornali da parte dell’Ufficio Stampa del Comune di Sassuolo successivamente all’accaduto – «alle ore 7 di questa mattina [Giovedì 14 Gennaio, N.d.R.] 15 agenti della Polizia Municipale di Sassuolo diretti dal Comandante Stefano Faso e alla presenza dell’Assessore alla Sicurezza Gian Francesco Menani, 8 agenti della Polizia di Stato, 7 militari della Compagnia Carabinieri, 20 agenti del Reparto Mobile di Bologna ed una squadra dei Vigili del Fuoco, hanno fatto il loro ingresso all’interno dei locali del circolo. Al momento del loro ingresso il Fassbinder era completamente deserto, gli agenti hanno semplicemente provveduto a controllare ogni stanza per poi lasciare spazio ai tecnici ed operai del Comune di Sassuolo ed Sgp che, con l’ausilio di ditte specializzate, hanno provveduto a sigillare ogni via d’accesso con lastre d’acciaio». Una scelta di cattivo gusto che anche il più disattento lettor-elettor-contribuente riesce a rintracciare nella contraddizione in termini matematico-semantici posta in essere dalla successione di numeri e sillabe che – riassumendo – esplicano come qualcuno dietro le leve di comando abbia deciso di mandare quindici più otto più sette più venti più una generica squadra di appartenenti a svariati corpi della forza pubblica dello Stato per sgomberare uno stabile risultato a tutti gli effetti vuoto. Cinquanta persone – senza contare la squadra di vigili del fuoco, l’Assessore Menani e il neo comandante Faso della Polizia Municipale – per irrompere in uno stabile privo di ogni occupante a cui, una volta ispezionato, è stato sufficiente applicare, da parte dei tecnici e operai specializzati del Comune e Sgp – altra “forza lavoro” pubblica – i più che noti lastroni d’acciaio che fanno bella mostra di sé anche in altri luoghi della città.
Pur essendo privo di qualsiasi nozione di tipo investigativo né, tantomeno, avvezzo all’hobby della burocrazia, chi scrive, forse arrogantemente, ritenendosi dotato di ciò che i più definiscono come buon senso, si chiede, a partire dalle informazioni rilasciate dallo stesso Ufficio Stampa del Comune, se davvero fossero necessarie cinquanta e più persone – di cui una ventina fatte venire appositamente da Bologna! – per effettuare l’operazione di chiusura – o messa in sicurezza, come si usa dire nella lingua politico-burocratica – di uno stabile risultato completamente vuoto. Supponiamo che all’interno del Fassbinder ci fosse stato però qualcuno: presumibilmente gli occupanti non avrebbero superato, forse, che di poco la decina, ossia un numero assai esiguo per scatenare un qualsiasi tipo di reazione di qualsivoglia natura. Sempre ragionando secondo il buon senso – ma anche creativamente – per cercare di evitare, giustamente, di trasformare l’irruzione nello stabile da parte delle forze dell’ordine in uno scontro con dei presunti occupanti che potevano costituire una minaccia per l’incolumità dei rappresentanti dello Stato, non sarebbero bastati due agenti in borghese di guardia – come ogni buon telefilm poliziesco americano ci ha da sempre insegnato – la notte precedente allo sgombero con l’incarico di sorvegliare lo stabile e segnalare quando questo, effettivamente, sarebbe stato vuoto di qualsiasi occupante così da poter intervenire, il giorno successivo, soltanto con un numero congruo di agenti e i tecnici necessari per l’ispezione dello stabile e la sua “messa in sicurezza” evitando così ogni minimo contatto con i precedenti e non più ben accetti locatari? E’ noto come con le supposizioni e le ipotesi la Storia non si possa scrivere né, tantomeno, rileggere eppure risulta assai chiaro e nitido come quella a cui si è assistito ieri mattina in Viale Giordano 17 sia stata un’inutile dimostrazione di forza della più ottusa burocrazia. Sarebbe vivamente auspicabile che, dopo la contenuta sagacia con la quale fino ad ora si è affrontata la questione da parte di ogni soggetto chiamato in causa in questa vicenda, si inizi a riflettere e, susseguentemente, a discutere a tutti i livelli di ciò che lo strano caso di R. W. Fassbinder (Centro Culturale) lascia ancora irrisolto.
