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Don Camillo Ruini "è tornato" a casa Stampa E-mail
Scritto da Luigi Giuliani   
venerdì 19 settembre 2008

“Mi riempie di gioia tornare a Sassuolo, tornare a casa. Sembra incredibile, ma dopo tanti anni quando arrivo a Reggio Emilia chiedo di andare a Sassuolo. Automaticamente, inconsciamente, la mia casa s’identifica qui”.

Così il Cardinale Camillo Ruini, oggi, fra l’altro, Presidente del Comitato per il progetto cultura (nominato nel gennaio scorso e per cinque anni), già Presidente della Cei e Vicario del Papa a Roma, ha voluto testimoniare al sottoscritto il suo indissolubile legame con la città che gli ha dato i natali e che anche nel pomeriggio di ieri si è stretta attorno sicuramente al suo Cardinale con affetto, partecipazione e attenzione alle sue parole e di testimonianza d’amore per una “Chiesa chiamata a parlare a tutti”, come lo stesso porporato ama definire.

Graziano Pattuzzi, sindaco di Sassuolo, con Monsignor Camillo Ruini
Graziano Pattuzzi, sindaco di Sassuolo, con Monsignor Camillo Ruini
Un’attestazione iniziata all’auditorium “Don Magnani”, gremito all’inverosimile, dove è stato presentato il libro “Don Ercole sacerdote per sempre”, a vent’anni e un mese dalla morte di questo grande prelato, presente, anche come parroco del Duomo di San Giorgio e dell’Oratorio Don Bosco, dal ’56 all’88. “Oratorio – ha ricordato il Cardinale Ruini – al quale sono profondamente legato perché proprio qui ho passato un lungo periodo della mia esistenza. Grazie anche a Don Ercole ho imparato tante cose per la mia vita sacerdotale”. In sala erano presenti, assieme ai nipoti, le due sorelle del compianto Don Ercole Magnani, assieme a Mons. Adriano Caprioli, Vescovo di Reggio Emilia.
Le Istituzioni erano rappresentate dal Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi, dall’Assessore regionale Luigi Gilli, da consiglieri comunali, rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato.
Il Cardinale Camillo Ruini ha dato “alcuni consigli pratici” per la lettura del volume. Uno riguarda lo scritto di Mons. Luciano Monari, sassolese, oggi vescovo di Brescia, “che per Don Ercole è stato un grande amico. Il ritratto che Don Luciano fa del suo padre spirituale - ha detto il Cardinale - è veramente calzante e preciso”. Il secondo invito è quello di “leggere la letterina che Don Ercole, a nove anni, scrisse al Papa Pio XII. Mi ha colpito molto - ha puntualizzato il porporato - che un bambino di nove anni sapesse scrivere una lettera di quel tipo. Questo dimostra un’estrema intelligenza, la forza del suo carattere, la fiducia che aveva in se stesso nonostante chiedesse scusa al Papa perché era montato sulle spalle di una Guardia Svizzera, a Roma, per baciarlo”. Il ‘bagno di folla’ per il Cardinale Camillo Ruini è poi proseguito, accolto da un grande applauso, nel Duomo di San Giorgio con la celebrazione del suo 25^ d’ordinazione episcopale. Salutato da Roberto Costi, (“la sua presenza - ha detto - sta a dimostrare il suo affetto per noi, sentimento pienamente ricambiato”) il porporato ha concelebrato, assieme ad oltre dieci sacerdoti, la Santa Messa.
“In questa giornata di celebrazione del mio 25° Episcopato ringrazio - ha detto il Cardinale nell’omelia - la mia città, la parrocchia e i miei amici  con gioia e gratitudine.  E’ ancora fresco il ricordo della celebrazione dei 50 del mio sacerdozio.. Vorrei qui ricordare i venti anni dalla scomparsa di Don Ercole Magnani  e le persone a me care come Monsignor Pellati e Don Ugolini così come tutti i cappellani che hanno accompagnato tutte le fasi del mio sacerdozio. Domenica 14 coincide con la festa dell’esaltazione della croce. La croce è espressione di Dio per il mondo.  Spesso mi sento dire che ho fatto tante cose nella mia vita. Devo dire che ho lavorato molto, con grande senso del dovere con l’intenzione di servire il Signore e la Chiesa, facendo insieme anche  errori, sbagli e peccati ma alla fine non è questo l’importante. La cosa più importante è che chi decide è Cristo, non in modo automatico, ma quando ci appoggiamo in Cristo ogni giorno raggiungiamo risultati concreti e positivi e ciò vale per me e per tutti voi. La domanda deve essere  questa: faccio o non faccio riferimento a Dio? Lo metto al centro del mio mondo oppure metto me stesso e ciò che possiedo al centro del mondo? E’ questa la domanda da fare. Vorrei parlare dell’umanità. Un’evoluzione che ha dato al mondo e all’umanità molto potere grazie alla tecnologia e alle conoscenze sempre più avanzate. Tanta forza e potere da indurre però l’uomo a pensare di potere superare tutti i problemi tutto da solo, senza l’aiuto di Dio. E così il discorso della salvezza che viene da Dio sembra lontana. E per tanta parte anche in Italia, che ha profonde radici cristiane, c’è in atto un allontanamento da Dio e Cristo sempre più silenzioso e proprio per questo pericoloso. Il mio impegno va anche in questo senso: cercare di fermare questa apostasia e cercare di invertire la tendenza in quanto è proprio perché abbiamo tanto potere che abbiamo bisogno di Cristo.”
Nel corso del rito religioso, una vigilessa ha avuto un mancamento dovuto, probabilmente, al caldo. Si è ripresa con l’intervento dei sanitari. Il Cardinale Camillo Ruini ha concluso la giornata cenando, con gli altri sacerdoti, nella canonica della Parrocchia di San Giorgio.

