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CERSAIE E TECNARGILLA: Il domino delle fiere, tra crisi e futuro Stampa E-mail
Scritto da Luigi Giuliani   
venerdì 03 ottobre 2008

CERSAIE, Bologna - “Lo sviluppo perduto: cause e prospettive”. Passato, Futuro ma per forza di cose tanto Presente in uno degli appuntamenti più attesi del Cersaie 2008: il convegno “Lo sviluppo perduto”, con la partecipazione, tra gli altri, di Emma Marcegaglia e del ministro Sacconi...

TECNARGILLA, Rimini - Tecnologie più ottimiste: “Nonostante le difficoltà economiche del momento le innovazioni tecnologiche presentate a Tecnargilla inducono all'ottimismo”...

 

Fiera di Bologna: il sindaco Sergio Cofferati, Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, e Alfonso Panzani, presidente di Conf. Ceramica, al taglio del nastro del Cersaie 2008
Fiera di Bologna: il sindaco Sergio Cofferati, Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, e Alfonso Panzani, presidente di Conf. Ceramica, al taglio del nastro del Cersaie 2008

(Bologna) CIRCA SEICENTO PERSONE hanno presenziato all’inaugurazione della XXVI° edizione di Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno promosso da Confindustria Ceramica in collaborazione con Bologna Fiere.
Lo sviluppo perduto: cause e prospettive è il titolo del convegno (forse l’appuntamento più atteso) che si tenuto la mattina del 30 settembre, presso il Palazzo dei Congressi. Dopo il saluto del Presidente di BolognaFiere Fabio Roversi Monaco, alla tavola rotonda coordinata dal Direttore del TG 1 Gianni Riotta, hanno preso parte il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi - collegato in video conferenza da Roma - il Presidente del Censis Giuseppe De Rita e il presidente di Confindustria Ceramica Alfonso Panzani. Il direttore del TG1 ha aperto introducendo la crisi Usa e l’iter del piano di salvataggio Paulson, legandosi agli scenari di considerevole preoccupazione per la crisi finanziaria internazionale da affrontare con realismo, ma senza panico. Il dibattito ha visto i relatori confrontarsi sulle ragioni delle difficoltà congiunturali a livello internazionale e sui possibili percorsi di uscita dalla crisi.

EMMA MARCEGAGLIA, presidente di Confindustria, ha esordito affermando che “oggi siamo qui a parlare di economia reale ad imprese che rappresentano la forza del nostro Paese. L’economia di carta resa possibile da una regolamentazione non efficace - dove chi ha fatto le regole le ha controllate e gestite - ha creato le premessa per la situazione attuale. Occorre ritornare ad una finanza che supporti i piani di crescita delle imprese e che crei le condizioni di contesto mettendo mano ad ambiti importanti, quali quello dell’energia. Oggi grandi utilizzatori industriali italiani pagano la bolletta il 30-40% in più della media europea”. Anche le infrastrutture (“continuiamo a parlare da 20 e più anni della stessa bretella che non viene ancora fatta”) sono, nelle parole del Presidente di Confindustria, elemento cardine della competitività per le quali l’auspicio è che si torni ad innalzare la dotazione finanziaria pubblica assieme ad una semplificazione degli iter procedurali. Nel suo intervento il ministro Maurizio Sacconi, pur osservando che stiamo vivendo un momento particolare, ha sottolineato la necessità di profondi cambiamenti: “Occorre ancorarsi ancora più solidamente all’economia reale. Le nostre imprese hanno saputo riorganizzarsi, si sono globalizzate e il Governo sta operando con una manovra che ha posto sotto controllo la finanza pubblica”.

IL MINISTRO ha poi proseguito affermando che il Governo ha concentrato attenzione e risorse nella politica energetica e nell’investimento del capitale umano, che costituisce un volano importante per una maggiore e più qualificata penetrazione nei mercati.  Sacconi ha poi attribuito grande importanza alla necessità di mantenere coesi i vari territori, valutando i riflessi delle politiche economiche ed  ha terminato l’intervento con l’auspicio di una maggiore comprensione tra mondo imprenditoriale e lavoratori: “Dobbiamo incoraggiare il maggior impegno da parte del lavoratore gratificandolo e facendolo partecipe della vita e dell’attività dell’azienda nella quale opera, perché il lavoro è parte del processo educativo di una persona e l’impresa è il luogo più idoneo alla sua formazione”.
Il presidente del Censis Giuseppe De Rita ha reso omaggio al sistema dei distretti che lavora ed opera con i piedi ben piantati per terra e che, nonostante il momento  particolare, continua ad essere una realtà attiva disposta a rimettersi in gioco per mantenere quella leadership riconosciuta a livello mondiale. Innovazione, bellezza, tecnologia, ricerca di nuovi mercati sono i suoi punti di forza.
Nonostante questa positiva premessa, il presidente del Censis ha poi tenuto a sottolineare due aspetti: “L’attuale momento è caratterizzato da una crisi e da una opportunità. La crisi, non solo italiana, e la forte concorrenza internazionale penalizzano non poco la produzione ceramica del nostro Paese.  E’ evidente che per un settore strettamente correlato all’industria immobiliare, gli effetti sono tangibili. D’altro canto l’aver investito nell’ultimo anno oltre il 5% del fatturato - in modo analogo a quanto fatto nell’ultimo decennio - rappresenta il miglior viatico per coprire i nuovi spazi del costruito e i nuovi segmenti del mercato”.