Tutti sono capaci, potendo contare su un appoggio così massiccio di forze dell'ordine, di mostrare la forza e i muscoli.
Ma un amministratore deve saper amministrare, appunto, e gestire. Il signor Menani, in questa occasione, ha dimostrato di non essere per niente all'altezza del suo compito. Sarebbe bastato qualche semplice e per nulla costoso controllo per verificare che ogni notte il Fassbinder era deserto, e così avrebbe agito un Assessore alla sicurezza con un minimo di buon senso e capacità organizzative, invece che spendere soldi per uno spiegamento sproporzionato e inutile di forze. Prendete una persona qualunque e chiedetegli come farebbe per sgomberare uno stabile: il "metodo Menani", 50 persone e via all'attacco, sarebbe stato sicuramente il più gettonato! Viene dunque da chiedersi: in virtù di quali capacità il signor Menani si occupa di un tema così caro al centro destra sassolese, come quello della sicurezza?
comunque a me smbra stata un'azione come viene effettuata in tantissime altre citta' forse non per cose' di questo genere ma comunque i comuni devono assolutamente usare le forze dell'ordine per poter far rispettare le leggi e le regole vigenti.
ricordo che il fass... ero occupato abusivamente e non e' assolutamente vero che era sempre vuoto visto anche la sporcizia ed il frastuono che si vedeva e si sentiva e comunque visto la manifestazione vista in piazza con quel tipo di gente voglio solo dire una cosa
GRAZIE LUCA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
A quell'ora del mattino era SEMPRE VUOTO. Il frastuono c'era solo durante le serate. Sporcizia dove, scusi?
Se poi qualcuno si è lasciato ingannare dal fatto che veniva lasciata una luce accesa, apposta x far sembrare che ci fosse qualcuno, beh... direi che è un trucchetto vecchio come il mondo, e mi meraviglio che qualcuno ci sia cascato!
L'importante è schivare i problemi.....non governarli.
Per poi dire che siamo davanti alla "giunta del fare",quando ormai,dopo appena sei mesi sembra chiaro a molti che questi più che altro sono quelli del "Far vedere"o perlmoneno del "lasciare intendere".
Una gran tristezza.
Buona domenica.
A me il Sassolino manca molto anche se a volte non capitava per niente di essere d'accordo con quanto scritto dai giornalisti. Mi sonom trovato tante volte a discutere su quanto veniva proposto.
alfonso
- ERA ORA DI RIPULIRE SASSUOLO DAI TOSSICI
|2010-01-15 18:42:38
La giunta CASELLI ha finalmente chiuso un centro di tossici, sfaticati e teppisti.
bisognava chiuderlo prima ma con una giunta di sinistra che generalmente favorisce i teppisti e penalizza le persone oneste. GRAZIE LUCA che sta ripulendo la città dal marciume sparso dalla scandalosa giunta di centro sinistra
che ha portato la nostra città tra le piu degradate d'Italia...finalmente Sassuolo rinasce nonostante vi siano teppisti di politici che incitano alla violenza come l'IDDV
bene. ora i tossici sfaticati e teppisti senza una sede che li accolga e li impegni saranno in giro per le vie della città magari proprio sotto casa Sua. cordiali saluti e si goda la città
Sfaticati? Veramente tutti quelli del Collettivo del Fassbinder lavorano o studiano (anche all'Università).
Teppisti? Cosa hanno rovinato, scusi?
TOSSICI???? Nessuno del Fassbinder è un tossico! Pensi un po', lo stesso Sindaco ci ha detto che sa benissimo che la droga non girava al Fassbinder! Se volete davvero proteggere i vostri figli dalla droga, smettetela di attaccarvi a sti luoghi comuni perchè la droga gira in tantissimi altri posti di Sassuolo!