 

Monsignor Ruini davanti all'oratorio Don Bosco
Monsignor Ruini davanti all'oratorio Don Bosco alle prese con l'affetto di alcuni concittadini

 

IL LIBRO SU DON ERCOLE

Si pensava, all’inizio, di realizzare un piccolo libro. Alla fine del lavoro portato avanti dal Comitato, le pagine sono diventate 302 per raccontare “un personaggio, Don Ercole Magnani, che ha rappresentato tanto per Sassuolo e che ha lasciato un segno nella vita di tutti quelli che l’hanno conosciuto”, ha detto Roberto Costi, uno dei principali promotori della pubblicazione del volume “Don Ercole sacerdote per sempre”, stampato dalle Grafiche Zanichelli di Sassuolo. E’ stato scritto a più mani; sono pubblicate testimonianze di 65 persone: 50 laici, 15 sacerdoti compreso il Cardinale Camillo Ruini, Mons. Luciano Monari e anche l’attuale parroco di San Giorgio Mons. Romano Baisi. “Don Ercole è stato sacerdote da bambino fino alla morte”, così lo ha ricordato il Prof. Antonio Orienti. “Una figura - per il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi - che, a dire la verità, non ha bisogno di essere ricordata, tanto è vivo e presente il suo ricordo per chiunque lo abbia conosciuto o semplicemente abbia sentito parlare di lui; quanto piuttosto merita di essere celebrata proprio perché punto di riferimento per tutta la collettività sassolese”. Piergiorgio Pinelli ha posto l’attenzione sulla copertina del libro, con l’immagine di Don Ercole che sembra indicare un percorso ad una bambina: “Si è voluto, in questo modo, dare risalto alla grande disponibilità del sacerdote verso tutti”. A conclusione, Luigi Marazzi ha spiegato il forte onere finanziario che ha dovuto sostenere la Parrocchia di San Giorgio per la pubblicazione del volume, così come un ringraziamento per Franco Stefani che ha sponsorizzato la mostra presente nell’auditorium, ad Orlando Caiti e Beppe Bernini per l’allestimento.



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