Numero 48, Autunno 2009 - UN NUMERO SPECIALE: con questa uscita
si chiude la prima parte della vita del "Sassolino" inteso come mensile,
mentre prosegue a pieno ritmo il portale "il Sassolino.net" (e comunque
non finirà qui!). A corredo di una mostra organizzata dalla Redazione,
ecco un numero speciale con tanti aneddoti, un racconto di Emilio
Rentocchini, il lavoro di Leo Turrini e tanto altro...Clicca sulla copertina per scaricare |
La ceramica? Roba da museo... |
Scritto da Maddalena Morandi | |||||||
mercoledì 30 aprile 2008 | |||||||
Dieci stanze, un laboratorio, tradizioni e multimedialità: questo è il Museo della Ceramica, presso il Castello di Spezzano. Per capire meglio chi siamo. La redazione del Sassolino è stata in visita al Museo della Ceramica, nello splendido maniero di Spezzano. A farci compagnia Stefania Spaggiari che se ne occupa personalmente e alla quale abbiamo rivolto alcune domande. Un po’ di storia del castello? Il “Castro Spezani”, si nomina per la prima volta negli archivi del Comune di Modena nell’anno 1228. Nel 1395 il marchese Alberto d’Este concesse in feudo il castello a Marco Pio, signore di Carpi. Nei primi anni del ‘500 Alessandro Pio di Savoia, stabilì nel castello di Spezzano una delle cinque sedi podestarili. Morto Marco Pio di Savoia nel 1599 e dopo un breve periodo di governo diretto dagli Estensi, nel 1629 il feudo e castello di Spezzano divenne del marchese Guido Coccapani, la cui famiglia ne mantenne il dominio fino al 1796. Il castello passò poi in linea ereditaria ai conti Pignatti Morano. Infine all’Amministrazione Comunale di Fiorano che l’ha acquistato nel 1982. Come si sviluppa una visita al museo? C’è un percorso storico che si sviluppa in 10 stanze e un laboratorio, in ognuna delle quali è rappresentata un’età: per citarne solo alcune, si parte dalla 1a del neolitico dove è rappresentato il villaggio nelle cave dell’ex fornace Carani; alla 6a che è quella del basso medioevo e rinascimento, dove si conoscono le prime ceramiche invetriate o smaltate(tolto un pezzo); o la 9a che è quella dell'età attuale, curata da Tullio Sorrentino e nata dalla stretta collaborazione tra l’amministrazione comunale di Fiorano e importanti gruppi industriali del distretto ceramico, quali Acimac e Confindustria Ceramica. Che rapporto c’è stato in questi anni tra cultura e industria? Visto che la cultura va incoraggiata, faccio da manovale alla dr.ssa Spaggiari per prendere le misure per il nuovo allestimento …
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