Alessio, qua non interessa a nessuno della droga o di chi si droga, qua da fastidio tutto ciò che non è condiviso e che non produce benessere. qua c'è diffidenza e paura. qua non ci sono luoghi in comune, ma solo luoghi comuni. qua c'è l'argilla. impermeabile. da tanto, troppo tempo. Sassuolo ha i giorni contati. buonanotte a tutti.
ERA ora, non si poteva rimanere a guardare come altri predecessori, facendo finta di niente, succubi di estremisti. Erano le stanze del buco. Giovani che in quelle stanze hanno trovato la via della perdizione, altro che centro cultuirale, se quello è il simbolo culturale di una parte di sinistra.....
Ha la pretesa di analizzare gli aspetti importanti della questione e poi liquida i punti FONDAMENTALI con qualcosa di aberrante!
Scrive: "come sostengono alcuni ..... attività che erano solite disturbare le notti di alcuni abitanti della zona, SONO OPINIONI CHE OGNI CITTADINO E? LIBERO O MENO DI CONDIVIDERE SECONDO LA PROPRIA COSCIENZA"
Ma la conosce la differenza fra un'opinione e un fatto?
Per il sottoscritto, urlare, imbrattare i muri, ecc. non è cultura, per lei forse si. Queste sono opinioni entrambe rispettabili.
Ma un frastuono infernale ben oltre la soglia di disturbo della quiete pubblica con un seguito fino all'alba di urla, schiamazzi in strada e ogni forma di disturbo totalmente gratuita, in una delle zone più tranquille di Sassuolo...NON SONO OPINIONI!
Certo, non avendoli sotto casa da 25 anni, per Lei sono ?opinioni?.questioni di coscienza?
E non sono opinioni e nemmeno burocrazia le violazioni sulle leggi Regionali che riguardano associazionismo o zonizzazione acustica, leggi emesse in Regione e che il Comune DEVE fare rispettare perchè tutelano i cittadini e mirano a migliorarne la qualità della vita.
Dopo 25 anni (VENTICINQUE ANNI!) di pesante disturbo (e illegalità) è stato fatta l'unica cosa sensata che c'era da fare!
Poi se nei luoghi, nei modi e nelle forme giuste verrà trovata un'altra soluzione per il "circolo culturale", il sottoscritto mica è contrario e pure gli altri residenti liberati dal supplizio non credo lo siano.
Inutile poi commentare altre cose dal subdolo al fazioso che ha scritto, se gira attorno alla questione tralasciando o trattando come dubbie o di poca importanza gli aspetti cruciali.
Enrico, hai ammesso che in certe cose sei un incompetente, ma leggendoti non c?era bisogno che lo specificassi.
E' facile con il senno di poi, parlare delle troppe forze dell'ordine impiegate. A parte che non credo sia l'assessore a stabilire che ci vogliono tot agenti per fare questo tipo d'azioni, mica è la prima volta che si assistono a scene di follia in queste occasioni.
Lo sapevi cosa c?era dentro? Lo sapevi se con un veloce tam-tam non fosse potuto arrivare un gruppo?
Giova ricordare che tra le altre forme di "cultura" diffusa da questi, c'è la specializzazione in lancio di pietre ed estintori.
ACAB (All Cops Are Bastard ovvero "tutti gli sbirri sono bastardi" è parte costante della loro "cultura", nei comunicati ufficiali hanno usato termini più moderati e si sono limitati a definire ?sbirraglia? le forze dell?ordine.
?Messa in sicurezza? non è un termine politico-burocratico, è il termine corretto e ricorrente per indicare una situazione con rischi ridotti o eliminati (esempio: in una linea elettrica ?messa in sicurezza? si può lavorare senza morire fulminati, se le cisterne svuotate fossero state ?messe in sicurezza? prima di operarvi, in tanti non sarebbero morti negli ultimi tempi, ecc)
E? facile parlare dopo ma in ogni caso l?azione operativa è un particolare secondario.
