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I figli della libertà, di Marc Levy
(Rizzoli, 2008)
329 pagine, € 19,00 |
Non hanno ancora vent'anni. Si chiamano Claude, Charles, Boris, Damira, Marius,
Rosine, Jeannot. Sono spagnoli, polacchi, italiani, rumeni. Hanno la pancia
vuota e la testa piena dei sogni e delle inquietudini dell'adolescenza. Nella
Francia occupata della Seconda guerra mondiale vivono nell'ombra e nella paura,
esuli, orfani e perseguitati in un mondo caduto preda della barbarie e della
violenza. Sono i ragazzi della 35a brigata, i figli della libertà. Questa è la
loro storia, la Storia di tutti noi. È fatta del loro coraggio e della loro
incoscienza, dei loro amori e delle loro avventure, della loro farne di futuro e
giustizia. E del sacrificio di quanti hanno saputo sfidare la morte per
affermare il diritto di ognuno a esistere e amare. In un romanzo terso e
commovente Mare Levy fa rivivere la straordinaria epopea di suo padre Raymond e
dei suoi compagni. Celebrando, con la fede assoluta nella purezza dei sentimenti
che da sempre vive nella sua scrittura, il senso universale di una storia
d'amore che attraversa le generazioni.
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