NELLA CONCLUSIONE dei lavori il presidente di Confindustria Ceramica Alfonso Panzani, dopo aver affermato che la globalizzazione ha diffuso un senso di paura, ha sottolineato che “ciò non deve sopraffare la fiducia che ci porta ad esportare in oltre 150 paesi del mondo. Nei prossimi giorni infatti,  una delegazione di imprese ceramiche partirà  per l’India. Ulteriore tappa di quell’attenzione ai paesi ad oriente dell’Italia che oggi rappresentano i nuovi e più promettenti mercati. Questo significa che, da parte degli imprenditori dell’industria italiana di piastrelle di ceramica, c’è la capacità di superare i problemi, perché la competizione è per noi una realtà quotidiana, una cultura di operare che permea la nostra azione. Passato questo momento in cui l’economia finanziaria sta esprimendo la sua criticità, l’economia reale - e con essa la produzione e vendita di beni - tornerà a rappresentare la stella polare dello sviluppo”. Il presidente Panzani ha poi concluso sottolineando ancora una volta  il costo elevato dell’energia, con le conseguenti problematiche per la competitività delle imprese e ha auspicato un provvedimento normativo  che trasferisca ai clienti finali i benefici economici derivanti dalle sempre più necessarie liberalizzazioni.

Giorni intensi anche a Rimini per l’edizione 2008 di Tecnargilla
Giorni intensi anche a Rimini per l’edizione 2008 di Tecnargilla


(Rimini) - Presso la Sala Ravezzi di Rimini Fiera, si è tenuta la conferenza stampa internazionale ed inaugurale di Tecnargilla 2008, il salone delle tecnologie per la ceramica e il laterizio organizzato da Rimini Fiera Spa in collaborazione con Acimac (Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica), e svoltosi in contemporanea col Cersaie.
A introdurre i lavori è stata Patrizia Cecchi, direttore della business unit per la tecnologia di Rimini Fiera Spa, che ha sottolineato la storia e la forza del salone riminese, oltre "alla grande capacità innovativa e all'entusiasmo imprenditoriale che contraddistinguono le aziende espositrici". "Nonostante le difficoltà economiche del momento - legate alla crisi edilizia e del mercato americano - le innovazioni tecnologiche presentate a Tecnargilla inducono all'ottimismo. Oggi si vive sempre più alla giornata senza poter fare una programmazione industriale di lungo termine, ma in un momento di difficoltà è bello constatare che il settore dei produttori di macchine per ceramica è una grande famiglia, caratterizzata dall'unione e dalla compattezza, che crede moltissimo nella propria missione e nella crescita dell'industria ceramica", ha detto alla conferenza Pietro Cassani, Presidente Acimac. "Oggi è importantissimo privilegiare temi come il recupero energetico e la riduzione dei consumi, la decorazione digitale, le dimensioni e gli utilizzi dei prodotti ceramici - ha aggiunto Cassani -. Si prendano a modello nuovi prodotti frutto dell'innovazione tecnologica, come la lastra di ceramica di 3 mm". Sul fronte dell'andamento di mercato, Cassani ha previsto per il settore una flessione del 10% del fatturato nel 2008, mentre il 2009 dovrebbe essere un anno di consolidamento. "Tecnargilla è un evento fondamentale perché esprime il connubio tra produttori di macchine, smalti e piastrelle - ha sottolineato Loriano Bocini di Ceramicolor -. Il nostro obiettivo è quello di muoverci sempre più verso un prodotto ecocompatibile ed ecofunzionale. La piastrella del futuro dovrà essere sempre più simile nella sua funzionalità ai pannelli fotovoltaici". "Un'area espositiva di 80.000 mq interamente dedicati alle forniture per l'industria ceramica è un risultato davvero importante - ha aggiunto Paolo Gambuli, Direttore Generale Acimac -. Le aziende espositrici sono quasi 700 e tra queste circa un terzo sono straniere. Il nostro auspicio è che i visitatori si mantengano sugli ottimi livelli delle edizioni passate".





Commenti
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Faust  - mattone   |2008-10-03 09:22:24
Non diamo la colpa solo alla crisi del mattone. basta! Tante altre regole vanno
cambiate, e smettiamola con le scusanti.
Lavoro in questo ambiente da quando
avevo 18 anni, quindi da quasi 40 anni:
ho sempre sentito scuse. Rimbocchiamoci
le maniche.
Lorenzo  - rivedibile...   |2008-10-06 02:22:39
Io di gente ne ho vista tanta in Fiera.Dipendeva da stand a stand.
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