Oltre ai problemi per i residenti, punto fondamentale della questione, secondo te chi sarebbe stato il primo ad essere chiamato in causa se in quella catapecchia tutta puntellata per stare su (anche dall?esterno sono visibili tanti puntelli a sorreggerla) fosse crollato un muro o un pavimento , se un incendio o esalazioni tossiche (c?è un camino annerito sotto gronda visibile dall?esterno) o altri incidenti fossero accaduti?. Te lo dico io: il Sindaco.
Il tanto buon senso di cui ti ritieni dotato, non è certo emerso in questo tuo scritto.
Mi dica di UNA VOLTA in cui quelli del Fassbinder hanno lanciato pietre o estintori.
Hanno fatto due presidi in piazza. Ci sono andati coi passamontagna? No. Ci sono stati dei casini? No.
La mattina dello sgombero sono andati in piazza. Hanno fatto dei casini, rotto qualcosa, lanciato pietre, minacciato qualcuno? NO.
La dovreste smettere di fare di tutta l'erba un fascio, e unire cose che non c'entrano nulla tra loro. Collegare certi ambienti anarchici violenti col Fassbinder non ha senso.
Secondo me avete un po' frainteso l'articolo e avete capito solo quanto vi fa comodo: l'articolo è criticabile finché volete, ma di certo NON DIFENDE IL FASSBINDER!!!!!
Laura
- re: ERA ORA DI RIPULIRE SASSUOLO DAI TOSSICI
|2010-01-16 05:45:27
alfonso ha scritto:
La giunta CASELLI ha finalmente chiuso un centro di tossici, sfaticati e teppisti.
bisognava chiuderlo prima ma con una giunta di sinistra che generalmente favorisce i teppisti e penalizza le persone oneste. GRAZIE LUCA che sta ripulendo la città dal marciume sparso dalla scandalosa giunta di centro sinistra
che ha portato la nostra città tra le piu degradate d'Italia...finalmente Sassuolo rinasce nonostante vi siano teppisti di politici che incitano alla violenza come l'IDDV
tossico, sfaticato e teppista forse sarà lei!
moderi il linguaggio!
e soprattutto non parli di realtà che evidentemente non conosce sparando sentenze che hanno del diffamatorio...
Ragazzi calma! Sono d'accordo con chi dice "a ognuno il suo mestiere" e di certo l'autore del pezzo di ordine pubblico sa come io so di fisica quantistica. Gli sgomberi non vengono programmati nei dettagli dal Comune, che si limita a richiederli e a mettere a disposizione la Polizia Municipale, ma da tavoli tecnici coordinati dalla Questura. Se la Questura ha previsto l'impiego di 50 agenti è evidente che l'ha fatto per evitare "sorprese". Per il resto credo che il Fassbinder abbia deciso di farsi chiudere, visto che ha rifiutato la nostra proposta di ricollocazione. E penso anche che non fosse un esempio nè in campo culturale nè in campo sociale. I vostri commenti mi confermano che quel posto non era neppure frquentato da molti giovani di Sassuolo, bensì da pochi ragazzi che si arrogavano il diritto di rimanere in un immobile non agibile ( dovevate vedere dentro) e di proprietà del Comune, invitando ospiti nel weekend per concerti rock ( salvo, negli ultimi tempi, far vedere di organizzare manifestazioni diverse). Grazie a tutti coloro che mi sostengono su questo sito: continuate a farlo e chiedete di poter scrivere la vostra in articoli ufficiali e non solo qui nei post ( come me, del resto). Non fatevi convincere dalle tesi di questi intellettualoidi che giocano a fare gli eruditi; la vera cultura sta nella chiarezza, nella coerenza e nell'azione. Un consiglio all'autore dell'articolo: scrivi come mangi...io mi stavo addormentando alla sesta riga!
Salve,
interveniamo solo per una precisazione: su questo sito postiamo solo articoli della redazione e dei collaboratori ufficiali del "Sassolino".
