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Il più giovane candidato d’Italia Stampa E-mail
Scritto da Marcello Micheloni   
lunedì 01 giugno 2009
Da Sassuolo all’Europa? E’ la speranza di Alessandro Borghetti, il più giovane candidato di tutta Italia alle prossime elezioni europee: “Invece che stare alla finestra a criticare e ad aspettare che le cose cambino, ho deciso di impegnarmi in prima persona”.
E pensare che ce lo ricordavamo scatenato su di un palco diverso da quelli da comizio…


Alessandro Borghetti
Alessandro Borghetti
Egregio Alessandro, l’ultima volta che lei è stato immortalato per questa rivista aveva i capelli lunghi e si scatenava alla batteria di un’ottima band metallara…
Hehehe, ringrazio il complimento riguardo l’”ottima”. Continuo a suonare con i Nocturna PIT ed a fare anche concerti. La passione per la musica si è un po’ dovuta fare da parte per lasciare spazio a quella che io considero una vocazione: “la politica”. Nonostante questo, la musica esiste ancora e ci sarà fin quando ne avrò la possibilità.
Cos’è rimasto di quell’Alessandro in “questo” che si candida per Strasburgo?
Beh, direi tutto tranne i capelli (ride, ndr)… Scherzi a parte io sono sempre lo stesso, soltanto che invece che stare alla finestra a criticare e ad aspettare che le cose cambino ho deciso di mettermici io. Di mettermici di persona, con la mia faccia e mettere in pratica le parole del Mahatma Gandhi: “Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo”.
Il suo percorso politico?
Ho iniziato come militante nella giovanile dell’Italia dei Valori, non ho mai avuto altre tessere. Mi sono dedicato a “costruire” il partito impegnandomi completamente in questo, raccogliendo adesioni, organizzando iniziative e banchetti, esortando le persone a darsi da fare per cambiare le cose in meglio. In seguito il gruppo è cresciuto ed io sono stato eletto responsabile provinciale della giovanile. Due mesi fa Antonio Di Pietro annunciò che avrebbe riservato una candidatura ad un giovane che sarebbe stato eletto in Emilia Romagna con le primarie degli under trenta del partito, ci furono tre candidati e…eccomi qua.
Essere il più giovane candidato d’Italia comporta anche una certa responsabilità…
Vero, da un lato tutti hanno grandi aspettative da te. Per alcuni rappresenti addirittura la speranza. La speranza che un giovane studente, magari precario possa avere quella forza per fare davvero cambiare le cose. Molti giovani poi ti vedono come un esempio, un “precedente”  che li fa sperare dicendo “beh, se ce l’ha fatta lui allora posso provarci anch’io”. Dall’altro lato però ci sei tu che corri come un pazzo per quattro regioni dormendo massimo 5 ore per notte cancellando di fatto la tua vita personale. Non è facile, ma io lo sto facendo per poter essere all’altezza di quelle aspettative.
La scheda di Alessandro BorghettiI più “anziani” la ascoltano davvero nelle riunioni e nei comizi? Ci sono diffidenti?
Sì, ammetto che è difficile essere presi sul serio subito al primo impatto. Qualcuno ti battezza subito come “sarà figlio di...” oppure “non saprà neanche parlare”. Ma quando incomincio a parlare vedo le facce diventare prima sorprese, poi accondiscendenti e alla fine mi vengono sempre a stringere la mano chiedendomi telefono o mail e così so che aumenterà il numero di ore di telefonate e mail giornaliere; attualmente intorno alle 4 ore e 150 mail…
Lei farebbe il politico di mestiere?
Se la domanda significa: è giusto percepire uno stipendio per dedicarsi alla politica oltre 10 ore al giorno? La mia risposta è sì. A chi si occupa di questo cruciale ruolo deve essere garantito il sostentamento altrimenti politica la farà solamente chi “se la può permettere” economicamente e magari anche con seri conflitti d’interesse. Nulla a che vedere questo con gli stipendi dei parlamentari che sono offensivi per chi come me lavora con un co.co.pro e potete immaginare quanto guadagni.
Se invece la domanda significa non sapere fare nessun mestiere e cercare di tenersi incollata la seggiola sotto il sedere tutta la vita allora la mia risposta e no! Intanto per cominciare io sono un programmatore (conosco 12 linguaggi) e sistemista quindi un paio di mestieri li so fare; poi mi sto laureando in Ingegneria Informatica ed anche questo un po’ di porte le aprirebbe se vivessimo in un paese “normale”. Ma oggi ai giovani è stato rubato il futuro. Anche per chi studia c’è solo una vita di precariato di fronte, senza famiglia, senza casa e senza lavoro stabile. E allora il mio lavoro da informatico dovrà aspettare perché devo almeno provarci a cambiare le cose no?
Quanti cittadini della sua età, secondo lei, sono realmente interessati alla politica?
Non abbastanza. Avvicinare i giovani alla politica attiva è stato uno dei miei obiettivi negli ultimi due anni. I ragazzi della giovanile provinciale hanno trovato in me quell’appoggio e quell’aiuto che avrei voluto trovare quando cominciai io stesso. Grazie a questo, ma soprattutto per merito loro, 15 under trenta sono stati candidati nelle liste elettorali chi in provincia, chi in comune. Punto a fare lo stesso in Europa: aumentare la partecipazione giovanile. Molti adulti vedono i giovani solo come bambini senza cervello. E così gli danno i giocattoli: discoteche, alchool e macchine di lusso. La televisione e lo svilimento delle prospettive hanno convinto qualcuno di noi che questo è tutto quello che possono fare della loro vita. Ma basta pochissimo, basta a volte solo chiedere ad un giovane cosa ne pensa di alcuni argomenti per farlo interessare alla politica. Dobbiare superare il tempo delle ideologie che non è più adatto a risolvere i problemi di oggi. Ci vogliono fatti e concretezza.
Alessandro Borghetti alla batteria dei Nocturna Perambulant In Tenebris
Borghetti alla batteria dei Nocturna PIT
Il più grande difetto della politica di oggi?
Troppi politici di mestiere. Nella seconda delle formulazioni.
E della società di oggi?
Non credere abbastanza nelle potenzialità dei giovani.
Secondo lei qual è la prima cosa che occorrerebbe cambiare nell’Europa di oggi?
Creare un serio coordinamento universitario europeo per la ricerca. La ricerca deve essere transnazionale. I risultati sono beneficio di tutti e tutti devono contribuire in maniera eguale al finanziamento. Seguito però a pari merito da una seria legislazione in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili. Solo così avremo un futuro.
E nella Sassuolo di oggi? Ricordiamo che lei è comunque candidato anche per il nostro Consiglio Comunale…
Sostegno alle famiglie contro la crisi economica: è inutile parlare del resto se non hai da mangiare o se non puoi pagare la retta scolastica.
…se venisse eletto, caro Borghetti, cercherà di fondare una band di parlamentari europei? Che ne so: un tedesco al basso, uno spagnolo alla chitarra, una svedese alla voce e un ex cappellone sassolese stecche in mano.
(ride, ndr) Sì, certo. Sarebbe davvero bello, una seria prova di integrazione multiculturale.


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friend  - in bocca al lupo   |2009-06-07 03:50:12
In bocca al lupo, Borgo
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