IL SASSOLINO.NET | Informazione Cultura e Sport a Sassuolo - ONE WAY TICKET TO HELL AND BACK, di The Darkness

ONE WAY TICKET TO HELL AND BACK, di The Darkness

Scritto da Enrico Vannucci

mercoledì 14 maggio 2008

E' evidente che la musa di The Darkness sono i Queen. Infatti, Justin Hawkins e compagni ci provano anche in questo secondo disco a suonare come i propri benieamini ma è dura, molto dura, per non dire impossibile, assomigliare loro. Sebbene in due tracce, bisogna riconoscerlo, hanno il merito di avvicinarsi quanto basta per rimandare a delle assonanze - raggiungere quei livelli di grandezza risulta ancora troppo prematuro - il resto del disco è quanto di più lontano si possa immaginare da Mercury e compagni. Il secondo album di The Darkness, a quasi 2 anni di distanza dal primo, assomiglia, infatti, molto al precedente. Sebbene non ci si trovi di fronte a nessuna innovazione LP è di piacevole ascolto, alquanto divertente, proprio per la sua vicinanza sonora a Permission to Land. In molte canzoni un ulteriore paragone che viene alla mente è quello con gli AC/DC, sebbene anche in questo esempio si devono tenere conto delle dovute proporzioni. Sono le due ultime tracce, English Country Garden e Blind Man che, un minimo, ci fanno ritenere che i Queen siano stati la loro ispirazione maggiore. Il resto dell'album è molto easy listening. Il singolo, intitolato come l'intera opera, One Way Ticket detiene il grosso difetto di non spiccare sopra le altre canzoni. Tutto ciò non risulta essere molto positivo, specialmente perché si tratta del primo singolo, quello che, in teoria, dovrebbe fare da traino a tutto il resto. Nonostante tutto, One way ticket to hell and back è un album che si lascia acoltare, ancora utlie, nonostante i tre anni dalla sua uscita, per dedicargli un pò del nostro tempo libero.