Per via di questa impostazione, ai lettori lasciamo spazio solo nei commenti agli articoli (contrariamente a come facevamo sulla rivista, dove le lettere pubblicate erano numerose).
Ritengo che il contenuto dell'articolo sia stato frainteso, in primo luogo, e strumentalizzato, in secondo, per dare libero sfogo a "sensazioni civiche" di varia natura, che non hanno direttamente a che fare con il testo in questione.
Non entrando nel merito del dibattito sul Fassbinder, per quanto mi è dato capire le osservazioni fatte riguardano la burocrazia nella gestione dello sgombero: non è un attacco alla questura, alla giunta e nemmeno al sig. sindaco.
Questa è la mia opinione, sperando di poterla esprimere visto che faccio l'impiegata e non sono del mestiere.
Buongiorno Monica.
Mi trovga d'accordo al 100% : vedo che in tanti hanno preso l'articolo come pretesto per confrontarsi su cose che con l'articolo non c'entrano niente. Se i pro-Fassbinder e gli anti-Fassbinder avevano bisogno di un ring verbale, l'hanno trovato qui. Ma si lasci stare l'articolo, che parla di altro: burocrazia.
Sono contento di aver trovato un'altra persona che ha avuto la mia stessa sensazione.
Sig.sindaco come può affermare che i ragazzi che frequentano il fassbinder sono solo 4 gatti quando alle serate partecipano centinaia di persone?solo perchè all'incontro in comune eravamo una dozzina,non vuol dire che siamo cosi pochi!Lei non può sapere o conoscere i ragazzi che effettivamente lo frequentano!e nn si fanno solo serate "rock" come dice lei ma tante iniziative diverse che adesso non sto a ripetere perchè glielo avremo ripetuto un milione di volte...E per favore chi non è mai stato al fassbinder la smetta di farsi delle fantasie o fidarsi delle voci che parano di tossici,sfaticati,teppisti,riti satanici ecc..VERGOGNATEVI! Ilfassbinder è il centro della scena underground sassolese,una realtà alternativa per ragazzi che vogliono divertirsi senza spendere 15 euro d'ingresso 5 per un drink e centinaia di euro x vestirsi "bene" se no non entrano! le alternative? la strada? i bar? gli oratori? ahahah
Sapete perché il Fassbinder è stato chiuso? La colpa non è della Giunta più di quanto non sia vostra: voi che giudicate senza conoscere nulla, che parlate di cose che non conoscete, siete come una massa di pecoroni che seguono il sedicente leader di turno. Cosa ne sapete della droga nel Fass? Quando mai avete sentito di un ragazzo del Fass che ha lanciato pietre o estintori?? Quello che dite l'avete visto con i vostri occhi o lo avete sentito dire?
Perché non rispondete a queste domande, visto che non è la prima volta che vi vengono fatte, mi sembra di leggere?
Il marciume non è a Sassuolo, lo avete voi in testa, e chi vi "guida" è il primo a prendervi in giro usando la vostra ignoranza. Sveglia!
Io direi che il sindaco dovrebbe vergognarsi: non sa nemmeno usare il congiuntivo, forse, invece che occuparsi di La Repubblica, dovrebbe ripassare i buoni modi e la grammatica.
Caro Uomo, capita a volte che per la fretta sbagli qualcosa, ma mi pare di non aver sbagliato nemmeno un congiuntivo ( il che sarebbe per me una novità).
Forse è Lei ad avere qualche dubbio grammaticale...
Per l'autore dell'articolo: se davvero la burocrazia non è il Suo hobby, e La trova tanto noiosa, perchè non Si occupa di altro, ed evita di annoiarci con articoli tanto lunghi e prolissi? D'altronde, come per Sua stessa ammissione, queste sono questioni che riguardano chi nasce con la "passione di amministrare". Lei, a quanto pare, è portato per temi di più alto spessore intellettuale... Perciò, lasci perdere la politica e la gestione della res publica. Torni a scrivere di cinema. In quel campo Le viene meglio giocare-all'-intellettuale. Saluti.
P.S. Forza Luca!!!