IL SASSOLINO.NET | Informazione Cultura e Sport a Sassuolo

Maggio 2008

Scritto da Francesco Martignoni

mercoledì 14 maggio 2008

“Cosa stai aspettando? Che ti passi il mal di testa?” Che Iddio ce ne scampi e liberi! Vuoi mai dire che si possa sopportare l’indicibile tortura di un’emicrania? È sicuramente molto più oppurtuno imbottirsi di farmaci. La pubblicità dell’aspirina è una fotografia della nostra attuale concezione di salute. Meglio polverizzarsi il fegato a suon di analgesici piuttosto che perdere un paio d’ore di produttività, rimanendo colpevolmente inattivi.

Negli ultimi dieci anni normali allergie alle graminacee sono divenute spaventose malattie da estirpare con cannonate di pillole; l’influenza invernale – quella che tanto ti faceva godere da bambino, perché ti permetteva di rimanere a casa coi tuoi lego, in barba alla maestra Cesarina – si è tramutata in epidemia; la stitichezza un implacabile morbo da mondo cyberpunk.
Ormai siamo abituati a strozzare ogni minimo sintomo, utilizziamo tutti i potenti mezzi della medicinaclassica per mettere a tacere qualsiasi campanello d’allarme che tenta di accendersi nel nostro organismo. La febbre sale un po’, magari perché il sistema immunitario ha deciso di uccidere così un paio di sciocchi bacilli semi-innocui. Ma no! Ecco che arriva l’implacabile task force di scatolette bianche dalle scritte incomprensibili. Bombardamenti a tappeto e incursioni letali: tutto finito e sterilizzato in poche ore. Come un’azione delle teste di cuoio.
Le case farmaceutiche stanno decisamente mettendo in dubbio gran parte delle potenzialità del corpo umano – un progetto un po’ datato – e i nuovi ingegneri della salute tentano sempre più spesso di intervenire, modificare, velocizzare. Chissà , potendo, cosa direbbe il firmatario del suddetto progetto, Madre Natura. Quella vera, non quella di Bonolis.

(per leggere gli arretrati della rubrica "La scintilla", clicca qui)